Gli Oscar del calcio

Pallone d’Oro 2022, ecco quali sono stati gli altri trofei assegnati

Il miglior giocatore dell’anno è stato “Re Karim”, ma alle sue spalle, sono arrivati altri trofei importanti. Dal miglior giovane alla giocatrice dell’anno

Pallone d’Oro 2022, ecco quali sono stati gli altri trofei assegnati

Oltre alla vittoria superlativa del Pallone d’Oro da parte del bomber francese Karim Benzema, la sessantaseiesima edizione del trofeo ha visto anche altri vincitori: il miglior numero uno, il premio Socrates o il Pallone d’Oro femminile.

 

Vanno sottolineati anche i giocatori derivanti dalla Serie A, che sono riusciti a piazzarsi nella top 30 finale. Il 14esimo posto di Leao, il 17esimo di Vlahovic o il 25esimo di Maignan.  Le discussioni sulla classifica definitiva non sono ovviamente mancati. Scontato dire che nessuna ha riguardato il vincitore finale, visto che l’attaccante del Real Madrid è stato il candidato maggiormente papabile per il trionfo finale, già da diversi mesi.

 

Il resto del podio e qualche altro posizionamento però, non sono andati giù alla critica generale, pronta ad attaccare fortemente gli elettori. Per alcuni, vi è ancora un’idea radicale nel premiare giocatori non più validi come una volta, ma con una carriera stellare. Insomma, non proprio una meritocrazia per l'attuale, ma piuttosto un riconoscimento alla carriera.

 

Anche se in realtà, alcuni atleti di quest’ultima epoca, sono scesi parecchio rispetto agli anni passati. Basti pensare che un certo Messi non è presente in classifica, mentre Ronaldo è riuscito ad arrivare “solamente” 20esimo, Scopriamo dunque quali sono stati gli altri premi assegnati alla serata del Ballon d’Or

Trofeo Jašin: 

Senza troppi dubbi, il miglior portiere dell’anno è stato Thibaut Courtois, numero uno del Real Madrid. Il belga è stato vitale in Champions League, visto che ha tenuto in piedi la squadra anche nei momenti più difficili, dove tutto sembrava pronto a crollare. La finale contro il Liverpool è stata la ciliegina sulla torta, che ha sottolineato ancora di più la sua vittoria. Un portiere che negli anni ha sempre fatto parlare molto di sé, anche per dei comportamenti extra campo non proprio da emulare, ma da quando veste la maglia delle Merengues ha indubbiamente raggiunto la maturità totale, diventando anche un leader indiscusso.

Pallone d’Oro femminile:

A livello di premi, il Barcellona può sorridere: la giocatrice più forte del mondo gioca con la maglia blaugrana, dimostrando come la società spagnola stia dando un importante peso ad ogni tipo di settore nella propria accademia. Parliamo di Alexia Putellas, trequartista o finta punta classe ’94, al secondo Pallone d’Oro consecutivo, dopo quello ricevuto a fine 2021. Aver finalmente messo un freno alle atlete statunitensi, valorizza maggiormente il calcio europeo, sottovalutato rispetto agli USA. Pian piano è un calcio che sta scoppiando e i club non smettono di investirci: l’Europa può diventare un’immensa realtà anche per le calciatrici.

Socrates Award:

Arrivato secondo nella classifica finale, Sadio Mané può comunque ritenersi soddisfatto, visto che ha ricevuto un premio molto speciale per lui. Infatti, è stato consegnato all’ala del Bayern Monaco il Socrates Award, per tutto l’aiuto che ha dato al suo paese, dimostrando solidarietà. Ha investito parte dei suoi guadagni per dotare il suo paese di origine, il Senegal, dei servizi essenziali. L'ospedale costruito è divenuto punto di riferimento anche per altri centri nei pressi di Bambali. Prova di grande maturità e rispetto, per la terra che lo ha cresciuto. Dare a chi ti ha dato: ancora una volta Mané ci ha voluto insegnare qualcosa.

Gli altri trofei:

Il resto dei trofei riguardano nello specifico tre categorie diverse: il bomber dell’anno, il club più forte e il giovane più talentuoso. Guardiola è riuscito a portare il Manchester City in testa a tutti i club, aggiudicandosi il premio di “Club of the year”. Giusto, per ciò che hanno messo in mostra, a livello di gioco e di numeri. Per non parlare poi, dell’ennesima Premier aggiunta in bacheca. Il trofeo Kopa, per il giovane dell’anno, rimane ancora a Barcellona. È il turno di Gavi, che dopo un primo anno un po’ timido è finalmente scoppiato. Un giocatore che incarna alla perfezione l’anima del Barça, “cantera” leggendaria di promesse promettenti. Infine, il “Gerd Müller Trophy”, ovviamente assegnato a Robert Lewandowski. Probabilmente il polacco continuerà ad avere grandi rimpianti per non aver alzato il Pallone d’Oro di due anni fa, ma le sue doti da bomber letale (come sta dimostrando anche in Spagna) sono sempre da premiare. Un giocatore che nonostante l’età, continueremo a vedere alle premiazioni dei trofei più ambiti. 

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