iL DOPO EMERGENZA

Dall’arrivo di Novavax al dopo Figliuolo: cosa succederà entro marzo

Il generale e commissario all’emergenza conferma l’arrivo del nuovo vaccino, spiega come funzionerà con la quarta dose e cosa farà dopo il 31 marzo

Dall’arrivo di Novavax al dopo Figliuolo: cosa succederà entro marzo

Questione di giorni, pochi giorni, poi in Italia sarà disponibile anche il nuovo vaccino anti-Covid, quello che potrebbe convincere un’altra fetta di popolazione a vaccinarsi, facendo aumentare la copertura generale. A confermarlo è stato il commissario all’emergenza, il generale Paolo Francesco Figliuolo, che ha anche risposto ad alcune domande sul suo futuro, dopo il 31 marzo, quando scadrà lo stato di emergenza e, presumibilmente, il suo attuale incarico.

Intanto ci si prepara alla somministrazione della quarta dose, con tempo, modalità e destinatari precisi.

Il punto.

 

Novavax in arrivo nel fine settimana

Doveva arrivare a fine dicembre, poi la data è slittata a gennaio e infine a febbraio, prima a metà mese, poi alla fine. Ora è arrivato il momento in cui le dosi del quinto vaccino anti-Covid autorizzato saranno disponibili. Novavax arriverà esattamente nel fine settimana, come chiarito dal commissario Figliuolo. Ne sarà disponibile un milione di dosi e l’approvvigionamento procede.

“Per la fine di questa settimana arriverà il vaccino Novavax, ne riceveremo poco più di un milione di dosi che saranno subito distribuite a tutte le regioni e province autonome. Poi arriveranno ancora un altro paio di milioni di dosi nel mese di marzo”, ha confermato Figliuolo, sottolineando così la “possibilità anche di utilizzo di questo ulteriore vaccino”.

Sarà riservato alle prime dosi, dunque a chi finora non si era ancora vaccinato con i sieri a mRna (Pzifer e Moderna) o con Jhonson&Johnson. Prevede un richiamo dopo tre settimane, mentre al momento non è contemplata l’ipotesi di una terza dose booster.

 

La quarta dose: quando e per chi

Quanto alla quarta dose del vaccino anti-Covid, è stato sempre Figliuolo a precisare: “Stiamo per dare le disposizioni attuative perché con il ministero della Salute e le Regioni stiamo ben individuando le platee. Ovviamente sarà abbastanza estensiva” per le categorie fragili, e “la mia indicazione è quella che partiremo il primo marzo, quindi sicuramente continueremo a tenere l'organizzazione che c'è ora in atto”.

Al momento la circolare del ministero della Salute, firmata da Gianni Rezza, indica che sarà destinata agli immunodepressi: “Visto il parere della CTS di AIFA emanato in data 18 febbraio 2022, nell’ottica di un ulteriore consolidamento della copertura vaccinale e nel rispetto del principio di massima precauzione, ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido, è raccomandata la somministrazione di una dose di vaccino a mRNA, come richiamo (booster) di un ciclo vaccinale primario articolato su tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni dall’ultima dose), nei dosaggi allo scopo autorizzati (30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty nei soggetti di età pari o superiore a 12 anni; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni), purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla dose addizionale.

 

Cosa farà Figliuolo dopo il 31 marzo

Ma cosa accadrà dopo il 31 marzo? “Abbiamo delle dosi di vaccino stivate per ogni eventualità, poi dopo il 31 marzo, quando passeremo la mano, ci sono tutte le interlocuzioni con il ministero della Salute per lasciare un pacchetto pronto”, ha spiegato il generale Figliuolo che sul suo futuro ha detto: “Da me dipendono tutte le forze nelle missioni operative, sia in Italia che all'estero. Ci sono 37 missioni in atto, tre in Italia e 34 che spaziano in tutte le aree del mondo”.

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