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Ong e sbarchi, in arrivo il decreto con le nuove regole: cosa cambia

Secondo fonti vicine al Viminale sono in arrivo nuove norme per regolare l’afflusso di migranti sulle coste italiane, mentre gli sbarchi non si fermano

Ong e sbarchi, in arrivo il decreto con le nuove regole: cosa cambia

Il tema dei migranti resta al centro del dibattitto, non solo in Europa, ma anche in Italia, con il Governo pronto a nuove norme.

Secondo quanto filtrato da fonti qualificate vicine al ministero dell’Interno, sarebbe pronto un nuovo decreto.

La novità riguarderebbe il Paese a cui inviare la richiesta di protezione internazionale, che dovrebbe essere indirizzata direttamente allo Stato di cui la nave soccorritrice batte bandiera. Inoltre i soccorritori stessi dovrebbe chiedere ai migranti, immediatamente dopo il salvataggio e una volta a bordo dell’imbarcazione dell’Ong, quale sia la destinazione desiderata.

 

In arrivo un codice di condotta per le Ong

L’idea, già manifestata nelle scorse settimane, è quella di mettere a punto un vero e proprio codice di condotta che le organizzazioni non governative dovrebbero poi seguire nelle procedure di salvataggio. All’interno vi sarebbe proprio l’indicazione delle nuove norme relative alle domande di protezione internazionale, per superare le attuali criticità nella gestione dei richiedenti asilo.

Temi che sono stati affrontati di recente anche in sede europea e che avevano portato il Governo a dirsi soddisfatto della nuova linea indicata da Bruxelles.

Al momento, però, manca ancora un provvedimento ufficiale. Per questo il ministero dell’Interno sta lavorando per completare un testo all’interno del dossier più generale relativo ai migranti.

 

L’indicazione del porto di sbarco

Un’altra novità riguarderebbe anche la destinazione della nave ong stessa. Secondo la bozza, i soccorritori dovrebbero fare subito richiesta, nel caso di intervento in area Sar, di un porto di sbarco verso il quale poi sarebbero tenuti a dirigersi con la nave con a bordo i migranti. Questo eviterebbe lunghe soste in mare aperto, ma anche la pratica di attendere altri possibili soccorsi prima di raggiungere le coste.

 

Gli sbarchi non si fermano

A confermare la linea del Viminiale è il viceministro Nicola Molteni (Lega): “Il testo è pronto. Oggi siamo a mani nude contro i facilitatori dell'immigrazione clandestina, ma le nuove norme prevederanno multe legate al fermo temporaneo dell'imbarcazione, la confisca della nave e un codice di condotta per le Ong che così diventerà obbligatorio”.

Intanto due navi tedesche sono davanti alla Libia, pronte ad accogliere nuovi migranti in partenza. Si tratta della Rise Above e l'ammiraglia Sea Eye 4 con l'appoggio dal cielo dell'aeroplano Colibrì, che decolla da Lampedusa. Fra sabato e venerdì sono state fatte salire a bordo della Rise Above 90 persone trasbordate su Sea Eye 4.

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