dal sequenziamento genomico

COVID-19 in Italia, variante Eris al 41,9% dei casi d’infezione

La sua alta incidenza di diffusione preoccupa gli esperti e richiede azioni preventive già conosciute e applicate e vaccinazione per contenimento.

COVID-19 in Italia, variante Eris al 41,9% dei casi d’infezione

La variante Eris del Covid-19 continua a destare preoccupazione in Italia, rappresentando il 41,9% dei casi di infezione, secondo l'ultimo monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS).

Questa variante, appartenente alla linea genetica EG.5, è stata identificata per la prima volta in Francia nel marzo 2023 si è rapidamente diffusa attraverso l'Europa, gli Stati Uniti e l'Asia.

 

Sintomi e mutazioni

Studi recenti suggeriscono che la variante Eris potrebbe avere una maggiore capacità di infettare il sistema respiratorio, oltre a essere in grado di eludere le difese anticorpali, sia quelle generate da infezioni precedenti che dai vaccini.

I sintomi più comuni associati a Eris includono: disturbi delle vie respiratorie superiori, come:

  • mal di gola,

  • tosse secca,

  • congestione nasale,

  • mal di testa,

  • voce rauca e

  • dolori muscolari e articolari.

Tuttavia, alcune caratteristiche tipiche delle varianti precedenti, come la perdita di gusto e olfatto e i problemi gastrointestinali, sembrano essere meno comuni con Eris. Pur colpendo principalmente il sistema respiratorio, questa variante ha subito mutazioni che ne hanno alterato il comportamento.

 

Misure di prevenzione raccomandate

Le autorità sanitarie italiane raccomandano fermamente di rispettare le misure di prevenzione già conosciute, tra cui l'uso della mascherina, il mantenimento del distanziamento fisico, l'igienizzazione delle mani e l'aerazione degli ambienti chiusi. Inoltre, invitano la popolazione a completare il ciclo vaccinale, che resta il metodo più efficace per ridurre il rischio di forme gravi e mortali di Covid-19.

Secondo i dati del ministero della Salute, al 19 settembre 2023, il 78% degli italiani ha ricevuto almeno una dose di vaccino, mentre il 71% ha completato il ciclo vaccinale.

 

Monitoraggio delle varianti

L'Italia è alacremente impegnata nel monitorare l'evoluzione delle varianti del Covid-19 attraverso il sequenziamento genomico dei campioni positivi. L'Istituto Superiore di Sanità ha annunciato una nuova indagine volta a identificare possibili casi di infezione legati ad altre varianti di interesse o preoccupazione a livello internazionale, come Mu e Lambda.

L'obiettivo è raccogliere informazioni cruciali per adattare le strategie di contenimento e controllo del virus.

 

In conclusione, la variante Eris del Covid-19 rimane una sfida significativa per l'Italia, ma le autorità sanitarie stanno lavorando diligentemente per monitorarla e mitigarne l'impatto attraverso misure preventive e il continuo progresso nella vaccinazione della popolazione.

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