Addio al Presidente emerito

Le due vite politiche di Napolitano, nella Prima e Seconda Repubblica

L’ex capo dello Stato si è spento ieri a 98 anni. La sua vita, la sua carriera, gli omaggi di Mattarella e Meloni e il cordoglio da tutto il mondo

Le due vite politiche di Napolitano, nella Prima e Seconda Repubblica

L’Italia piange la scomparsa di Giorgio Napolitano, il presidente emerito della Repubblica che si è spento ieri a Roma, all’età di 98 anni. Napolitano è stato un protagonista della storia politica italiana, dal dopoguerra fino ai giorni nostri, ricoprendo numerosi incarichi istituzionali, tra cui quello di presidente della Repubblica per due mandati, il primo nella storia della Repubblica. La sua figura è stata apprezzata e rispettata anche a livello internazionale, per il suo impegno a favore dell’Europa, della pace e della democrazia.

 

Una vita al servizio del Paese

Nato a Napoli nel 1925, Napolitano si avvicina alla politica durante il fascismo, aderendo al movimento comunista. Si laurea in giurisprudenza a Napoli e inizia la sua carriera politica nel Partito Comunista Italiano, di cui diventa dirigente nazionale. Nel 1953 viene eletto per la prima volta deputato al Parlamento, dove rimane fino al 1996, con una breve interruzione tra il 1963 e il 1968. Durante la sua lunga esperienza parlamentare, si occupa di questioni sociali, economiche e istituzionali, contribuendo alla riforma elettorale del 1993 e alla legge sul finanziamento pubblico ai partiti. Nel 1992 diventa presidente della Camera dei deputati, subentrando a Oscar Luigi Scalfaro, eletto presidente della Repubblica.

Nel 1991, dopo la svolta della Bolognina, Napolitano aderisce al Partito Democratico della Sinistra, di cui diventa vicepresidente. Nel 1996 entra nel governo Prodi I come ministro dell’Interno e per il coordinamento della protezione civile, affrontando le emergenze legate alla criminalità organizzata, al terrorismo e ai disastri naturali. Nel 1998 passa ai Democratici di Sinistra, di cui diventa presidente onorario.

Nel 1989 e nel 1999 viene eletto al Parlamento europeo, dove si dedica alle questioni relative all’integrazione europea, alla politica estera e alla sicurezza. Nel 2005 viene nominato senatore a vita dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, per i suoi meriti nel campo sociale e scientifico.

 

Il primo presidente rieletto

Nel 2006, Napolitano viene eletto presidente della Repubblica al quarto scrutinio, con il sostegno di una larga coalizione di centro-sinistra e di alcune forze di centro-destra. È il primo ex comunista a diventare capo dello Stato e il terzo napoletano dopo Enrico De Nicola e Giovanni Leone. Durante il suo primo mandato, Napolitano affronta una serie di crisi politiche, economiche e sociali, esercitando il suo ruolo di garante della Costituzione e di arbitro tra le forze politiche. Promuove il dialogo e la collaborazione tra le istituzioni, i partiti e le forze sociali, sostenendo le riforme necessarie per il rilancio del Paese. Si impegna anche a difendere i valori della Repubblica, della democrazia e dei diritti umani, sia in Italia che nel mondo.

Nel 2013, dopo le elezioni politiche che non hanno prodotto una maggioranza chiara, Napolitano accetta di candidarsi per un secondo mandato, su richiesta pressante di tutte le forze politiche. È il primo presidente della Repubblica a essere rieletto, con un plebiscito di voti. Nel suo discorso d’insediamento, Napolitano denuncia con forza le degenerazioni della politica e lancia un appello per il rinnovamento delle istituzioni e del sistema politico. Durante il suo secondo mandato, Napolitano sostiene la formazione dei governi guidati da Enrico Letta, Matteo Renzi e Sergio Mattarella, e promuove le riforme costituzionali, elettorali e amministrative. Nel 2015, a causa dell’età avanzata e delle condizioni di salute, decide di dimettersi dalla carica di presidente della Repubblica, venendo sostituito da Sergio Mattarella.

 

Morte Napolitano, gli omaggi da tutto il mondo

La morte di Napolitano ha suscitato commozione e cordoglio da parte di tutte le istituzioni, le forze politiche e la società civile italiana. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il suo dolore e la sua gratitudine per "questo uomo di Stato che, nello svolgimento delle sue alte cariche istituzionali, ha manifestato grandi doti di intelletto e sincera passione per la vita politica italiana, nonché vivo interesse per le sorti delle nazioni".

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso il cordoglio del governo italiano e ha ricordato "l’umanità e la lungimiranza" di Napolitano. Il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha definito Napolitano "un grande italiano, un grande europeo, un grande statista". I leader dei principali partiti politici hanno espresso il loro omaggio e il loro rispetto per la figura di Napolitano, riconoscendone il ruolo di guida e di riferimento per il Paese.

 

Anche a livello internazionale, sono giunti numerosi messaggi di cordoglio e di stima per Napolitano. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha definito Napolitano "un grande europeo, un grande statista, un grande amico". Il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha elogiato Napolitano per il suo "impegno instancabile per l’Europa". Il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso la sua "profonda tristezza" e ha definito Napolitano "un grande uomo di Stato, un grande europeo, un grande amico della Francia". Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha salutato Napolitano come "un grande europeista e un grande amico della Germania". Il presidente statunitense Joe Biden ha inviato le sue "condoglianze e il suo affetto" alla famiglia di Napolitano e ha sottolineato "il suo contributo alla pace e alla sicurezza nel mondo". Papa Francesco ha espresso la sua "commozione e la sua riconoscenza" per Napolitano e ha apprezzato "la sua ricerca del bene comune".

 

Napolitano lascia un vuoto incolmabile nella vita politica e istituzionale italiana e nel cuore di tutti gli italiani. La sua eredità rimarrà come un esempio di servizio, di saggezza e di dignità per le future generazioni.

 

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA