Un inverno in emergenza

Influenza e Covid, giovani e polmonite: l’allarme degli ospedali

I pronto soccorso e le pediatrie sono in difficoltà per l’aumento dei casi di influenza e polmonite tra i giovani, mentre i ricoveri per Covid diminuiscono.

Influenza e Covid, giovani e polmonite: l’allarme degli ospedali

L’inizio del 2024 ha portato con sé una nuova sfida per il sistema sanitario italiano: l’impennata dei casi di influenza e polmonite, soprattutto tra i giovani. Queste malattie respiratorie, infatti, stanno mettendo a dura prova gli ospedali e i pronto soccorso, già sotto stress dalla pandemia di Covid-19. Sebbene i ricoveri per Covid siano in calo, grazie anche alla campagna vaccinale, il virus continua a circolare e a colpire le persone più fragili e anziane. Gli infettivologi sottolineano quindi l’importanza di proteggersi da entrambe le infezioni, con le vaccinazioni e le misure di prevenzione.

 

I dati sul Covid

Secondo i dati della Federazione delle aziende sanitarie (Fiaso), che monitora gli ospedali sentinella, l’indice dei ricoveri Covid è diminuito del 16% nell’ultima settimana del 2023. Anche le terapie intensive sono poco occupate, anche se si registra un aumento dei pazienti con complicanze a lungo termine dovute al Covid. L’età media dei ricoverati è di 68 anni e il 93% di loro ha altre patologie croniche.

 

La situazione negli ospedali pediatrici

La situazione negli ospedali pediatrici è monitarata e risulta stabile, anche a preoccupare è un altro virus respiratorio che sta colpendo i bambini: quello del Rsv, virus respiratorio sinciziale, che provoca la bronchiolite, un’infiammazione dei bronchioli che ostacola la respirazione. I più colpiti sono i bambini sotto i 5 anni, che spesso devono essere ricoverati

 

L’impatto dei virus influenzali

Il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore, spiega che il Covid sta lasciando spazio all’influenza, che ha un impatto maggiore sulla popolazione di anziani e fragili. Queste persone, infatti, affollano i pronto soccorso per affrontare le conseguenze di scompensi respiratori. Inoltre, il 70% dei ricoveri in ordinario è rappresentato da pazienti positivi al Covid che non hanno una infezione respiratoria grave, ma che devono essere isolati per evitare il contagio di altri soggetti vulnerabili. Questa situazione complica la gestione ospedaliera, in questo periodo in cui aumenta la richiesta di posti letto.

 

L’influenza e i giovani

Ma a preoccupare gli esperti è anche il maggiore impatto di forme influenzali gravi sulla popolazione più giovane. L’influenza quest’anno sembra avere una patogenicità superiore rispetto agli altri anni e si osservano più ricoveri per polmonite in pazienti sani e giovani. Alcuni di questi pazienti hanno bisogno del ricovero e in alcuni casi anche della terapia intensiva, afferma Marco Falcone, direttore del reparto di Malattie infettive all’Azienda ospedaliero-universitaria pisana.

Le polmoniti causate dall’influenza, inoltre, tendono a complicarsi più frequentemente con sovrainfezioni batteriche, come quelle causate da Staphylococcus aureus o Pneumococco. Non è ancora chiaro se queste forme particolarmente severe siano dovute a un calo dell’immunità verso i virus dell’influenza dopo due anni di pandemia o a varianti virali più aggressive.

Tra le complicanze dell’influenza, poi, i medici stanno osservando anche una forma di spossatezza che si protrae per diverso tempo dopo l’infezione, simile al long-Covid.

 

L’invito alla vaccinazione

Quanto al Covid, i casi si stanno verificando soprattutto in persone fragili, immunodepresse, spesso senza richiamo vaccinale. Da qui l’invito a immunizzarsi: “La copertura vaccinale quest’anno è stata insoddisfacente. C’è un rifiuto generale al vaccino per l’influenza, che invece è fondamentale per prevenire le complicanze e le sovrapposizioni con il Covid”, dice Falcone.

Sia il vaccino per il Covid sia quello per l’influenza sono sicuri ed efficaci, e possono essere somministrati contemporaneamente. Gli esperti raccomandano quindi di vaccinarsi contro entrambe le infezioni, per proteggere se stessi e gli altri.

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