Gli incontri

La visita di Zelensky a Roma per rinsaldare l’asse Roma-Kiev

Mattarella e Meloni “pienamente“ al fianco dell’Ucraina. Il presidente ucraino dice no alla pax vaticana, ma sì all’impegno del Papa per i bambini rapiti

La visita di Zelensky a Roma per rinsaldare l’asse Roma-Kiev

Mattarella lo ha accolto al Quirinale con tutti gli onori riservati ai capi di Stato, Meloni gli ha aperto le porte di Palazzo Chigi e il Papa quelle del Vaticano.

La visita di Zelensky a Roma rinsalda l’importante asse Roma-Kiev in vista dell’altra tappa di oggi del presidente ucraino a Berlino.

 

Zelensky e l’incontro con Mattarella

Quella di ieri è stata una giornata piena di significato e di solidarietà per una nazione sovrana aggredita e invasa dalla Federazione Russa e la visita del presidente ucraino è servita a rinsaldare i rapporti tra Roma e Kiev. In una Roma blindatissima, Zelensky è stato accolto a Ciampino dal ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani e accompagnato al Quirinale dal presidente della Repubblica.

Poi il colloquio tra i due, le foto di rito e le parole del nostro Capo dello Stato che ha ribadito quanto sia alta la posta in palio in questo conflitto: "È in gioco non solo l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Ucraina, ma anche la libertà dei popoli e l'ordine internazionale". Per questo, l'Italia è "pienamente al fianco" di Kiev, ha detto Mattarella, che ha tenuto a incontrare nuovamente Zelensky dopo il faccia a faccia di "anni addietro, quando le condizioni erano diverse".  

Oggi infatti c'è un Paese aggredito e un aggressore, responsabile tra le altre cose di "una pratica straziante e ignobile" come il rapimento di bambini ucraini, ha ricordato Mattarella, 200mila, secondo Kiev.

 

Il presidente ucraino da Meloni

Dopo essersi congedato da Mattarella, Zelensky ha proseguito la sua visita ufficiale a Palazzo Chigi, dove ad aspettarlo, anche qui con tutti gli oneri del caso, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni per parlare di aiuti militari ma non solo.

Dopo il colloquio tra i due, una conferenza stampa in cui la premier ha voluto ribadire come sostenere l'Ucraina voglia dire innanzitutto altri "aiuti militari" e l'Italia continuerà a fare la sua parte, in raccordo con i partner della Nato. È l'unico modo, ha sottolineato la premier, "perché l'Ucraina possa arrivare ai negoziati con una posizione solida, e non con una posizione di resa".

L'obiettivo resta quello della pace, che si otterrà "solo e quando la Russia cesserà le ostilità", ha spiegato  Meloni, secondo la quale "gli ucraini stanno combattendo anche per noi". Oltre alle armi, il sostegno all'Ucraina continuerà ad essere a "360 gradi" e passerà dalla ricostruzione. In questa sfida l'Italia "vuole svolgere un ruolo di primo piano". E visto inoltre che l'Ucraina è un "avamposto della sicurezza dell'intero continente", è interesse dell'Italia "riconoscere le legittime aspirazioni europee" di Kiev, ha assicurato Meloni nel colloquio durato oltre un'ora e preceduto da un abbraccio tra "due amici", ha sottolineato il premier.

Da parte sua Zelensky ha ringraziato l’Italia. “Abbraccio a tutti gli italiani, uno a uno”, "Non lo dimenticherò mai, ti ringrazio Giorgia”. 

 

Zelensky da Papa Francesco

Il leader ucraino è stato poi accolto dal Papa. "Grazie per questa visita" ha detto Papa Francesco al Zelensky, giunto in Vaticano. “Un grande onore essere qui” gli ha risposto il capo di Stato di Kiev.

Il Pontefice ha poi donato al presidente ucraino una piccola scultura che rappresenta un ramoscello d'ulivo, simbolo della pace. Il presidente ucraino ha invece donato al Papa un'icona della Madonna dipinta sui resti di un giubbotto antiproiettile.Tra i due un colloquio durato circa 40 minuti.

Il presidente Zelensky su Telegram dopo l'incontro con Papa Francesco ha scritto "Sono grato per la sua personale attenzione alla tragedia di milioni di ucraini. Ho anche sottolineato decine di migliaia di bambini deportati. Dobbiamo fare ogni sforzo per riportarli a casa. Inoltre, ho chiesto di condannare i crimini russi in Ucraina. Perché non può esserci uguaglianza tra la vittima e l'aggressore. Ho anche parlato della nostra formula di pace come dell'unica formula efficace per raggiungere una pace giusta. Si è offerto di unirsi alla sua attuazione". 

 

L’intervista con Bruno Vespa

Dopo Mattrella, Meloni e Papa Francesco, Zelensky si è recato all’ultimo appuntamento romano quello con la lunga intervista con Bruno Vespa e altri giornalisti sulla terrazza del Vittoriano. Da qui il leader ucraino ha risposto a diverse domande.

 

La mediazione del Vaticano. Zelensky ha annunciato "passi importanti a breve" in quella controffensiva tanto attesa e che è, secondo lui, "l'unica via d'uscita" dal conflitto. "Con Putin non si può mediare", ha assicurato, dicendosi non disposto a parlare con il presidente russo e declinando l'offerta del Vaticano di lanciare una missione di pace.

 

La Crimea. Il presidente ucraino ha poi detto di non aver "paura" di un eventuale referendum in Crimea, però "è contro la Costituzione ucraina, sono i nostri territori quindi non possiamo fare un referendum sul territorio della Crimea perché parliamo del separatismo" che è illegale. Zelensky ha anche aggiunto che sa "cosa sta succedendo in Crimea", le persone "hanno perso tutto e perfino le persone che all'inizio hanno sostenuto la Russia adesso sono contro Mosca".  

 

Su Trump. "Chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti lo deciderà il popolo americano, non so se Donald Trump  potrà aiutarci in questa situazione" ha risposto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, rispondendo alla domanda su come cambierà l'appoggio di Washington a Kiev nel caso Trump tornasse ad essere presidente.     

"Innanzitutto ringrazio il Congresso e il presidente Joe Biden che ci danno un sostegno molto grande e di cui siamo molto grati. Voglio ricordare che ho incontrato Trump quando eravamo entrambi presidenti e non c'era un'invasione su larga scala, ma un'aggressione visto che Donbass e Crimea erano state occupate non sono sicuro che all'epoca si rendesse conto, non sono sicuro fosse una sua priorità. Nessuno ha risolto la questione e Putin ha ricevuto questo segnale, ecco perché è andato avanti.

 

Aggressione Moldavia. "Se l'Ucraina cade il passo successivo è la Moldova, poi i Paesi del Baltico, che sono Paesi Nato, e quando Putin arriva nei Paesi della Nato, voi dovrete mandare i vostri cittadini, i vostri figli, i vostri padri a fare questa guerra. Quindi è meglio aiutare noi che mandare in guerra i propri figli". Ha detto il leader ucraino a Porta a Porta su Rai Uno.

 

Samp-T. Senza "la difesa dei nostri cieli grazie ai sistemi antiaerei come Samp-T ci sarebbero state più vittime". E poi ha ringraziato ”l’Italia e anche la Francia per la decisione" di inviare  il sistema antimissile.

 

Il drone sul Cremlino”Non abbiamo lanciato nessun drone sul Cremlino, lui (Putin, ndr) lo vuole far vedere. Lui ha sempre meno motivazioni per la sua società lui aveva bisogno di colpire noi in qualche modo e così lo ha fatto". Ha risposto Zelensky dalla terrazza del Vittoriano a Roma. "Lui inventa delle cose, magari le inventano le persone accanto a lui", "noi non stiamo bombardando la popolazione civile, noi possiamo usare armi solo su territori occupati, non oltre”.

 

Putin e l’arma nucleareIl capo del Cremlino "non userà il nucleare, se dovesse farlo non  sarebbe più vivo il giorno dopo e mi sembra una persona che ha voglia di vivere"."Ci sarà una controffensiva, respingeremo i russi e il sostegno interno di Putin diminuirà: quando saremo sul confine della Crimea le persone che lo circondano faranno pressioni su di lui perché cerchi una  via di uscita, e quindi manca poco", ha proseguito."Non tutti capiscono fino in fondo che cosa succeda al mondo dell'informazione all'interno della Russia: Putin è riuscito a raccontare che in Ucraina ci sono i nazisti, i russi sono i nostri vicini ma hanno iniziato a crederci. Lui controlla tutto lo spazio mediatico per ottenere il sostegno della società, userà gli stessi strumenti per uscire dalla crisi, dirà alla sua gente che ha vinto", ha concluso Zelensky.

 

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