la nuova ondata

Covid, Italia in zona rossa. Ema spinge sulle quarte dosi agli over 60

Intanto si va verso un vaccino annuale come per l’influenza, che non necessiterà di un’approvazione da parte dell’agenzia europea del farmaco Ema

Covid, Italia in zona rossa. Ema spinge sulle quarte dosi agli over 60

Con i contati giornalieri oltre 107mila e la risalita dei ricoveri nei reparti ordinari (+332) nelle ultime 24 ore, la nuova ondata di Covid rischia di rovinare l’estate a molti italiani e soprattutto preoccupa le autorità sanitarie. Allarme è stato manifestato anche da parte dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, anche perché picchi di nuovi casi si sono registrati nelle scorse settimane anche in altri Paesi del Vecchio Continente, come Portogallo e Germania.

Da qui l’esortazione a ricevere la seconda dose booster di vaccino anti-Covid (o quarta dose) agli over 60.

Ma non solo: secondo il responsabile della strategia per i vaccini della stessa Ema si andrà verso un vaccino annuale simile a quello antinfluenzale.

 

Cavaleri e il vaccino annuale

“A seconda dei dati che riceviamo, potremmo essere in grado di muoverci verso un quadro simile ai vaccini per l'influenza, che non richiede la presentazione dei dati clinici prima dell'approvazione dell'aggiornamento annuale. Le discussioni tra gli esperti sono in corso”, ha sottolineato Cavaleri. Il responsabile della strategia vaccinale dell’agenzia europea del farmaco ha anche affrontato la questione dell’efficacia dei nuovi vaccini: “Avremo bisogno di una evidenza reale per comprendere l'impatto che l'aggiornamento dei vaccini ha sulla protezione delle persone dal contagio e dall'evoluzione grave della malattia in autunno e in inverno, e quanto tempo potrebbe durare la copertura”.

L’obiettivo, comunque, resta disporre di vaccini bivalenti: “I dati preliminari degli studi clinici indicano che i vaccini mRNA adattati che incorporano un ceppo della variante Omicron possono aumentare ed estendere la protezione, se usati come booster”, ha detto Cavaleri, che ha aggiunto che, combinando due ceppi di Sars-CoV-2 (uno dei quali è Omicron) “sembrano offrire una risposta immunitaria ancora più ampia”.

 

Omicron BA.4 e BA.5 prevalenti in Europa

“Stiamo assistendo a una nuova ondata di casi Covid-19 in molti Paesi in Ue poiché le varianti Omicron BA.4 e BA.5 sono altamente trasmissibili”, ha confermato Cavaleri, ritenendo che le due sotto varianti di Omicron “diventino dominanti in Europa probabilmente sostituendo completamente tutte le altre varianti entro la fine di luglio”.

 

Verso la quarta dose agli over 60 già a luglio

Di fronte al nuovo picco pandemico sono sempre maggiori gli appelli a sottoporsi al secondo booster da parte delle autorità sanitarie, non solo per gli over 80, per i quali la raccomandazione era arrivata già ad aprile. L’età, infatti, è stata rivista e l’appello ora è rivolto “anche le persone tra i 60 e i 79 anni e le persone vulnerabili dal punto di vista medico di qualsiasi età” che, come spiega ancora Cavaleri, “dovrebbero ricevere una seconda dose booster di vaccino”, soprattutto “se i tassi di infezione aumentano”.

 

Ema verso l’approvazione di nuovi vaccini a settembre (anche per i bambini piccoli)

La prossima scadenza, intanto, resta l’autunno, con l’approvazione di nuovi vaccini aggiornati, prevista “a settembre”. Le nuove dosi dovrebbero essere offerte a un’ampia platea di persone, non solo agli over 80 e fragili. Da più parti si ipotizza che potrebbero essere raccomandati agli over 60. A esprimersi in questa direzione è stato anche il virologo dell'Università degli Studi Fabrizio Pregliasco in quest eore. 

Quanto ai più giovani e in particolare agli under 5, invece, si attende che l'Ema riferisca il proprio parere sui vaccini di Moderna e Pfizer-BioNTech, per i bambini dai 6 mesi ai 5 anni, “ad inizio autunno”, come confermato ancora da Cavaleri.

“Stiamo già valutando la richiesta per il vaccino Spikevax di Moderna e speriamo davvero di arrivare molto presto a una conclusione, possiamo prevedere che avverrà dopo la pausa estiva”, ha detto, confermando che anche per Pfizer-BioNTech la valutazione dei dati è appena iniziata e il parere dovrebbe arrivare “ad inizio autunno”.

Negli Usa, intanto, proprio questi vaccini hanno già ricevuto il via libera alla somministrazione ai bambini proprio dai 6 mesi di età in su, dall'FDA.

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