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Assegno unico 2022, assegni dal 1° marzo: come fare per ottenerli

Ancora pochi giorni per ottenere subito l’incentivo. Si può presentare la domanda anche senza Isee, ma attenzione agli importi. Cosa cambia e quando

Assegno unico 2022, assegni dal 1° marzo: come fare per ottenerli

I più veloci hanno già provveduto a presentare la domanda per il nuovo assegno unico, che sostituisce detrazioni e benefici previsti in passato per chi ha figli. In meno di due mesi, ossia dal 1° gennaio, l’Inps ha già ricevuto oltre 1.120.000 domande a fronte di 1.854.865 figli a carico per i quali è possibile chiedere il contributo.

Per loro dal 1° marzo 2022 è possibile incassare l’assegno unico e universale.

Ma attenzione a scadenze e documenti da presentare.

 

Con o senza Isee: cosa cambia

Come già chiarito, la domanda per l’Assegno unico può essere presentata anche senza Isee, ma ci sono differenze negli importi che si potranno ricevere. In particolare, senza la certificazione relativa ai redditi si otterrà il minimo dell’assegno, cioè 50 euro per ogni figlio a carico, vale a dire lo stesso importo previsto per redditi oltre i 40mila euro. Presentando l’Isee, invece, si avrà diritto a beneficio proporzionato alla fascia di reddito in cui ci si trova, quindi fino a un massimo di 175 euro per i guadagni più bassi.

 

Validità dell’Isee e importi

Un altro aspetto importante riguarda la data della certificazione Isee che eventualmente si fornisce: deve essere in corso di validità, quindi relativa all’anno 2022, quindi significa che quella del 2021, che scade il 31 dicembre di ogni anno, non è più valida.

Se l’Isee viene elaborato entro fine febbraio, quindi, automaticamente gli importi erogati a partire dal mese di marzo 2022 saranno calcolati in base all’indicatore reale della situazione economica (Isee, appunto) della famiglia, altrimenti l’assegno avrà l’importo minimo.

Invece, se l’Isee 2022 viene presentato entro giugno, entro luglio si avrà l’eventuale conguaglio degli importi a partire da marzo e fino a giugno. Chi scegliererà di presentare l’Isee dopo giugno, infine, avrà un eventuale adeguamento solo dalla mensilità in corso, mentre si perderà la possibilità di conguaglio.

La nuova misura, quindi, parte a marzo, ma se si farà domanda entro giugno 2022 non si perderà un solo euro di arretrati.

A ricordarlo, in questi giorni, è stata l’Inps, che ha esortato a fare attenzione a non commettere errori nella compilazione, soprattutto per quanto riguarda il conto corrente sul quale ricevere il contributo.

 

Attenzione al conto corrente

Per poter ottenere l’assegno, tramite domanda inoltrata all’Inps, si deve fornire il conto corrente del titolare della richiesta stessa. Attenzione perché, come chiarito dalla stessa Inps, non ci sarà alcun contributo per eventuali persone differenti: la verifica avverrà tramite codice fiscale. L’unica eccezione riguarda la possibilità di un conto cointestato, per esempio tra i genitori: non sono ammesse, invece, deleghe alla riscossione. Naturalmente occorre anche che il conto corrente sia attivo.

 

Come presentare domanda

Le domande possono essere presentate tramite tre canali: online sul sito internet dell’Inps, tramite Spid, Cie o Cns; telefonicamente, tramite il contact center al numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06.164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori); presso i patronati.

 

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