esequie di Stato

Funerali di Napolitano, l’ultimo saluto al presidente dei record

Giorgio Napolitano, morto a 98 anni, sarà commemorato con una cerimonia laica a Montecitorio che sarà trasmessa in diretta tv e tramite maxischermi

Funerali di Napolitano, l’ultimo saluto al presidente dei record

Oggi, 26 settembre 2023, nella sala della Camera si svolgeranno i funerali di Stato del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Il feretro sarà accompagnato dalla la bandiera dell’Italia e quella dell’Europa, listate a lutto.

I funerali di Stato, con rito laico, inizieranno alle 11,30, nell’Aula di Montecitorio: a rendere omaggio a Napolitano arriveranno anche il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente federale tedesco, Frank-Walter Steinmeier

La cerimonia durerà un’ora e mezzo e sarà trasmessa in diretta tv.

 

I funerali di Stato di Giorgio Napolitano

Per volere della famiglia, l’addio all’ex presidente della Repubblica eletto per due mandati consecutivi, sarà in forma laica, e si svolgerà nell’Aula della Camera dei Deputati a Palazzo Montecitorio, alla presenza delle più alte cariche dello Stato, tra cui il presidente Sergio Mattarella, il premier Giorgia Meloni, i presidenti di Camera e Senato, i ministri, i capi delle forze armate e i rappresentanti delle istituzioni europee. 

 

La cerimonia laica

La cerimonia che sarà trasmessa in diretta televisiva su Rai 1 e su maxi-schermi appositamente predisposti in Piazza del Parlamento, si terrà per la prima volta, nell’Aula della Camera, dove Napolitano aveva pronunciato il suo primo discorso da capo dello Stato nel 2006.

La cerimonia si è svolta secondo il seguente ordine: dopo l’arrivo del feretro, coperto dal tricolore e scortato dai corazzieri, si alzarà la bandiera nazionale sulle note del’inno d’Italia. Poi, il presidente Mattarella renderà omaggio alla salma, deponendo una corona di fiori e pronunciando il suo discorso.

Tra gli oratori scelti dalla famiglia Napolitano: parleranno i presidenti del Senato Ignazio la Russa e della Camera Lorenzo Fontana. Poi l’ex premier ed ex presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato, il commissario europeo Paolo Gentiloni , Gianni Letta e l’ex parlamentare Anna Finocchiaro. Saranno ascoltate anche le parole del cardinale Gianfranco Ravasi, Gli ultimi interventi di commiato saranno riservati alla famiglia, al figlio Giulio Napolitano e alla nipote Sofia. 

 

I messaggi di cordoglio

Molti i messaggi di cordoglio arrivati da tutto il mondo per la scomparsa del presidente emerito, definito da molti “uno statista eccezionale” e “un vero patriota”. Tra i primi a esprimere le proprie condoglianze, il presidente russo Vladimir Putin, che ha sottolineato il contributo di Napolitano al rafforzamento delle relazioni tra Italia e Russia e al dialogo internazionale. Anche il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres e il papa Francesco hanno inviato i loro messaggi di vicinanza alla famiglia e al popolo italiano.

 

I record di Napolitano

Giorgio Napolitano è stato il presidente dei record. Nato a Napoli nel 1925, si è laureato in giurisprudenza e ha aderito al Partito Comunista Italiano, di cui è stato dirigente e parlamentare. Nel 1992 è stato eletto presidente della Camera dei Deputati, carica che ha ricoperto fino al 1994. Nel 1996 è stato nominato ministro dell’Interno nel governo Prodi. Nel 2005 è stato eletto al Senato e poi, nel 2006, alla presidenza della Repubblica, con il consenso trasversale di quasi tutte le forze politiche.

Nel 2013, in una situazione di crisi istituzionale, ha accettato di ricandidarsi per un secondo mandato, diventando il primo presidente della Repubblica a essere rieletto. Nel 2015, per motivi di salute, ha rassegnato le dimissioni, lasciando il posto a Mattarella. Napolitano è stato il presidente della Repubblica più longevo in carica, essendosi dimesso a 89 anni, 6 mesi e 15 giorni, superando il record di Sandro Pertini.

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