Finanziaria 2023

La manovra e le novità: dal reddito alimentare allo smart working

Confermata la stretta sul reddito di cittadinanza, niente modifiche invece al Pos. Arriva il contributo alimentare per le famiglie fragili, ma non solo

La manovra e le novità: dal reddito alimentare allo smart working

Dopo la lunga maratona notturna di lunedì, il testo della manovra è pronto all’approvazione – con fiducia – alla Camera, per poi passare al Senato. Ecco le principali novità del testo, dallo smart working alle pensioni, passando per il fisco e diversi bonus, come quello per i giovani e la cultura.

Arriva anche un reddito alimentare.

 

Il Pos non cambia

Dopo un lungo braccio di ferro e le “criticità” riscontrate anche dall’Ue sulla norma relativa al Pos, il Governo sembra aver abbandonato l’idea di una modifica. Tornano, quindi, le multe ai commercianti che rifiutano di accettare pagamenti con carte e bancomat. Non ci sarà la ventilata soglia minima di 60 euro per i pagamenti con il Pos, quindi sarà ammesso anche quello per il caffè al bar con carta elettronica.

Ma l’esecutivo mira a trovare risorse per ristori agli esercenti, in modo da compensare i costi annessi a questo tipo di transazione, come commissioni e noleggio del Pos. Un emendamento bipartisan prevede che qualora non arrivi ad un "livello dei costi equo e trasparente" scatta per i prestatori dei servizi di pagamenti e le banche un "contributo straordinario" di ristoro.

18App: i requisiti e possibilità di raddoppio

Come preannunciato la 18App per i 18enni viene rimodulata. Il bonus, che potrebbe chiamarsi Carta G o ‘Carta cultura’ o ancora ‘Carta del merito’), prevede 500 euro in voucher spendibili in libri (e forse anche altri prodotti), ma solo a fronte del requisito di reddito: non bisogna superare i 35mila euro di Isee familiare. L’altro requisito è la votazione all’esame di maturità, che deve essere di 100/100.

Se si possiedono entrambi, è possibile arrivare al raddoppio del contributo, quindi 1.000, se le risorse lo permetteranno.

 

Mutui e pensioni: cosa cambia

Dato il periodo di crisi economica, si prevede il ritorno alla possibilità di rinegoziare il mutuo passando dal tasso variabile al tasso fisso, ma solo in caso di reddito fino a 35mila euro all’anno. Cambia anche la norma che rivede per il 2023 e 2024 la rivalutazione automatica delle pensioni: sale dall'80 all'85% la rivalutazione per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (quindi circa 2.000-2.500 euro), mentre per le pensioni più alte gli scaglioni sono progressivamente ridotti. Questo aumento si somma all'adeguamento all'inflazione, già fissato al 7,3% per il 2023, che per le minime Inps (525,38 euro mensili) è pieno. Nel 2024, come previsto nel testo base, resta del 2,4% l'incremento delle pensioni minime per tutte le soglie anagrafiche.

Resta il divieto per la Pubblica amministrazione di conferire incarichi remunerati di qualunque tipo ai pensionati.


Reddito di cittadinanza: confermata la stretta

Quanto al reddito di cittadinanza si conferma la stretta voluta dal Governo: la prima offerta di lavoro non dovrà più essere "congrua" e, se rifiutata, cancellerà di fatto il diritto al sostegno.

 

Dalle cartelle esattoriali ai bonus mobili

Sul fronte del fisco, slitta di due mesi lo stralcio automatico delle cartelle fino a mille euro relative al periodo 2000-2015, ribattezzato anche “mini-condono”, con una formula che non piace al Governo: scatterà non dal 31 gennaio, ma dal 31 marzo.

Il bonus mobili, invece, sarà prorogato anche nel 2023, ma con un tetto massimo di 8.000 euro, quindi aumentato rispetto ai 5.000 previsti per il nuovo anno (che avrebbero dimezzato l’importo dei 10mila euro previsto fino al 2022), ma sempre a fronte di lavori di ristrutturazione domestica.

Il contributo vale anche per l’acquisto grandi elettrodomestici più ecologici green, sempre in caso di interventi di ristrutturazione della casa sul quale si può chiedere una detrazione del 50% delle spese salga dai 5mila euro a 8mila euro.

Quanto al bonus psicologo, nato con il decreto Milleproroghe dello scorso anno, diventa stabile e aumenta il contributo, passando da 600 a 1.500 euro. Le risorse stanziate ammontano a 5 milioni di euro per il 2023 e 8 milioni di euro "a decorrere dal 2024". Viene, però, confermato il tetto Isee a 50.000 euro per ricevere il contributo. Per l'anno in corso le risorse ammontavano a 25 milioni di euro.

Ha ottenuto il via libera anche il bonus Iva al 50% per l'acquisto di 'case green' e il fondo per i collegamenti aerei per Sardegna e Sicilia.

 

Proroga ricette elettroniche e dehors liberi

Un’altra proroga riguarda le ricette elettroniche, per le quali – in assenza di intervento urgente – si sarebbe tornati al formato cartaceo dal 1° gennaio. Sono stati prorogati anche i tavolini all'aperto e dehors liberi fino al 30 giugno 2023, che invece sarebbero scaduti il 31 dicembre 2022.

 

Reddito alimentare: cos’è

Si tratta di una novità introdotta in via sperimentale nelle città metropolitane. Il 'reddito alimentare' è destinato a chi è in povertà assoluta. Con un fondo da 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024, il contributo – previsto da un emendamento del Pd alla manovra – consiste nella distribuzione di pacchi realizzati con i prodotti invenduti della distribuzione alimentare "da prenotare mediante un'applicazione e ritirare presso uno dei centri di distribuzione ovvero ricevere nel caso di categorie fragili".

In un decreto del ministero del Lavoro, da emanare entro 60 giorni, verranno definite le modalità attuative, ma anche la platea di destinatari e il coinvolgimento del terzo settore.

 

Smart Working, cosa cambia per i fragili

In realtà nulla, o meglio: i lavoratori fragili potranno continuare a lavorare da remoto, sia nel pubblico che nel privato fino al 31 marzo. Viene previsto che, in caso di necessità, possano svolgere anche un'altra mansione. L'emendamento, però, non fa alcun riferimento alla possibilità di proroga anche per i genitori di figli under 14.

Nel testo si scrive che il datore di lavoro assicura lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile "anche attraverso l'adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento".

 

Sanità: stabilizzazione del personale

Infine, sono stati prorogati i termini per la stabilizzazione del personale sanitario assunto durante l'emergenza sanitaria da Covid-19, grazie a un emendamento del Pd alla manovra approvato in commissione Bilancio della Camera. Gli enti del Sistema sanitario nazionale potranno assumere a tempo indeterminato, entro il 31 dicembre 2024 anziché entro la fine del 2023, tutti i professionisti che abbiano maturato 18 mesi di servizio nella sanità pubblica entro il 31 dicembre 2023 (invece che entro fine 2022), di cui almeno 6 nella fase di emergenza nazionale.

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