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Infortunio Chiesa: i problemi con la Fiorentina e il nuovo sostituto

Federico Chiesa saluta tristemente questa stagione (e le qualificazioni per il Mondiale) a causa della rottura del crociato contro la Roma. Chi arriverà?

Infortunio Chiesa: i problemi con la Fiorentina e il nuovo sostituto

In casa Juventus scoppia il caos, visto che dopo la gara con la Roma non sono arrivate buone notizie dall’infermeria: Federico Chiesa si è lesionato il crociato e dovrà rimanere fermo per diversi mesi. Dopo essere stato reduce da un lungo stop il calciatore italiano era rientrato da poco in  gruppo, aiutando la squadra ad ottenere subito un punto importante con il Napoli. Durante la gara di domenica contro i capitolini, il giovane è stato vittima di un contrasto duro con Smalling, unito poi ad un movimento a centrocampo che ha peggiorato il colpo. Si parla di uno stop tra i sei e gli otto mesi.

Un problema non da poco sia per Allegri, che ha già invitato la società a buttarsi sul mercato per un valido sostituto, sia Mancini che tra meno di un mese affronterà le ultime partite per accedere al Mondiale di fine anno.

 

Una perdita pesante, che rimette nuovamente in discussione ogni aspetto tecnico e economico, considerando che potrebbero emergere anche problemi con la Fiorentina, alla quale la Juventus deve ancora il riscatto del giocatore. Diverse quindi le vicende negative intorno a questo infortunio, che non è d'aiuto per il ragazzo rientrato da poco in uno stato di forma positivo. Trovare un sostituto valido, in una sessione di mercato breve come quella invernale, non sarà affatto facile, visto che ci si aspetta un elemento di qualità che non faccia rimpiangere l'esterno azzurro. Insomma, non un affare alla Ronaldo-Kean per capirci. Come faranno i bianconeri a sistemare ogni punto problematico in un solo mese?

 

I papabili sostituti:

Trovare qualcuno in grado di prendersi il ruolo da titolare, al posto del top player della rosa, non è una cosa semplice, come già detto in precedenza. Il cammino dei bianconeri senza di lui sino ad ora è stato assai complesso, in una stagione questa più difficile degli ultimi dieci anni. Aver ritrovato l’esterno ligure sembrava l'inizio di una scalata. Nonostante il suo infortunio, che lo terrà fuori per tutta la stagione, i ragazzi di Allegri devono rimanere in pista, soprattutto dopo l'incredibile vittoria-rimonta con la Roma. In rosa dispongono di alcuni elementi pronti a mettersi in luce, come Kulusevski, che da tutto l’anno cerca minutaggio per giocarsi le sue chance negli schemi bianconeri.


Il tecnico lo considera ancora acerbo in tanti aspetti, ma dopo la prestazione dell’Olimpico, in cui ha anche siglato la rete del pareggio, il suo futuro potrebbe cambiare e tornare velocemente sulla retta via: con ogni probabilità per ora l’attacco verrà affidato a lui, insieme a Dybala sulla trequarti e Morata, che con ogni probabilità rimarrà in rosa, seppur la volontà della punta sia di tornare in patria. Kean rimane indietro nelle gerarchie, specie dopo le performance tutt'altro che brillanti. Bernardeschi invece ormai ha il posto fisso dalla parte opposta e difficilmente verrà mutato. Per Kaio Jorge invece non sembra ancora arrivato il momento per lanciarlo definitivamente, anche se ha già mostrato qualcosa di interessante riguardo le sue doti. 

 

Dal mercato invece servirebbe un giocatore capace di abbinare corsa e tecnica. In un primo momento i piani sono stati definiti in maniera diversa, con l'ambizione di acquistare un ulteriore prima punta, facendo roteare al posto di Chiesa i vari esterni in squadra (incluso Kean che può agire anche da esterno alto). Le varie piste però risultano impossibili, visti i valori altissimi dei cartellini e il poco tempo a disposizione per concludere una trattativa. Sono usciti i nomi di prime punte al top, come Vlahovic, che Commisso però non vorrebbe cedere per meno di 80 milioni di euro. Tanto meno alla Juventus, visti i rapporti instabili con la società. Scamacca pure non sembra fattibile in questa sessione invernale: Dionisi, dopo aver rinunciato allo storico Caputo e a Boga, farebbe di tutto per sigillare il suo numero nove in rosa. Seppur i rapporti con i neroverdi siano ottimi, al 90% non ci saranno affari a gennaio tra i club. 

 

Icardi invece, dal momento che Pochettino lo vede poco, sarebbe stato tra tutti quello più “raggiungibile”, visto che vi è anche il gradimento del giocatore a tornare in Italia.  Il problema rimane il metodo di pagamento, i francesi infatti accetterebbero solamente una cessione sicura, mentre Agnelli lo vorrebbe in prestito con diritto di ricatto. Insomma, l'idea di avere un nove puro aggiunto in rosa, durante questa sessione è pian piano tramontata e la società adesso punta elementi per la corsa destra. Ci sono due piste di alto calibro, che vanno in scadenza entrambe nel 2022: Dembélé del Barcellona e Martial del Manchester United. Due casi diversi, il primo è in collisione con la società blaugrana e il secondo vorrebbe solamente un po’ di spazio in più. Il Barcellona vuole monetizzare in questa sessione per non perdere totalmente l'alto investimento, con alcuni club inglesi interessati. Insomma una pista che sebbene a zero, rimane fredda.

 

Da Manchester invece le notizie sono leggermente più positive dato che l'unica vera rosa interessata a Martial è il Sevilla. Se i bianconeri si fidassero potrebbero facilmente superare la concorrenza. Cosa servirebbe quindi per aprire una trattativa con gli inglesi? L'approvazione del tecnico livornese, che non sembra convinto della costanza del francese e preferirebbe un altro tipo di giocatore. In cima alla lista nelle ultime ore ci sarebbe Azmoun dello Zenit, già trattato dopo l'addio di Cristiano Ronaldo. Secondo quanto rivelato dalle testate di mercato, ci sarebbero già stati i primi contattati per capire la fattibilità dell'affare. L’iraniano andrà anche lui in scadenza a giugno, ma prima di cederlo definitivamente i russi vorrebbero trovare un sostituto.

 

Tanti nomi, tante idee, poche trattative in corso: questo infortunio ha causato il caos, mettendo alle strette la società. Vedremo se riusciranno a concludere al meglio, soddisfacendo questa volta le richieste dell’allenatore. 
 

Il riscatto alla Fiorentina

Dobbiamo ricordare poi che Chiesa è ancora un giocatore della Fiorentina, poiché non è ancora giunto il riscatto da parte di Agnelli. La formula consisteva in un prestito biennale di 10 milioni di euro ( di cui 3 milioni per la stagione sportiva 2020/2021 e 7 milioni per la stagione successiva) con l’obbligo di riscatto al termine della doppia annata, con un complessivo di 40 milioni, legati tutti al raggiungimento di alcuni obiettivi nel corso della stagione in corso. Parliamo infatti di alcuni bonus, che se venissero calcolati ammonterebbero ad una cifra vicina ai 10 milioni . Ad oggi infatti sono stati sborsati solamente 12,5 milioni.

 

Cosa rischiano i bianconeri? Se pensiamo che il giocatore per raggiungere i bonus avrebbe dovuto segnare in questa stagione almeno 10 goal e mettere in buca 10 assist, le cose si complicano, giacché chiuderà sicuramente con le statistiche ottenute sino ad ora ( quattro goal e quattro assist). Si punta dunque alla Champions League, obbligatoria nella clausola di riscatto, ma non facilmente raggiungibile ad oggi. Se non si giungesse nemmeno alla coppa europea, inizieranno i primi problemi: perderlo sarebbe un suicidio, difficilmente perdonabile dalla tifoseria

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