La Pechino di domani

Xi Jinping confermato presidente del Partito comunista: le nuove sfide

Nessuna sorpresa dopo il Congresso, che ha confermato per la terza volta la guida di Xi, che rimane anche capo delle forze armate di Pechino e del paese

Xi Jinping confermato presidente del Partito comunista: le nuove sfide

"Continueremo il duro lavoro per i nuovi obiettivi". Così Xi Jinping, presidente cinese e fresco dela rinnovo della nomina a segretario del Partito comunista cinese (Pcc), per la terza volta consecutiva e  l’idea di molti analisti è che resterà al potere a vita.

Il leader cinese, di cui si riattendeva la conferma, rimane anche a capo della Commissione militare con il ruolo di "commander in chief", dunque Comandante in capo, delle forze armate di Pechino.

Si chiude, quindi, la prima pleanaria del XX Comitato centrale del Congresso del Pcc, con nuovi obiettivi dei quali Xi Jinping non ha nascosto le insidie. 

 

Xi Jinping e le "perigliose tempeste"

Incontrando i giornalisti al termine della riunione, il presidente cinese e leader del Pcc ha dichiarato: "Abbiamo davanti a noi un cammino arduo, ma sapremo arrivare alla meta, non ci faremo spaventare da perigliose tempste". 

Con lui anche il numero due del Partito, Li Qiang, che finora si era occupato della gestione Covid, che pure è stata al centro di molte polemiche per la scelta della strategia "zero Covid".

A 63 anni per lui, fedelissimo di Xi Jinping, si apre un nuovo capitolo: resta da capire se sarà nuovo premier o capo della legislatura.

"Il popolo - ha spiegato ancora Xi Jinping - sarà sempre con noi e continueremo a lavorare duramente per costruire una vita migliore". 

 

Chi è stato "silurato"

Non mancano, però, coloro che lasciano il proprio incarico, come il primo Ministro, Li Keqiang (a 12 mesi dall'età pensionabile, fissata a 68 anni), e il presidente del Comitato nazionale della Conferenza consultiva politica del popolo cinese, Wang Yang. Esce di scena anche il presidente del Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo, Li Zhanshu, e il vice primo ministro esecutivo, Han Zheng, di fatto "silurati" dal Comitato cnetrale che nomina anche il governatore della Banca centrale cinese, e il direttore della Commissione affari esteri del Partito. 

Nessuna donna, invece, entra nel gruppo ristretto di coloro che gestiscono il potere in Cina. 

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