La decisione

La morte di JFK ha “i giorni contati”: Biden, “Desecretare le carte”

Dal 1992 il Congresso chiedeva di togliere la classificazione ai documenti delle indagini sull’omicidio dell’ex Presidente. Via il segreto dal 2022

La morte di JFK ha “i giorni contati”: Biden, “Desecretare le carte”

A quasi 60 anni restano ancora molte ombre sulla morte di John Fitzgerald Kennedy, avvenuta a Dallas il 22 novembre del 1963.

Ma qualcosa si muove, soprattutto adesso che l’attuale presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha autorizzato la pubblicazione di nuovi documenti sull’assassinio dell’allora inquilino della Casa Bianca.

 

Cosa scrisse la Cia sull’omicidio

Le attenzioni sono puntate soprattutto sulle indagini condotte all’epoca dalla Cia e i cui appunti sono rimasti custoditi negli archivi nazionali in fascicoli Top Secret, classificati. In tutto si tratta di circa 10mila pagine che il Congresso aveva chiesto di desecretare già nel 1992.

 

La pista sovietica

Se l’assassinio vide un killer condannato e poi morto, Lee Harvey Oswald, ciò che oggi sembra interessare maggiormente sono i possibili collegamenti tra il delitto che sconvolse gli americani (e il resto del mondo) e Mosca. A 58 anni dai fatti emerge che proprio l’omicida incontrò a Città del Messico il console Valeriy Vladimirovich Kostikov, un agente del Kgb, il 29 settembre 1963, ossia due mesi prima di premere il grilletto e uccidere l’ex presidente Usa.

Dell’incontro si parlò anche nelle inchieste dell’epoca, ma adesso si vorrebbe chiarire chi abbia chiesto l'appuntamento al console, per capire se Oswald abbia agito da solo, con complici o su “indicazioni” superiori. Nelle carte c'è inoltre un memo su telefonate anonime ricevute dall'ambasciata degli Stati Uniti a Canberra, in Australia, un anno prima dell'assassinio. A farle La persona che le avrebbe effettuate, avrebbe anche parlato di una presunta cospirazione sovietica ai danni di Kennedy.

A supportare la pista sovietica ci sarebbe anche un'altra telefonata, del 24 novembre cioè due giorni dopo l'omicidio, che faceva riferimento proprio al ruolo del Cremlino nel delitto.

Infine, è noto che la moglie di Oswald, Marina, fosse russa e il suo nome compare più volte nelle carte dell’inchiesta, insieme a quello di uno studente marocchino che avrebbe contattato la Cia dopo la sparatoria, affermando di essere stato il suo ragazzo.

 

Biden: “Desecretare le carte” (tra 11 mesi)

Il presidente Usa, dunque, ha firmato l’ordine per desecretare il fascicolo, a partire però da novembre del 2022, quando saranno passati 59 anni dall’assassinio e non prima di una attenta revisione. Secondo quanto disposto dall’inquilino della Casa Bianca, le agenzie federali che volessero prolungare i termini sulla riservatezza delle carte dovranno fornire alla Casa Bianca "un indice non classificato che identifichi per ciascuno i motivi per i quali l'agenzia propone il rinvio".

 

Soddisfazione della Cnn

A farsi portavoce della soddisfazione di coloro che invocavano una svolta da tempo è stata la Cnn, secondo cui chi negli anni ha cercato di far luce sull'omicidio di Jfk potrà verificare se davvero, come si sostiene, gli investigatori abbiano ostacolato una diffusione dei documenti da parte del Congresso.

A sostenere questa tesi sarebbero a nche molti cittadini “comuni” perché da diversi sondaggi emerge che la maggioranza degli americani non crede alla conclusione ufficiale della Commissione Warren, secondo cui Oswald nell'uccidere Kennedy agì da solo.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA