l’analisi

Quali armi arrivano in Ucraina (anche in partenza dall’Italia)

Nei giorni scorsi sono stati annunciati nuovi invii di armamenti verso Kiev, anche da Roma. Ma c’è chi dice che siano mezzi e munizioni “troppo vecchi”

Quali armi arrivano in Ucraina (anche in partenza dall’Italia)

Il ministro degli esteri ucraino, qualche giorno fa, lo aveva scandito come un “mantra”: servono “armi, armi, armi”. E di armi ne stanno continuando ad arrivare a Kiev e dintorni. Gli Stati Uniti, ad esempio, hanno annunciato l’invio all'Ucraina di oltre 12mila armi anticarro, 1.400 sistemi antiaerei e "centinaia" di droni suicidi, come precisato dal Dipartimento della Difesa americano. L'amministrazione Biden ha approvato uno stanziamento di altri 100 milioni di dollari di armamenti, arrivando a un totale di circa 1,7 miliardi di dollari dall'inizio della crisi ucraina.

Ma non si tratta degli unici mezzi e armamenti a supporto delle forze di Kiev.

 

Le altre armi in arrivo

Di recente anche l'Australia ha comunicato che invierà all'Ucraina 20 veicoli corazzati Bushmaster. La conferma è arrivata dal primo ministro, Scott Morrison, dopo che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un discorso al Parlamento australiano il 31 marzo aveva fatto esplicita richiesta di veicoli.

Anche da Londra il premier, Boris Johnson, ha annunciato la decisione di supportare le truppe ucraine con tank in partenza dal Regno Unito. Ma non solo.

Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia hanno anche lanciato un'attività congiunta per sviluppare missili ipersonici nell'ambito dell'alleanza a tre, denominata "Aukus", e che già nei mesi scorsi era stata oggetto di tensioni con la Francia. In un comunicato ufficiale britannico, che conferma quanto già anticipato da fonti vicine al presidente Joe Biden e al primo ministro Boris Johnson, si indica l’urgenza dell’iniziativa anche alla luce della guerra in Ucraina e degli impegni per un riarmo dell'Occidente dentro e fuori la Nato.

L’obiettivo è contrastare i missili già utilizzati dalla Russia.

E l’Italia?

 

Cosa invia l’Italia

Quanto all’Italia, dopo le polemiche sull’aumento del budget per la Difesa, ha sollevato qualche critica anche l’invio di armamenti e mezzi in Ucraina. Come da indiscrezioni di stampa, da Pratica di Mare sarebbero sono partiti alla volta di Kiev missili terra-aria Stinger e razzi controcarro Panzer Faust. Il loro quantitativo, però, sarebbe limitato perché dalla fine della Guerra Fredda, l’arsenale di questo tipo non sarebbe stato rinnovato allo stesso livello degli anni precedenti.

Nello specifico, inoltre, molti razzi sono stati impiegati in altre missioni, come in Iraq prima e in Afghanistan poi, mentre i missili Milan, anch’essi parte delle armi destinate in Ucraina, risultano efficienti, ma necessitano di un addestramento al personale ucraino per poter essere impiegati.

Infine, qualche perplessità è stata sollevata riguardo ai mortai da 120 millimetri, impiegati anch’essi in Afghanistan e che risultano tra il materiale inviato a Kiev: anche in questo caso sarebbe necessario un addestramento all’uso.

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