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Il ritorno di Romelu Lukaku all’Inter: l’affare di Marotta è da big

Una trattativa abbastanza rapida, che ha riportato dopo un solo anno la punta belga in terra nerazzurra. La coppia con Lautaro è pronta a rinascere

Il ritorno di Romelu Lukaku all’Inter: l’affare di Marotta è da big

Alla fine è tornato. Il numero nove che ha fatto innamorare la Milano nerazzurra, ha fatto ritorno tra la sua gente, promettendo nuovamente grandi vittorie. Parliamo ovviamente di Romelu Lukaku, prima punta belga, che dopo un anno molto complicato in Inghilterra, ha spinto per giocare ancora una volta con la maglia che lo ha visto trionfare in Serie A, mettendo di fatto in luce la migliore stagione della sua carriera.

L’addio con l’Inter non è mai stato gradito dai tifosi, che si sarebbero aspettati maggiore calore da parte di un calciatore che è stato tenuto tra le mani della gente come un gioiello intoccabile. Ha voluto tentare la sorte nella squadra di cui è sempre stato tifoso, risultando però nullo. Le problematiche sono nate per il malumore nello spogliatoio londinese, dove non è mai riuscito realmente ad integrarsi, specie con l’allenatore tedesco, Marcel Tuchel, che lo ha tenuto fuori per la maggior parte del tempo.

I londinesi inizialmente sono stati convinti di affar fatto l’affare acquistando la punta, visti anche i risultati positivi nelle prime gare, ma dopo un infortunio complicato i risultati sono cambiati e l’attaccante è sprofondato nella delusione dei risultati scadenti, risultando per i supporter, uno dei principali colpevoli.

Un affare che Giuseppe Marotta ha chiuso in due settimane, trasformando il sogno in realtà. Il giocatore ha fatto le visite mediche in mattinata, prima di passare al Coni per l’idoneità sportiva. La firma è prevista in serata. Ieri sera tanti tifosi lo hanno aspettato all'aereoporto, nella speranza di rivederlo sin da subito e dimostrando che l'affetto, infondo, non è mai svanito.

 

La trattativa:

Come detto è stata una trattativa più liscia del previsto, anche perché le intenzioni dei Blues sono sempre indirizzate verso una cessione immediata de belga. Ora trattano con Sterling e Raphinha, nella speranza di tornare al più presto grandi e chissà, magari rivincere qualche trofeo glorioso. Intanto però i nerazzurri hanno fatto l’affare, specie a livello economico, visto che i costi dell’operazione sono bassi: un trasferimento sulla base di un prestito oneroso a 8 milioni più 4 di bonus, tutti legati alla conquista dello Scudetto.

Un’ambizione importante, che con un bomber glaciale come lui alla guida dell’offensiva nerazzurra, diventa indubbiamente alla portata. Lo stipendio invece è stato notevolmente ridotto, per poter facilitare la trattativa ed è pari a 8,5 milioni di euro, al posto dei 15 guadagnati in Inghilterra.

Come è risaputo, vi è anche una strategia dietro a questo grande colpo di mercato, legato al Decreto Crescita. Se un lavoratore è stato almeno 2 anni residente fuori dall’Italia e poi rimane per almeno altrettanti anni, la normativa prevede uno sgravio fiscale dello stipendio, che passa dal 45% al 25%. Un risultato che fa sorridere le casse di Zhang, in procinto di rinforzare ulteriormente la rosa. 

 

Gli altri colpi in attacco:

Marotta ha parlato pochi giorni fa di Dybala, ritenendolo attualmente un obiettivo complicato: “Per Dybala non nascondo che abbiamo incontrato i suoi rappresentanti. Bisogna fare sondaggi ed esplorare percorsi nuovi, tra questi c'è tutt'ora quello di Dybala, ma per arrivare a una conclusione devono esserci convergenze importanti”.

Insomma, se non esce qualcuno è complesso da immaginare che possa nascere  il tridente dei sogni. L’indiziato numero uno è ovviamente Alexis Sanchez, che sta cercando di risolvere il suo contratto con la dirigenza, per poi trasferirsi altrove. Insieme a lui si cerca di capire la posizione di Correa, che ad oggi diventerebbe la quarta scelta.

Troppo poco per un investimento di quasi 30 milioni di euro. Anche Dzeko non è felicissimo di essere una riserva, ma sa che per una questione di età, parte dietro agli intoccabili. Le tante competizioni possono essere essenziali per dare importanza a tutti. Intanto sono stati mandati in prestito sia Esposito, che Sartriano, che lasciano spazio ad altri giovani della Primavera. Bisogna ancora risolvere l'ostacolo Pinamonti, ricercato da diverse realtà interessanti, senza però avere offerte concrete al momento.

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