
Sul tavolo del Consiglio dei Ministri di oggi arrivano i nuovi aiuti sulle bollette. L’esecutivo pronto a varare il nuovo decreto da 5 miliardi di euro, notevolmente al di sotto del provvedimento di oltre 20 miliardi previsto nell’ultima legge di bilancio, dovuto per lo più alla vertiginosa discesa dei prezzi di gas e luce.
Il decreto per calmierare le tariffe nel secondo trimestre dell’anno come spiegato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, confermerà gran parte delle misure già in vigore e qualche novità come il bonus termico.
Decreto bollette, Gas: iva al 5% e zero oneri sistema
Il nuovo decreto conferma nel periodo aprile-giugno per la componente gas: l’Iva ridotta al 5% e l’azzeramento degli oneri di sistema.
Oneri di sistema per bollette elettriche
Per la componente luce invece gli oneri saranno ripristinati, ma saranno introdotti una serie di sconti e benefici a cui sta lavorando il Mef e che ne garantiranno comunque una diminuzione.
Bonus termico per le famiglie dal 1° ottobre
La più importante novità che sarà introdotta dal nuovo decreto in approvazione oggi dal CdM riguarda il cd bonus termico che arriverà dal 1° ottobre 2023, in concomitanza dell’inizio della prossima stagione fredda.
Nel quarto trimestre di quest'anno prendere l'avvio il nuovo bonus che spetterà a tutte le famiglie senza limiti di reddito qualora il prezzo del gas supererà una certa soglia. Stando alle prime indicazioni, il nuovo aiuto dovrebbe andare ad aumentare eventuali risparmi e allo stesso tempo disincentivare l’uso dell'elettricità.
Il costo del bonus rientra nei 5 miliardi di euro prevista dal nuovo decreto.
Bonus sociale prorogato fino a giugno 2023
Altra novità il rinnovo del bonus sociale esteso alle famiglie con un Isee fino a 15.000 euro fino a giugno 2023.
Credito imposta modulato per le imprese
Per quanto riguarda le imprese, invece, il decreto dovrebbe riconfermare il credito d'imposta che scatterebbe però solo al superamento di una certa soglia di prezzo del gas (si parla di 70 euro per megawattora), mentre con quotazioni inferiori si scenderebbe al 20% per energivori e gasivori (rispetto al 45% attuale) e al 10% per gli altri.