Il punto

Covid, in arrivo la quarta dose (non per tutti). Aifa pronta al “sì”

L’agenzia italiana del farmaco torna a riunirsi fissando una riunione per il 25 febbraio, per autorizzare. Abrignani (Cts): “Verso la fine dell’emergenza”

Covid, in arrivo la quarta dose (non per tutti). Aifa pronta al “sì”

È stata fissata per il 25 febbraio una riunione straordinaria della Commissione tecnico scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco, l’Aifa. All’ordine del giorno, secondo quanto riferisce l’AdnKronos, dovrebbe esserci l’esame della quarta dose del vaccino anti-Covid, a cui l’Aifa stessa potrebbe dare la propria autorizzazione.

Non sarebbe, però, per tutti.

 

In arrivo la quarta dose

Il possibile via libera alla quarta dose di vaccino anti-Covid sarebbe riservato, secondo quanto trapela, alle persone fragili. La valutazione arriverebbe in seguito a una richiesta da parte del ministero della Salute. Secondo alcune fonti, però, la data della riunione potrebbe anche essere anche anticipata di diversi giorni.

Lo stesso Ministero, infatti, aveva dichiarato in una nota recente che "La quarta dose" di vaccino anti-Covid, sarebbe "esclusivamente per gli immunocompromessi” e comunque “solo dopo il pronunciamento di Aifa" che "potrà eventualmente” autorizzarla. La prima a parlare esplicitamente di quarta dose era stata la Regione Piemonte, relativamente agli immunodepressi.

 

Verso il vaccino autunnale per tutti

A indicare la strada del vaccino annuale, da effettuare in autunno, è stato invece per primo il direttore dell’Aifa, Nicola Magrini. Ospite della trasmissione di Rai 3 Elisir, aveva chiarito che non ci sarà un nuovo "booster" a stretto giro, bensì "un richiamo che auspichiamo annuale e dovremo forse fraternizzare anche con quello, ma non sarà una quarta dose". Lo scopo è "risvegliare" la risposta immunitaria dell'organismo, se possibile con vaccini messi a punto appositamente per la variante Omicron o alle altre varianti che dovessero emergere nei prossimi mesi. Il Dg di Aifa "complessivamente l'efficacia di questi vaccini è andata anche meglio del previsto. Il dato degli studi in base ai quali sono stati registrati è stato del 95% di efficacia, dato poi confermato in molti paesi nel primo trimestre di utilizzo reale. Poi c'è stata una graduale, lenta perdita di efficacia nel secondo trimestre. A livello globale la comunità scientifica ha concordemente visto lo straordinario beneficio dei vaccini, ovunque sono stati dati e acquistati e concessi gratuitamente".

 

Stop al Green Pass da aprile?

Intanto tiene banco il dibattito sulla necessità di mantenere o la possibilità di abbandonare il Green Pass e con esso lo stato di emergenza. “Non credo verrà prorogato lo stato di emergenza e, quindi, si scioglierà anche il Comitato tecnico scientifico” ha dichiarato a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, Sergio Abrignani, membro dello stesso Cts.

"Non credo che dovremmo più vivere la situazione emergenziale che abbiamo vissuto in passato, almeno se rimane la variante Omicron. E non penso che possa arrivare a breve una variante più diffusiva di Omicron, è difficile ed è improbabile immaginarsela", ha aggiunto l’immunologo.

Sull'ipotesi di abolizione del Green pass dal primo aprile, Abrignani ha poi sottolineato che sono "scelte politiche", anche se ritiene che potrà venir meno “quando avremo terminato la campagna di vaccinazione".

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