GUERRA FREDDA

Ue-Russia, Stoltenberg: “Rischio di un conflitto”. Ore decisive

Si tratta di una settimana cruciale nel definire i rapporti tra Usa, Russia e Bruxelles. Ieri nulla di fatto al vertice Nato. Oggi riunione Osce a Vienna

Ue-Russia, Stoltenberg: “Rischio di un conflitto”. Ore decisive

Sono ore febbrili, cariche di tensione e, allo stesso tempo, all’insegna della diplomazia. L’obiettivo è ridurre la tensione e far rientrare l’escalation delle ultime settimane, soprattutto ai confini con l’Ucraina, dove Mosca ha schierato migliaia di militari e mezzi armati, e dove sono riprese le “esercitazioni”.

Oggi è il giorno di un altro importante appuntamento, il vertice dell’Osce a Vienna, dove si incontrano i 57 Paesi che fanno parte dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.

Si tratta della più grande organizzazione intergovernativa di sicurezza regionale per la promozione della pace, del dialogo politico, della giustizia e della cooperazione nel Vecchio Continente.

Il summit arriva dopo altri due appuntamenti cruciali: quello di lunedì a Ginevra, in Svizzera, tra le delegazioni diplomatiche di Stati Uniti e Russia, e quello di ieri a Bruxelles, quando si è svolto il vertice Nato-Russia. Ma in entrambi i casi non si è arrivati a un punto di incontro né ad un avvicinamento.

 

Stoltenberg: “Rischio di un conflitto in Europa”

Il segretario generale dell'Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, durante la conferenza stampa al termine dell'incontro avuto il viceministro della Difesa russo, Alexander Fomin, e quello degli Esteri, Alexander Grushko, ha affermato che il “rischio di un nuovo conflitto armato in Europa è reale”, ma che l'Ucraina, non facendo parte dell'Alleanza, non ricade al di sotto dell'articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico e pertanto non ci sarebbero conseguenze immediate di un conflitto che coinvolgerebbe gli alleati.

Insomma, in caso di invasione russe in territorio ucraino, non scatterebbe l’immediato intervento armato da parte della Nato. Ciononostante per Stoltenberg si sta vivendo un “momento decisivo per la sicurezza europea”. Lo stesso segretario ha ammesso che “non è stata una discussione facile”, con uno scambio “molto serio e diretto”.

 

Rimangono differenze “non facili da colmare”

Le parole di Stoltenberg sono state altrettanto chiare quando ha parlato di differenze che “non saranno facili da colmare”. Da Mosca sono arrivate le stesse richieste di qualche settimana (e mese) fa: interrompere l'estensione a est della Nato con l’ammissione di nuovi membri, insieme al ritiro delle forze dai Paesi più orientali e alla rassicurazione sul fatto che non siano dispiegati sistemi missilistici ai confini della Russia. Quello a cui punta il Cremlino, di fatto, è il ritorno alle condizioni precedenti al 1997, quando la Nato ancora non aveva avviato l’ampliamento alle ex repubbliche sovietiche.

Posizioni distanti da quelle della Nato che invoca la strada della Open Door, la porta aperta a qualunque Stato voglia entrare nell’Alleanza. Come chiarito dall'inviata di Washington Wendy Sherman, la Nato rimane un ente che “non si espande con la coercizione o la sovversione”, ma su base volontaria. Per questo l’Alleanza non ha alcuna intenzione di ritirare truppe che possano garantire la protezione dei propri membri, specie a est.

 

Il “dialogo” può proseguire

Nonostante le posizioni apparentemente irremovibili delle parti, è stato assicurato che saranno organizzati nuovi incontri, sia per affrontare il nodo delle esercitazioni militari, sia per l’ambito informatico, con l’obiettivo di prevenire cyberattacchi.

 

A Vienna l’Osce (e il North Stream 2)

Intanto oggi è il giorno dei colloqui di un nuovo confronto, in occasione del vertice OSCE a Vienna. Inevitabile il riferimento al North Stream 2, il gasdotto che dovrebbe portare il gas russo in Europa, attualmente bloccato dalle autorità tedesche e motivo del caro-bollette per molti cittadini europei. Le speranze, al momento, sono riposte nelle parole del nuovo Cancelliere tedesco, Olaf Scholz, secondo cui è necessario un “nuovo inizio” tra Berlino e Mosca.

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