meno restrizioni

Green Pass, cosa cambia dal 1° aprile: dove servirà ancora e dove no

Settimana decisiva che si apre con l’Italia tutta in zona bianca. Da venerdì non servirà più il Super Green Pass per locali e bar all’aperto. Le novità

Green Pass, cosa cambia dal 1° aprile: dove servirà ancora e dove no

Niente più Super Green Pass per consumare in bar e locali all’aperto, mentre per accedere ai mezzi pubblici urbani come tram, bus e metro basterà la mascherina. Resta l’obbligo di Pass, ma “base” (quindi anche con il solo tampone) per salire sui treni a lunga percorrenza. Sono alcune delle novità che scattano da venerdì 1° aprile che, in vista di Pasqua e del ritorno dei turisti (specie stranieri ai quali sono concesse più aperture) segna l’inizio di una fase di allentamento nelle restrizioni.

 

Cosa cambia

Bar e locali: dal 1° aprile non servirà più il Super Green Pass per consumare all’aperto, mentre resta obbligatorio per feste al chiuso. Decade l’obbligo del vaccino anche per poter entrare in negozi e uffici pubblici, dove invece rimane obbligatorio indossare la mascherina. Il certificato “rafforzato”, quindi, continua a servire per consumare al bar seduti al chiuso o al ristorante al chiuso, ma non quelli dentro gli alberghi, dove si alloggia senza alcun pass. Il Super Green Pass rimane necessario in tutta Italia fino al 30 aprile per andare in palestra, piscina, centri benessere, per svolgere attività sportive al chiuso, per partecipare a convegni e congressi, per frequentare centri ricreativi, accedere a cinema e musei (insieme a mascherine Fffp2) e per le serate in discoteca. Il Green Pass base serve ancora per un mese per le mense, per partecipare a concorsi pubblici e corsi di formazione, per i colloqui con detenuti.

 

Trasporti: dal 1° aprile basterà indossare la mascherina Ffp2 per accedere al trasporto pubblico locale, mentre per aerei, treni a lunga percorrenza e navi servirà esibire il Green Pass base.

 

Quarantene: rimangono invariati gli isolamenti in caso di positività (7 giorni per i vaccinati e 10 per i non vaccinati) con test negativo in uscita. Niente più quarantena, invece, per i vaccinati (e non) che siano entrati in contatto con una persona positiva. Tutti dovranno indossare la mascherina Ffp2 per 10 giorni e, alla comparsa di sintomi, sottoporsi a tampone da ripetere dopo 5 giorni. Se i contagi in classe dovessero essere 4 o più, dalle mascherine chirurgiche si dovrà passare alle Ffp2.

 

Scuola: questo è invece un ambito delicato, perché dal 1° aprile i professori non vaccinati potranno tornare, ma non a contatto con gli studenti (quindi niente più sospensione dello stipendio, ma solo eventuale multa da 100 euro), mentre per i ragazzi o bambini positivi resta la Dad e l’obbligo di tampone negativo per il rientro. Tutti gli altri, invece, potranno seguire le lezioni in presenza. Resta poi la mascherina chirurgica per tutti in classe. Riprendono le gite scolastiche.

 

Rsa e ospedali: se per i professori sono previsti allentamenti, il Super Green Pass (dunque la vaccinazione) rimane obbligatoria per il personale sanitario ospedaliero e delle Rsa, fino al 31 dicembre 2022. È necessaria la certificazione rafforzata anche per i visitatori.

 

Lavoro: per tutti gli altri lavoratori rimane in vigore l’obbligo di vaccino per gli over 50 fino al 15 giugno, mentre per i più giovani sarà sufficiente un tampone negativo, ma solo fino al 1° maggio. Infine, obbligo di vaccinazione anche per le Forze dell’ordine e militari, che però dal 1° aprile potranno tornare al lavoro anche con il certificato “base”, senza più incappare nella sospensione, ma solo nella multa da 100 euro.

 

Smart Working: rimane in vigore fino al 30 giugno, senza accordi individuali tra le parti.

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