55esimo giorno di guerra

Gaza, la tregua (prolungata) scossa da un attentato a Gerusalemme

Il conflitto tra Israele e Hamas continua a mietere vittime, morti tre israeliani in un attacco armato palestinese a Gerusalemme est. Blinken è a Tel Aviv

Gaza, la tregua (prolungata) scossa da un attentato a Gerusalemme

La guerra tra Israele e Hamas continua a mietere vittime, ma le parti hanno accettato di estendere la tregua di un altro giorno. Il Qatar media lo scambio di ostaggi e prigionieri. A Gerusalemme, un attacco armato ha ucciso tre israeliani e ferito altri quattro. Il segretario di Stato Usa Blinken è arrivato a Tel Aviv per sostenere Israele e cercare una soluzione pacifica.

 

La tregua temporanea

La guerra tra Israele e Hamas, scoppiata il 7 ottobre dopo l’attacco terroristico di Hamas, è entrata nel suo 55esimo giorno. Il conflitto ha causato finora oltre 14.800 palestinesi uccisi, di cui 5.600 bambini, secondo il ministero della Salute di Gaza. In Israele sono invece 1.200 i morti nell’attacco del 7 ottobre e nei successivi raid aerei e missilistici.

Tuttavia, una speranza di pace sembra profilarsi all’orizzonte, grazie alla mediazione del Qatar e degli Stati Uniti. Le due parti in guerra hanno infatti trovato in extremis l'accordo per un'estensione della tregua "per un settimo giorno".

 

Lo scambio di ostaggi e prigionieri

Secondo fonti israeliane, l'elenco degli ostaggi che saranno rilasciati oggi comprende otto persone, probabilmente sei donne e due bambini. Lo riferiscono i media israeliani aggiungendo che saranno restituiti anche i corpi di tre rapiti. Gli sforzi per la continuazione del cessate il fuoco e il rilascio di altri ostaggi sono proseguiti per tutta la notte. Hamas ha inizialmente insistito per la consegna di cinque ostaggi vivi e tre corpi, tutti di donne e bambini.

I dieci ostaggi israeliani e i quattro lavoratori thailandesi che avrebbero dovuto arrivare in Egitto ieri sera dalla Striscia di Gaza, sono stati consegnati questa mattina alla sicurezza egiziana e alla Croce Rossa. Lo riferisce una fonte della sicurezza, precisando che ora verranno trasferiti dal valico di terra di Rafah al valico di Kerem Shalom, quindi, in aereo, in Israele. Il settimo giorno di tregua è già iniziato ed entrambe le parti stanno seguendo i protocolli dei giorni scorsi.

Morto invece Ofir Sarfati, rapito il 7 ottobre al rave party nel deserto del Negev. Il 27enne era stato portato a Gaza con ferite gravi, dove poi è deceduto. A riferirlo Ynet. Ofir, studente di ingegneria elettronica, era al festival Nova con la sua ragazza Shovel e altri amici. Alcuni video mostravano che era stato ferito gravemente ed era stato portato via dai terroristi. Oggi il comune di Kiryat Ata, dove viveva, ne ha annunciato la morte. Al rave party sono stati uccisi circa 364 giovani.

 

L’attentato a Gerusalemme

Nonostante la tregua, la violenza non si è fermata a Gerusalemme, dove questa mattina si è verificato un nuovo attentato. Due uomini armati hanno aperto il fuoco contro una fermata dell’autobus all’ingresso della città, uccidendo tre israeliani e ferendone altri quattro. Tra le vittime due ragazze di 16 e 24 anni e un uomo di 73 anni, identificato nel rabbino Elimelech Waserman.

I due attentatori sono stati identificati in Murad Nimer (38 anni) ed Ibrahim Nimer (30 anni), residenti nel rione di Tsur Baher a Gerusalemme est e detentori di carte di identita' israeliane. Secondo la radio militare entrambi hanno scontato detenzioni in Israele per ''attivita' terroristiche''. Secondo il sito palestinese QudsNews sarebbero entrambi collegati a Hamas. Nella loro automobile, secondo la polizia, sono stati trovati centinaia di proiettili. I due progettavano dunque, a quanto pare, un attentato di grandi dimensioni.

 

La visita di Blinken in Israele

In questo clima di tensione e incertezza, il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato oggi a Tel Aviv, per una visita di due giorni in Israele e nei territori palestinesi. Si tratta del terzo viaggio di Blinken in Medio Oriente in meno di un mese, da quando è scoppiato il conflitto tra Israele e Hamas.

Blinken ha incontrato il primo ministro Netanyahu e il presidente israeliano Isaac Herzog, esprimendo il sostegno e la solidarietà degli Stati Uniti a Israele. Ha anche condannato l’attentato a Gerusalemme e ha ribadito il diritto di Israele a difendersi dai terroristi. Ha però anche sottolineato la necessità di trovare una soluzione pacifica e duratura al conflitto, basata sulla convivenza tra due Stati, Israele e Palestina.

Domani, Blinken si recherà a Ramallah, dove incontrerà il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, e il primo ministro Mohammad Shtayyeh. Blinken discuterà con loro della situazione umanitaria a Gaza e dei modi per rilanciare il processo di pace. Blinken si recherà poi a Doha, in Qatar, dove ringrazierà il governo per il suo ruolo di mediatore tra Israele e Hamas1718.

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