quarta ondata covid

Contagi record, tracciamento saltato: oggi le soluzioni del Cts

Ore di coda per i tamponi. Le Regioni chiedono lo stop alle quarantene, cauti gli esperti. Boom di contagi in Francia e UK, Danimarca record mondiale

Contagi record, tracciamento saltato: oggi le soluzioni del Cts

La situazione è diventata ingestibile e nelle ultime ore si è raggiunta la semi-paralisi, tanto che i presidenti delle Regioni parlano di “lockdown di fatto”: il rischio di dover chiudere le attività è serio, ma questa volta senza più la possibilità dei ristori e bonus, previsti con la chiusura della prima ondata, come dichiarato apertamente dal Governatore lombardo, Attilio Fontana.

Qui è diventato quasi impossibile poter effettuare un tampone: mancano i reagenti e per far fronte alle richieste, in molte farmacie è stata disposta una griglia di priorità: prima coloro che hanno avuto contatti con positivi, per ultimi i non vaccinati che hanno bisogno di un test per il Green Pass base per lavorare.

Per far fronte al record di tamponi, che ha superato la quota di 1 milione nelle ultime 24 ore, e di contagi (78.313), ci si affida al parere del Comitato tecnico scientifico, che si riunisce alle 11. Domani il consiglio dei Ministri, che potrebbe decidere nuove strette.

Intanto, se la Liguria si avvia verso la zona arancione dal 10 gennaio, la Lombardia segna un record di contagi e potrebbe passare presto in giallo. Boom di casi di positivi anche in Francia, con 180mila contagi, e nel Regno Unito (129mila). Negli Usa, invece, cambiano le norme sulle quarantene, dopo l’aumento di casi soprattutto a New York, con 40mila contagi nelle ultime ore.

Il punto sulle misure al vaglio e la situazione in Italia e nel mondo.

 

Danimarca: record di casi al mondo

Il paese scandinavo ha registrato il più alto tasso di infezioni al mondo: secondo i dati comunicati nelle scorse ore, ci sono stati 1.612 positivi al Covid su 100mila abitanti. Non va molto meglio in Finlandia, che ha deciso il divieto di ingresso a tutti gli stranieri non vaccinati e con età superiore ai 16 anni, salvo eccezioni. I vaccinati non residenti, invece, dovranno comunque sottoporsi al tampone nelle 48 ore precedenti al loro ingresso.

 

Usa: via la quarantena (ma resta la mascherina)

Negli Stati Uniti sono oltre 500mila i nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore, il numero più alto dall'inizio della pandemia. Solo nella città di New York il tasso di positività medio degli ultimi sette giorni è quasi il 20%, per l'esattezza il 19,97%, con 40mila nuovi positivi nelle ultime ore. Ma cambiano le norme sulle quarantene: per i vaccinati con dose booster niente isolamento (ma mascherina) in caso di contatto con positivi e se asintomatici. Per chi non ha ancora completato il ciclo o non lo ha iniziato, invece, la quarantena passa da 10 a 5 giorni. Una decisione che però è stata criticata dagli esperti che accusano il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie di aver ceduto alle pressioni dell'economia.

 

Quarantene accorciate o azzerate?

Su questo tema è chiamato a pronunciarsi oggi il Cts, ma gli esperti non sono unanimi nel ritenere che un azzeramento delle quarantene, chiesto dalle Regioni, sia la soluzione ottimale. Mentre l’infettivologo di Genova, Matteo Bassetti, invoca questa decisione per i vaccinati con dose booster, l’epidemiologo del Campus Biomedico di Roma, Massimo Ciccozzi, frena: “Diminuire il periodo di quarantena per chi ha ricevuto le inoculazioni ha senso - commenta - specie se pensiamo a servizi come gli ospedali dove le assenze di medici, infermieri e altri operatori sanitari in isolamento perché positivi, ha un peso notevole sul sistema sanità. Ma bisogna mantenere il principio di massima cautela per evitare che tra qualche settimana la diffusione di Omicron sia tale da capovolgere la situazione attuale”.

 

Regioni, chi cambia colore

La Liguria sta registrano nuovi record nelle ospedalizzazioni, complice anche la scarsità di posti letto complessiva e nelle terapie intensive, tanto che il Governatore, Giovanni Toti, non ha nascosto l’alta probabilità di un passaggio in zona arancione nei prossimi giorni. La Lombardia, invece, dovrebbe diventare “gialla” a breve dopo il boom di contagi dell’ultima settimana.

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