Ad Addis Abeba

Meloni in Etiopia, piano Mattei e Italia nel Corno d’Africa in agenda

Visita di due giorni, oggi trilaterale Italia-Etiopia-Somalia. Tra gli obiettivi, il sostegno al processo di pace, aiuti umanitari e la questione migranti

Meloni in Etiopia, piano Mattei e Italia nel Corno d’Africa in agenda

Secondo giorno di missione in Etiopia per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che da Addis Abeba lancia il pieno sostegno italiano al processo di pace e aiuti umanitari; cooperazione per lo sviluppo dell'industria e delle infrastrutture e gestione dei migranti. “L'Etiopia è un paese la cui stabilità è fondamentale, Paese con il quale l'Italia vanta storiche relazioni che io intendo rafforzare ulteriormente” ha detto la premier, arrivando in albergo, dopo l'incontro di ieri con l'Unione africana.

«Stiamo lavorando a una serie di iniziative che riguardano l’Africa», ad esempio «il Summit intergovernativo Italia-Africa, che si svolge ogni due anni: il prossimo ci sarà in autunno e potrebbe essere l’occasione giusta per presentare definitivamente il nostro Piano Mattei». Queste le parole che la premier Giorgia Meloni ha rilasciato rientrando in albergo ad Addis Abeba, dopo l’incontro con l’Unione africana.

 

All’Etiopia serve sostegno economico, come alla Tunisia

Meloni, prima premier di un Paese occidentale a sbarcare in Etiopia dopo la fine delle ostilità in Tigrai, intende riportare la presenza dell'Italia nel Corno D'Africa e sostenere il Paese sul «piano finanziario» come si sta cercando di fare, in una situazione molto diversa anche con la Tunisia, per sostenere lo sblocco dei finanziamenti e la certezza finanziaria che poi consenta ulteriori investimenti. 

Un sostegno italiano che Meloni vuole a 360° gradi arrivando a toccare anche un programma di riforme e di trasformazione economica, mettendo a disposizione, spiegano dall'esecutivo, la competenza delle imprese italiane e favorendo un nuovo impegno nei fori competenti.

 

Migranti e il trilaterale Italia-Etiopia-Somalia

Tra i principali obiettivi della missione anche la gestione dei migranti in un Paese che è già destinatario del decreto flussi di fine 2022 e che rappresenta uno snodo per i flussi che attraversano le frontiere orientali verso il Sudan fino alla Libia, e di lì verso l'Italia. 

Una questione, come dicono nell'esecutivo, prioritaria per l'interesse nazionale è quindi la "stabilità e integrità" dell' Etiopia, che ospita 823mila rifugiati e 4,2 milioni di sfollati. Anche l'emergenza umanitaria e la sicurezza della Somalia sono oggetto della missione, prima in un colloquio con il presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud che oggi si allargherà ad un trilaterale Italia-Etiopia-Somalia. Prima di fare rientro a Roma la premier farà un passaggio all'istituto onnicomprensivo Galileo Galilei di Addis Abeba, la più grande scuola italiana all'estero con circa 900 iscritti.

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