La guerra tra Israele e Hamas entra nel quinto giorno con nuovi raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza, dove si contano almeno 51 morti e 281 feriti. Questa mattina Gaza si è risvegliata al buio: ieri lo stop della centrale elettrica. Oltre 339mila palestinesi in fuga verso l'Egitto, che valuta un corridoio umanitario. Il presidente della Turchia Erdogan, dopo un colloquio con il principe ereditario dell'Arabia Saudita Mohammed bin Salman e con il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, ha conferito ai suoi emissari il mandato a trattare con i terroristi di Hamas per la liberazione degli ostaggi israeliani, catturati durante l'attacco a sorpresa dello scorso 7 ottobre.
Netanyahu: "Ogni membro di Hamas è un uomo morto"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato in una conferenza stampa che "ogni membro di Hamas è un uomo morto" e che "non ci fermeremo fino a che non avremo distrutto completamente la loro capacità militare". Netanyahu ha difeso l'operazione "Scudo difensivo" come una risposta necessaria agli attacchi missilistici di Hamas, che hanno causato la morte di 1.200 israeliani, in maggioranza civili. Il premier ha anche ringraziato gli Stati Uniti e gli altri alleati per il loro "fermo sostegno a Israele e la condanna di Hamas".
Gaza al buio, oltre 50 vittime e 280 feriti nei raid notturni
La situazione nella Striscia di Gaza è drammatica: nella notte l'aviazione israeliana ha bombardato diversi obiettivi, tra cui la sede del ministero dell'Interno di Hamas, il quartier generale delle forze di sicurezza e una moschea usata come deposito di armi. Il bilancio dei morti palestinesi sale a 830, mentre i feriti sono oltre 4.250.
Questa mattina Gaza si è risvegliata al buio: ieri lo stop della centrale elettrica, che forniva energia a circa il 70% della popolazione. Oltre 339mila palestinesi sono in fuga verso il confine con l'Egitto, dove il governo sta valutando la possibilità di aprire un corridoio umanitario per soccorrere i civili.
L’orrore nei kibbutz assaltati da Hamas
Le immagini e le testimonianze dei soccorritori che sono intervenuti nei kibbutz assaltati da Hamas sono agghiaccianti: a Kfar Aza, uno dei villaggi colpiti dalle incursioni dei miliziani palestinesi, hanno trovato 200 cadaveri, tra cui quelli di bambini. Si tratta di un "massacro sistematico", ha denunciato il portavoce delle forze di difesa israeliane Jonathan Conricus, che ha mostrato le immagini dei corpi ammucchiati e sfigurati. Secondo Conricus, Hamas ha usato armi chimiche e biologiche per uccidere i civili israeliani. Lo Stato ebraico ha richiamato 300mila riservisti e si prepara a un'operazione di terra nella Striscia di Gaza.
Erdogan negozia per liberare gli ostaggi israeliani
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avviato dei negoziati con Hamas per ottenere il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti dal gruppo palestinese. Lo hanno confermato fonti ufficiali, citate da vari media.
Erdogan avrebbe dato l'ordine di trovare un accordo con Hamas dopo aver parlato con il principe ereditario dell'Arabia Saudita Mohammed bin Salman e con il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune. Il leader turco ha espresso la sua volontà di fare tutto il possibile per porre fine al conflitto tra Israele e Hamas, che ha causato centinaia di morti e migliaia di feriti.
Erdogan, che è tradizionalmente vicino al Qatar, ha offerto il suo ruolo di mediatore e di arbitro equo tra le due parti. Il presidente turco ha anche condannato gli attacchi missilistici di Hamas contro Israele, ma ha criticato la risposta militare israeliana, definendola "sproporzionata" e "criminale".
Non è chiaro se i negoziati tra Erdogan e Hamas abbiano portato a qualche risultato concreto. Finora, Hamas ha rifiutato di rilasciare gli ostaggi israeliani, tra cui due soldati e quattro civili, in cambio di prigionieri palestinesi. Israele, dal canto suo, si prepara a un possibile attacco di terra nella Striscia di Gaza.