l’opinione pubblica internazionale

Aumentano le manifestazioni pro Palestina e Hamas, sale la tensione

Da Londra a Istanbul, da Toronto a Teheran gente in piazza a sostegno della questione palestinese. Episodi di violenza ad Arras in Francia e a Pechino

Aumentano le manifestazioni pro Palestina e Hamas, sale la tensione

In seguito all’escalation del conflitto tra Israele e Palestina, che ha visto il lancio di migliaia di missili da parte di Hamas dalla Striscia di Gaza verso il territorio israeliano, sono scoppiate manifestazioni a sostegno del movimento palestinese in diverse città del mondo, dall'Europa all'Asia. Alcune di queste proteste hanno assunto toni violenti, provocando scontri con le forze dell’ordine e atti di vandalismo.

 

Berlino: pietre contro la polizia e auto distrutte

A Berlino, la capitale tedesca, si sono registrati i casi più gravi di violenza. Un centinaio di persone ha inneggiato alla violenza contro Israele e ha lanciato pietre contro i poliziotti, che hanno isolato la Sonnenallee, una strada dove si concentrano molti negozi e ristoranti arabi. Una vettura della polizia è stata anche incendiata dai manifestanti, che hanno ignorato gli appelli a non mascherarsi e ad astenersi da slogan di odio1. La polizia tedesca ha messo al bando l’associazione Samidoun, accusata di sostenere Hamas e di celebrare gli attacchi con il lancio di dolci arabi ai passanti.

 

Parigi: bandiere palestinesi e divieto di manifestare

Anche a Parigi, la capitale francese, si sono svolte manifestazioni a favore della Palestina, nonostante il divieto imposto dal ministro dell’Interno Gérald Darmanin, che ha motivato la sua decisione con il rischio di turbative dell’ordine pubblico e di antisemitismo. Sabato pomeriggio, migliaia di persone hanno sfilato con bandiere palestinesi e slogan contro Israele, sfidando il divieto e le forze dell’ordine, che hanno usato gas lacrimogeni e idranti per disperdere la folla. Alcuni manifestanti hanno anche dato fuoco a cassonetti della spazzatura e a motociclette.

 

Pechino: protesta davanti all’ambasciata israeliana e arresti

In Cina, dove il governo ha espresso il suo sostegno alla causa palestinese e ha criticato la politica israeliana, si è tenuta una rara protesta davanti all’ambasciata israeliana a Pechino. Circa 200 persone, tra cui molti studenti musulmani, hanno mostrato cartelli con scritte come “Free Palestine” e “Stop the genocide”. La polizia cinese ha bloccato l’accesso alla zona e ha arrestato alcuni manifestanti, accusandoli di aver violato le norme sulla sicurezza nazionale.

 

Francia: insegnante ucciso da un giovane musulmano

Un altro episodio di violenza legato al conflitto tra Israele e Palestina si è verificato in Francia ieri. Un insegnante di storia è stato ucciso a coltellate da uno studente musulmano in un liceo di Arras, nel nord del Paese. L’aggressore, un ventenne ceceno già schedato per collegamenti con l’estremismo islamico, avrebbe gridato “Allah Akbar” durante l’attacco.

Il presidente Macron si è recato sul posto per esprimere la sua solidarietà alla vittima e alla comunità scolastica. L'episodio a pochi giorni dal terzo anniversario dell’assassinio di Samuel Paty, un altro insegnante decapitato da un terrorista islamico per aver mostrato le vignette di Charlie Hebdo sui profeti.

 

Altre città: da Londra a Istanbul, da Toronto a Teheran

Oltre alle città già citate, altre metropoli del mondo hanno visto svolgersi proteste a sostegno della Palestina e di Hamas. A Londra, la capitale britannica, decine di manifestanti hanno innalzato bandiere palestinesi e hanno cantato canzoni contro Israele. 

A Istanbul, la più grande città della Turchia, migliaia di persone hanno marciato verso la Moschea di Fatih e hanno chiesto al governo turco di inviare soldati a Gaza per proteggere il popolo palestinese. A Toronto, la più grande città del Canada, gruppi di filopalestinesi hanno percorso le strade su pick-up con bandiere palestinesi e hanno urlato “Allah Akbar” in sostegno di Hamas. A Teheran, la capitale dell’Iran, gli iraniani hanno partecipato a una manifestazione per esprimere la loro solidarietà alla Palestina.

Queste manifestazioni mostrano come il conflitto tra Israele e Palestina non sia solo una questione locale, ma coinvolga anche l’opinione pubblica internazionale, che si divide tra chi appoggia il diritto di Israele a difendersi dagli attacchi di Hamas e chi denuncia le violazioni dei diritti umani dei palestinesi. Il ruolo della diplomazia e delle organizzazioni internazionali è fondamentale per cercare una soluzione pacifica e duratura a questo conflitto, che dura da decenni e che minaccia la stabilità di una regione già turbolenta.

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