TRENTANOVESIMO GIORNO

Guerra di Gaza: Israele invia incubatrici, ma prosegue l’offensiva

Mentre l’esercito israeliano occupa il Parlamento di Gaza e dichiara di aver sconfitto Hamas. Wp: vicino un accordo per il rilascio degli ostaggi.

Guerra di Gaza: Israele invia incubatrici, ma prosegue l’offensiva

La guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, iniziata il 7 ottobre 2023, è entrata nel suo 39esimo giorno, senza segni di una tregua duratura. Le operazioni militari israeliane hanno provocato la morte di 11.360 persone dall’inizio del conflitto, il 7 ottobre scorso, fino alla serata di ieri. Tra le vittime figurano 4.609 bambini, 3.100 donne e 678 anziani. Oltre ad almeno 3.250 persone disperse o sotto le macerie, tra cui 1.700 bambini ed il ferimento di altri 10.000. La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, dove le infrastrutture sono state gravemente danneggiate e la popolazione soffre di carenza di acqua, cibo, elettricità e assistenza sanitaria.

 

Israele: “Non è una guerra contro il popolo di Gaza”

Il governo israeliano ha annunciato oggi di aver inviato delle incubatrici all’ospedale al-Shifa di Gaza, il più grande della Striscia, dove sono ricoverati centinaia di feriti e di neonati prematuri. L’iniziativa, definita “umanitaria” dal portavoce del ministero degli Esteri israeliano, ha lo scopo di dimostrare che “la guerra non è contro il popolo di Gaza, ma contro il terrorismo di Hamas”.

L’ospedale al-Shifa è da giorni al centro dei combattimenti tra le forze israeliane e i miliziani di Hamas, che secondo Israele avrebbero nascosto nei sotterranei del complesso ospedaliero la loro base operativa2 I medici dell’ospedale hanno però smentito queste accuse, definendole “pretestuose” e “infondate”.

La situazione all’ospedale al-Shifa è molto grave, a causa della mancanza di carburante, che impedisce il funzionamento dei generatori elettrici, e della scarsità di medicinali e di personale sanitario. Il portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha detto che l’ospedale al-Shifa sta diventando ormai “quasi un cimitero".

 

Pausa di 4 ore nei combattimenti nel sud di Gaza City

Le forze di difesa israeliane hanno sospeso le ostilità nella città di Gaza per quattro ore al fine di permettere ai residenti rimasti di andarsene. "Oggi sospenderemo temporaneamente le ostilità durante il giorno, dalle 10 alle 14 ora locale (9-13 italiane, ndr) nell'area di Daraj Tuffa (situata nella parte meridionale di Gaza City)", ha scritto su X l'addetto stampa dell'esercito israeliano Avichai Edri.

Edry ha inoltre aggiunto che il corridoio umanitario per l'evacuazione funzionerà nuovamente dalle 9 alle 16. Il percorso seguirà la strada Salah ed-Din a sud dell'enclave. Inoltre, l'esercito israeliano permetterà ai residenti del campo profughi palestinese di Al-Shati di lasciare le proprie case 10 alle 16.

 

Soldati israeliani nel Parlamento di Gaza: “Hamas non controlla più la Striscia”

Mentre inviava le incubatrici all’ospedale al-Shifa, Israele ha proseguito la sua offensiva militare nella Striscia di Gaza, occupando il Parlamento palestinese, situato nel centro della città di Gaza. Il comandante delle forze di difesa israeliane, ha dichiarato che “Hamas non controlla più la Striscia di Gaza” e che “il suo potere politico e militare è stato distrutto”.

Ha inoltre aggiunto che l’operazione “Spade di Ferro”, avviata in risposta agli attacchi di Hamas del 7 ottobre, è stata “un successo totale” e che “Israele ha raggiunto tutti i suoi obiettivi”. Tra questi, ha citato la distruzione dei tunnel sotterranei usati da Hamas per infiltrarsi in Israele, la neutralizzazione dei lanciatori di razzi e dei depositi di armi, e l’eliminazione dei principali leader e comandanti di Hamas.

Hamas, dal canto suo, ha negato di aver subito una sconfitta e ha affermato di continuare a resistere all’aggressione israeliana. Il portavoce militare di Hamas, ha detto che “la battaglia non è finita” e che “il popolo palestinese non si arrenderà mai”.

 

Wp: vicino un accordo per il rilascio degli ostaggi

Nel frattempo, il Washington Post ha rivelato che sarebbe vicino un accordo tra Israele e Hamas per il rilascio degli ostaggi. A confermarlo un funzionario israeliano che ha dichiarato al Wp che ci sarebbe un accordo per diverse decine di donne e bambini che potrebbe essere annunciato entro pochi giorni. "Le linee generali dell'accordo sono chiare", ha detto il funzionario al Wp.

Secondo lo schema delineato, gli ostaggi verrebbero rilasciati in gruppi, in cambio di donne e giovani palestinesi incarcerati in Israele. Israele punta al rilascio di 100 donne e bambini ma Hamas è pronto a liberarne 70. 

Secondo il rapporto, Israele accetterebbe anche un cessate il fuoco temporaneo della durata massima di cinque giorni, al fine di consentire un passaggio sicuro agli ostaggi e un afflusso di aiuti ai civili di Gaza.

 

L’Onu: “Una catastrofe, stop alle azioni umanitarie in 48 ore”

L’Onu ha lanciato un nuovo appello per fermare la guerra nella Striscia di Gaza, definendola “una catastrofe umanitaria senza precedenti”. Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha detto che “le condizioni di vita nella Striscia di Gaza sono intollerabili” e che “le azioni umanitarie potrebbero cessare entro 48 ore, se non si trova una soluzione politica”.

Guterres ha denunciato le violazioni del diritto internazionale umanitario commesse da entrambe le parti, come gli attacchi indiscriminati contro i civili, le infrastrutture e i servizi essenziali. Ha anche chiesto di garantire l’accesso sicuro e senza ostacoli degli operatori umanitari e dei beni di soccorso nella Striscia di Gaza, dove oltre 1,5 milioni di persone hanno bisogno di assistenza urgente.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA