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Le contestazioni

William e Kate in viaggio ai Caraibi, nuove proteste in Giamaica

“La Corona si scusi per la schiavitù” che il colonialismo dell’Impero ha inflitto al popolo. Governo giamaicano: “un referendum per la Repubblica”

William e Kate in viaggio ai Caraibi, nuove proteste in Giamaica

Il principe William si deve scusare per "i lavori forzati, il sangue, le lacrime e il sudore" che il colonialismo dell’Impero Britannico ha inflitto alla Giamaica con lo schiavismo. Una nuova protesta ha accolto il nipote della regina Elisabetta e sua moglie Kate al loro arrivo a Kingston. Dopo il Belize, anche la nuova tappa della coppia reale nei Caraibi ha provocato delle proteste contro la corona. Il governo giamaicano vuole indire un referendum per diventare una repubblica come Barbados.

 

E così, il viaggio caraibico di William e Kate in occasione del Giubileo di Platino (i 70 anni di regno di Elisabetta II), si sta trasformando in una mission (quasi) impossible, perché il vero obiettivo del tour era di migliorare i rapporti con le ex-colonie caraibiche britanniche.

 

Le proteste

Nella capitale giamaicana William e Kate sono stati contestati da un centinaio di manifestanti davanti all'Alto Commissariato britannico, sede della rappresentanza diplomatica inglese in Giamaica, dove il principe e sua moglie stavano partecipando a un ricevimento di benvenuto. “Re, Regine, Principesse e Principi appartengono alle favole, non alla Giamaica". “Scusatevi” per i crimini commessi . Erano i messaggi scritti sui cartelli dei manifestanti.

 

Tra gli organizzatori della manifestazione c’era anche Opal Adisa, attivista per i diritti umani in Giamaica. “Kate e William sono in una posizione in cui beneficiano di quanto successo ai nostri antenati – ha detto Adsia intervistata dal Guardian - mentre noi non ne beneficiamo. Sono, quindi, complici. Il loro stile di vita lussuoso che hanno avuto e che continuano ad avere è il risultato del sangue, delle lacrime e del sudore dei nostri bisnonni”.

 

L'associazione Advocates Network ha fatto sapere di non avere nessuna intenzione di celebrare il Giubileo di Platino di Elisabetta II. E hanno chiesto alla royal coppia di scusarsi per "i lavori forzati" a cui la Corona ha costretto i giamaicani per decenni e di festeggiare invece i 60 anni d'indipendenza della Giamaica.

 

Il discorso di William

Una fonte reale ha dichiarato al Sun che il principe era stato informato delle proteste, e avrebbe riconosciuto la questione della schiavitù in un discorso ufficiale.

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