Il ricorso all’articolo 49, comma 3

Contro i “capricci” di Macron, le opposizioni annunciano la censura

La Francia messa a ferro e fuoco dai manifestanti che proseguono nella protesta contro la riforma delle pensioni che porta l’età pensionabile a 64 anni

Contro i “capricci” di Macron, le opposizioni annunciano la censura

La Francia non si arrende difronte alla decisione dell’Eliseo di procedere all’approvazione della riforma delle pensioni bypassando il voto del Parlamento. I manifestanti che da giorni si sono riversati sulle strade parigine continuano la loro protesta contro l’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni mettendo a ferro e fuoco la capitale: questa mattina in circa 200 si sono riversati - su invito della sigla sindacale Cgt - sulla tangenziale bloccandone il traffico. 

 

La riforma delle pensioni in Francia

Macron per far approvare la sua linea dura sulla riforma delle pensioni ha fatto ricorso all'articolo 49, comma 3, che consente l’adozione del progetto senza voto, senza curarsi delle mozioni di sfiducia delle opposizioni.

"La sfida è garantire un futuro al nostro sistema pensionistico". Ha detto ieri la ministra Elisabeth Borne in difesa della riforma che innalza da 62 a 64 anni l'età pensionabile, e contro la quale è in corso la massiccia mobilitazione nazionale. "So bene che è uno sforzo importante per i francesi lavorare per altri due anni - ha riconosciuto - ma lasciar credere che si possa pagare tutto con i debiti, questo non è serio".

 

Le opposizioni intanto hanno annunciato mozioni di censura in Parlamento. "E' una constatazione di fallimento totale per Emmanuel Macron. E' la sua riforma. Faremo in modo di censurare il governo", così ha dichiarato Marine Le Pen, capogruppo alla Camera del movimento di estrema destra Rassemblement National.

 

Sulla stessa linea della Le Pen anche il leader del partito socialista, Olivier Faure, che ha denunciato i "capricci" del presidente Macron: “Quando un presidente non ha una maggioranza nel Paese, non ha una maggioranza all'Assemblea Nazionale, deve ritirare il suo progetto. L'Eliseo non è un parco per accogliere i capricci del presidente".

 

Sempre ieri, durante la discussione in aula i deputati della Nuova Unione Popolare Ecologica e Sociale di Jean-Luc Melenchon, sinistra, hanno intonato in aula l'inno nazionale, la Marsigliese.

 

Ora per far sì che il testo della riforma possa essere considerato adottato dall'Assemblea nazionale francese dopo il ricorso ieri all'articolo 49.3 della Costituzione, non dovranno essere presentate - entro le 15.20 di oggi -  una o più mozioni di censura. Qualora depositate, le mozioni dovranno essere prese in esame entro le 48 ore successive. 

 

Le proteste francesi contro Macron

Nella capitale francese, dove si sono accumulate ormai da giorni tonnellate di rifiuti, perché i netturbini continuano nel loro sciopero, non si fermano le proteste dei manifestanti. Alla richiesta del prefetto di procedere alla precettazione di almeno una parte dei lavoratori, la sindaca socialista Anne Hidalgo ha risposto di no. Spiegando che l’unica soluzione per risolvere il problema è "il dialogo sociale" da parte del governo sulla riforma delle pensioni

 

Alla notizia della decisione del governo, manifestazioni spontanee hanno riempito le piazze di decine di città francesi. A Parigi la protesta più grande, con migliaia di persone che si sono riversate sotto la sede dell'Assemblea Nazionale, il Parlamento francese. La polizia schierata in assetto antisommossa ha cercato di bloccare i cortei ma ne sono nati violenti scontri: da un lato barricate, lanci di oggetti e cassonetti incendiati, dall'altro lacrimogeni e idranti.

 

In un messaggio indirizzato tra gli altri al prefetto di Parigi e ai direttori della polizia e della gendarmeria nazionale, il ministro dell'Interno francese Geral Darmanin ha chiesto l'adozione nei prossimi giorni di misure di protezione rafforzate per i funzionari eletti “oggetto di minacce, offese o atti dolosi quali danni a beni o proprietà".

 

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