settimana dal 7 al 13 dicembre

Covid-19 in Italia, i dati: meno casi, ma più ricoveri e varianti

Ecco il quadro epidemiologico del nostro Paese in base all’ultimo rapporto-bollettino del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità

Covid-19 in Italia, i dati: meno casi, ma più ricoveri e varianti

L'Italia continua a registrare un calo dei casi di Covid-19, ma anche un aumento dei ricoveri ospedalieri e delle varianti virali. Questo è il quadro che emerge dall'ultimo rapporto del ministero della Salute e dell'Istituto Superiore di Sanità, che analizza i dati relativi alla settimana dal 7 al 13 dicembre 2023. In questo articolo vedremo dunque i principali indicatori epidemiologici, la situazione regionale, l'andamento dei ricoveri e delle morti, e le caratteristiche delle varianti in circolazione.

 

Indicatori epidemiologici in calo

Nella settimana dal 7 al 13 dicembre 2023, l'Italia ha registrato 55.542 nuovi casi di Covid-19, con un'incidenza di 94 per 100.000 abitanti. Si tratta di un calo rispetto alla settimana precedente, quando i casi erano stati 59.498 e l'incidenza era stata di 100 per 100.000 abitanti. Anche l'indice di trasmissibilità (Rt) è diminuito, passando da 0,84 a 0,80. Questo significa che il virus sta perdendo forza e che la soglia epidemica (Rt=1) è ancora lontana. Tuttavia, la situazione non è omogenea in tutto il territorio nazionale, come vedremo nel prossimo paragrafo.

 

Disparità regionali

L'incidenza settimanale dei casi diagnosticati e segnalati varia notevolmente tra le diverse Regioni e Province Autonome. La regione con l'incidenza più alta è il Lazio, con 148 casi per 100.000 abitanti, seguita dalla Lombardia (123) e dal Veneto (115). La regione con l'incidenza più bassa è la Sicilia, con solo 2 casi per 100.000 abitanti, seguita dalla Sardegna (8) e dalla Basilicata (9).

 

Aumento dei ricoveri e delle morti

Nonostante il calo dei casi, il sistema sanitario italiano continua a subire una forte pressione a causa dei ricoveri ospedalieri e delle morti legate al Covid-19. Al 13 dicembre 2023, i posti letto occupati in area medica erano 7.426, pari all'11,9% della capacità totale, in aumento rispetto al 10,7% della settimana precedente. Anche i posti letto occupati in terapia intensiva erano in crescita, passando da 228 a 240, pari al 2,7% della capacità totale, rispetto al 2,5% della settimana precedente. I tassi di ospedalizzazione e di mortalità aumentano con l'età, raggiungendo i valori più alti nella fascia d'età oltre i 90 anni. Anche il tasso di ricovero in terapia intensiva cresce con l'età. Nella settimana dal 7 al 13 dicembre 2023, sono morte 1.072 persone a causa del Covid-19, portando il totale dei decessi a 142.831 dall'inizio della pandemia.

 

Varianti in circolazione

Un altro elemento di preoccupazione è la diffusione delle varianti del virus SARS-CoV-2, che possono avere una maggiore contagiosità, una minore sensibilità ai vaccini o una maggiore virulenza. In base ai dati di sequenziamento disponibili nella piattaforma nazionale I-Co-Gen, si osserva una predominanza di ceppi virali ricombinanti riconducibili a XBB. Tra questi, la variante d'interesse EG.5, con diversi sotto-lignaggi, si conferma maggioritaria. In crescita la proporzione di sequenziamenti attribuibili alla variante d'interesse BA.2.86, e in particolare al suo sotto-lignaggio JN.1. Questa variante, nota anche come "Pirola", preoccupa gli esperti per la sua capacità di eludere il sistema immunitario, rendendo meno efficaci i vaccini e le terapie. Per questo motivo, è fondamentale monitorare la sua evoluzione e adottare misure di prevenzione e controllo, come il rafforzamento della campagna vaccinale e il rispetto delle norme anti-Covid.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA