quarantesimo giorno

Guerra di Gaza, Israele: “operazione precisa e mirata” allo Shifa

La guerra non sembra avere fine, ancora in corso la missione israeliana all’ospedale più grande della Striscia. Hamas: “è crimine contro l’umanità”.

Guerra di Gaza, Israele: “operazione precisa e mirata” allo Shifa

La guerra di Gaza entra nel suo 40° giorno e non sembra avere fine. Israele continua ad attaccare l’ospedale Al Shifa, il più grande della Striscia, con l'obiettivo di sterminare i leader di Hamas che si nascondono proprio sotto la struttura medica. Nell'"operazione precisa e mirata" i corso allo Shifa, in cui i soldati israeliani sono entrati fisicamente nell'ospedale sapedo "cosa esattamente c'è e dove si trova", hanno trovato armi e risorse di Hamas nell'area che "indicano la presenza del gruppo terroristico". Ha fatto sapere l'esercito secondo cui non ci sono indicazioni di ostaggi israeliani tenuti al momento nell'ospedale, ma si ritiene che l'operazione possa portare "informazioni di intelligence sui rapiti". L'esercito ha poi sottolineato che "non ci sono state frizioni" tra soldati, medici e pazienti dell'ospedale.

L’Onu denuncia una “situazione orribile” e chiede un cessate il fuoco immediato. 

 

Hamas, 'l'assedio all'ospedale al Shifa è un crimine contro l'umanità'

"Le forze di occupazione israeliane stanno commettendo un nuovo crimine contro l'umanità, il personale medico e i pazienti assediando e bombardando il complesso medico di Al-Shifa, a ovest di Gaza City". Ha affermato il ministro della Sanità palestinese, Mai Al-Kaila, in una dichiarazione diffusa in tarda notte. 

Poi un altro messaggio tre ore prima dell'incursione: "All'interno del complesso di Shifa ci sono 1.500 membri del personale medico e circa 7.000 sfollati. Facciamo appello a tutti i Paesi affinché intraprendano azioni urgenti per salvare i pazienti all'interno del Complesso Shifa": ha scritto su Telegram il portavoce del ministero della Sanità di Hamas, Ashraf Al-Qudra. 

Alle 05:48 le agenzie di stampa battano poi un'altra notizia sempre di Hamas e sempre di Ashraf Al-Qudra che dice: "Siamo pronti a ricevere tutte le istituzioni internazionali presso il complesso Al-Shifa per garantire la natura del suo lavoro medico".

"I cecchini dell'occupazione prendono di mira chiunque si avvicini alle finestre o alle porte dell'ospedale Al-Shifa", prosegue il portavoce, sottolineando che "i carri armati israeliani sono alle porte del complesso medico Al-Shifa".

"Non abbiamo nulla di cui aver paura o da nascondere", ha ribadito il portavoce poco dopo l'inizio del blitz delle forze israeliane nell'ospedale al Shifa di Gaza. "Ci sono solo medici, pazienti e sfollati" all'interno dell'ospedale, ha aggiunto, come riporta Al Jazeera.

 

OMS: “Morti in fosse comuni”

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che la situazione sanitaria a Gaza è “catastrofica” e che i morti sono sepolti in fosse comuni per mancanza di spazio. Secondo l’OMS, ieri sono morti 40 pazienti nell’ospedale Al Shifa, colpito da missili israeliani. L’ospedale era già sovraffollato e privo di risorse mediche. Tra le vittime ci sono anche medici e infermieri.

"L'ultimo aggiornamento fornito delle vittime palestinesi a Gaza, il 10 novembre, è di 11.078, di cui 4.506 bambini e 3.027 donne. Circa altri 2.700, tra cui circa 1.500 bambini, sono stati dichiarati dispersi e potrebbero essere intrappolati o morti sotto le macerie, in attesa di essere salvati o recuperati. Altri 27.490 palestinesi sarebbero rimasti feriti", ha riferito l'agenzia dell'Onu. Le infrastrutture sono distrutte e la popolazione è senza acqua, elettricità e cibo.

 

Crosetto: “Basta vittime civili”

Il ministro degli esteri italiano, Guido Crosetto, ha espresso la sua “profonda preoccupazione” per la situazione a Gaza e ha condannato “gli attacchi indiscriminati contro la popolazione civile”. Crosetto ha chiesto a Israele e ai gruppi armati palestinesi di “rispettare il diritto internazionale umanitario e di proteggere i civili, in particolare i bambini”. Il ministro ha anche ribadito il sostegno dell’Italia a una soluzione negoziata del conflitto, basata sulla coesistenza di due stati.

 

Si tratta sugli ostaggi, gli 007 israeliani in Egitto

Nel frattempo, si intensificano i contatti tra Israele e Hamas per la liberazione degli ostaggi. Si tratta di due soldati israeliani catturati dai militanti di Hamas durante un’incursione a Gaza e di quattro civili palestinesi rapiti da agenti israeliani in Cisgiordania. Le due parti si sono rivolte all’Egitto, che fa da mediatore, per avanzare le loro richieste. Secondo fonti egiziane, una delegazione di 007 israeliani è arrivata al Cairo per discutere dei dettagli dello scambio.

 

Ancora scambi di fuoco al confine con il Libano

La tensione resta alta anche al confine tra Israele e il Libano, dove si sono verificati nuovi scambi di fuoco tra l’esercito israeliano e i guerriglieri di Hezbollah. Il gruppo sciita libanese ha rivendicato il lancio di razzi contro il territorio israeliano, in solidarietà con Gaza. Israele ha risposto con colpi di artiglieria e raid aerei, senza causare vittime. 

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