il voto finale tra Natale e Capodanno

Manovra 2024: settimana cruciale al Senato, tensioni sulle pensioni

Il governo vuole approvare la legge di bilancio entro fine anno, ma deve affrontare le resistenze delle opposizioni e dei sindacati. Emendamenti, le novità

Manovra 2024: settimana cruciale al Senato, tensioni sulle pensioni

La legge di bilancio 2024 entra nella fase decisiva: il governo guidato da Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti vuole portare a casa il provvedimento entro fine anno, ma deve fare i conti con le difficoltà politiche e tecniche che si presentano al Senato. La maggioranza di centrodestra sperava di evitare gli emendamenti, per non alterare il disegno originario e per accelerare i tempi, ma ha dovuto cedere alle pressioni di alcuni settori e introdurre delle modifiche. Tra queste, spiccano quelle relative alla sicurezza e all’accoglienza dei migranti, che hanno scatenato le polemiche delle opposizioni e delle associazioni umanitarie. Anche la questione delle pensioni di alcune categorie del pubblico impiego, tra cui i medici, resta aperta e fonte di proteste.

 

La road map dei lavori

La commissione Bilancio del Senato dovrebbe esaminare oggi l’ultima tranche di emendamenti presentati dal governo, che riguardano principalmente il tema degli investimenti, tra cui quello per il Ponte sullo Stretto, che prevede una diversa ripartizione dei costi tra lo Stato e la Regione. Questi si aggiungono a quelli già approvati in precedenza, che riguardano le pensioni dei medici e di altre categorie del pubblico impiego, i fondi a Regioni ed enti locali e la sicurezza. Il termine per presentare i sub-emendamenti è fissato a martedì 12 dicembre alle 10. Si passerà poi alla discussione e al voto, che potrebbero iniziare il 13. L’obiettivo è di arrivare in Aula il 18 dicembre, data inizialmente prevista per il 12. Il testo dovrà poi passare alla Camera, dove si prevede il voto finale tra Natale e la fine dell’anno, per evitare il rischio dell’esercizio provvisorio, invocato dalle opposizioni.

 

100 milioni per la sicurezza con polemiche

Uno degli emendamenti più controversi è quello che prevede maggiori stanziamenti per le Forze di polizia, le Forze armate e i Vigili del Fuoco, per un totale di 100 milioni di euro. Si tratta di una misura che ha raccolto il consenso di tutto il centrodestra, a partire dal ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza dei cittadini e dei servitori dello Stato. Tuttavia, per reperire queste risorse, il governo ha dovuto tagliare di 15 milioni l’anno per tre anni il nuovo fondo per l’accoglienza dei migranti e dei minori non accompagnati, creato con il decreto Anticipi, che prevedeva anche dei contributi ai Comuni coinvolti. Questa scelta ha suscitato le critiche delle opposizioni e delle organizzazioni non governative, che hanno denunciato una mancanza di solidarietà e di rispetto dei diritti umani.

 

Lo sciopero dei medici

Non si placa nemmeno la protesta dei medici e di altre categorie del pubblico impiego, che rivendicano il diritto di andare in pensione con le stesse regole previste per il 2023, prima dell’entrata in vigore della riforma Fornero. Il governo ha cercato di venire incontro a queste richieste, introducendo un emendamento che prevede una proroga di sei mesi per il pensionamento anticipato, ma la soluzione non ha soddisfatto né le minoranze né i sindacati, che hanno confermato lo sciopero per il 18 dicembre. Secondo i rappresentanti dei lavoratori, l’emendamento è insufficiente e discriminatorio, in quanto non riguarda tutte le categorie e non tiene conto delle specificità dei diversi settori. I medici, in particolare, lamentano il fatto di essere penalizzati rispetto ad altre professioni, nonostante il loro ruolo fondamentale nella gestione dell’emergenza sanitaria.

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