Diario di guerra

Biden è pronto a volare in Europa. Nuovo round di negoziati Mosca-Kiev

Vertice straordinario Nato la prossima settimana, mentre proseguono i combattimenti. Bruxelles approva un nuovo pacchetti di sanzioni, ma è preoccupata

Biden è pronto a volare in Europa. Nuovo round di negoziati Mosca-Kiev

I leader della Nato stanno valutando una riunione straordinaria a Bruxelles alla fine della prossima settimana, alla quale potrebbe partecipare anche il presidente statunitense, Joe Biden, come riferisce la Cnbc. Proprio il Congresso, che oggi ospiterà un intervento in videoconferenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sta facendo pressioni sulla Casa Bianca, perché voli in Europa per interfacciarsi con i leader europei e trovi una soluzione con gli alleati alla crisi ucraina.

Dopo l’incontro di ieri a Roma tra il consigliere alla Sicurezza nazionale Usa, Jack Sullivan, e il capo della diplomazia del Partito comunista cinese, Yang Jiechi, i due giganti restano distanti e su posizioni di reciproca diffidenza. Oggi Sullivan incontrerà anche l’omologo italiano a Palazzo Chigi, mentre secondo il Cremlino spiega che "un incontro tra Biden e Putin non è al momento in discussione".

A preoccupare è anche la situazione sul campo con truppe bielorusse al confine.

 

USa-Cina: diffidenza reciproca

Oggi riprendono i negoziati tra le delegazioni ucraina e russa mentre sul campo si combatte ancora e mentre proseguono gli sforzi diplomatici. "Ci assicureremo che l'Ucraina abbia le armi per difendersi dalle forze di invasione russe. Invieremo denaro, cibo ed aiuti per salvare vite ucraine. Accoglieremo a braccia aperte i rifugiati ucraini". Ad assicurarlo, via Twitter, è stato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che potrebbe partecipare la prossima settimana al vertice straordinario che i leader della Nato intendono convocare a breve.

Intanto, la Cina invita ancora alla "massima moderazione" nella gestione della crisi in Ucraina, sottolineando l'importanza di proteggere i civili e di prevenire una crisi umanitaria su larga scala. Lo ha ribadito il direttore della Commissione affari esteri del Partito comunista cinese Yang Jiechi, nell'incontro avuto a Roma con il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan. Per affrontare la crisi, ha aggiunto Yang citato dalla Xinhua, "bisogna andare all'origine del problema e rispondere alle legittime preoccupazioni di tutte le parti".

 

Zelensky parla a Washington e rinnova la legge marziale

Intanto, in attesa dell’intervento in videoconferenza al Congresso Usa, da parte del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ha firmato una proposta di legge che prevede la proroga della legge marziale per un altro mese a partire dall'alba del 26 marzo. La legge marziale era stata istituita lo scorso 24 febbraio in occasione dell'avvio dell'invasione russa e ora la proposta è depositata in Parlamento per l'approvazione.

Intanto, secondo l'agenzia di stampa ucraina Unian che cita fonti locali, un grande convoglio di mezzi militari si starebbe dirigendo dalla Bielorussia al confine con l'Ucraina. I blindati potrebbero appartenere alla Federazione Russia, precisa l'agenzia.

 

Dall’Europa via libera al quarto pacchetto di sanzioni

Intanto da Bruxelles è arrivato l'ok al quarto pacchetto di sanzioni contro Mosca. Ma il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, mostra preoccupazione per “l'impatto economico della guerra" in Ucraina che sull'Ue "non sarà insignificante, sarà serio, a causa dell'impennata dei prezzi delle materie prime, delle conseguenze dell'inflazione e anche per i costi fiscali che gli Stati membri affronteranno per la crisi energetica e la crisi dei rifugiati".

"Sono ancora convinto – ha aggiunto arrivando all’Eurogruppo - che se reagiamo con forza e unità possiamo attenuare l'impatto della guerra sulle nostre economie ed evitare che la ripresa in corso deragli del tutto", ha aggiunto.

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