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Europee 2024: chi si candida e chi no tra i leader politici italiani

Elezioni 6-9 giugno, Meloni e Schlein potrebbero sfidarsi anche in Europa, Conte, Salvini e Tajani rinunciano, come anche Gentiloni che torna in Italia

Europee 2024: chi si candida e chi no tra i leader politici italiani

Le elezioni europee del 2024 si avvicinano e i leader politici italiani si interrogano sulla loro partecipazione. Si tratta di una competizione che, oltre a determinare la composizione del Parlamento europeo, offre l’occasione di misurare il consenso elettorale dei partiti in un contesto proporzionale. Tra chi dice sì, no e forse, ecco un piccolo recap delle posizioni dei principali protagonisti della scena politica italiana.

 

Conte dice no

Il leader di M5S Giuseppe Conte ha escluso la sua candidatura alle elezioni europee, criticando la pratica di presentarsi senza intenzione di andare a Bruxelles. “Non possiamo continuare ad ingannare i cittadini con i nostri comportamenti. Non puoi chiedere ai cittadini datemi il voto quando so già che in Europa non ci potrò andare. Così si rompe il meccanismo di fiducia con gli elettori. Gli altri leader dovrebbero fare altrettanto. La politica non può continuare a prendere in giro i cittadini. Io in quelle liste non ci sarò” ha dichiarato Conte.

 

Salvini e Tajani non si candidano

Anche il segretario della Lega Matteo Salvini ha annunciato la sua rinuncia alla candidatura alle elezioni europee, forse sorprendendo la stessa premier Giorgia Meloni. “Non mi candido alle elezioni europee. Continuerò a fare il ministro” ha detto Salvini, che fino a poco tempo fa sembrava pronto a sfidare i suoi alleati di centrodestra e i suoi avversari di centrosinistra in una corsa a tre.

Un altro esponente di peso del centrodestra che ha espresso dubbi sulla sua candidatura è il segretario di Forza Italia Antonio Tajani, che del Parlamento europeo è stato presidente dal 2017 al 2019. “Il rischio è che si possa prestare meno impegno all’attività di governo e io so quanto impegno serva” ha affermato Tajani, lasciando intendere che preferisce concentrarsi sul suo ruolo di vicepremier, ministro degli Esteri e leader di Fi.

 

Meloni: sì alla sfida

L’unica leader di centrodestra che sembra orientata a candidarsi alle elezioni europee è la presidente del Consiglio e di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che ha spiegato che il suo sì potrebbe avere un effetto traino sugli altri leader. “Penso che sia importante che i leader si assumano la responsabilità di guidare le proprie forze politiche in una competizione così importante per il futuro dell’Europa e dell’Italia” ha dichiarato Meloni, che si prepara a una possibile sfida con la segretaria del Pd Elly Schlein.

 

Schlein: forse sì alla competizione

La leader del centrosinistra Elly Schlein non ha ancora sciolto la riserva sulla sua candidatura alle elezioni europee, ma ha lasciato aperta la possibilità di correre. “Sto valutando con attenzione la mia posizione, tenendo conto delle esigenze del mio partito e del mio Paese. Non escludo di candidarmi, ma la decisione spetta prima di tutto a me” ha detto Schlein, che potrebbe confrontarsi con Meloni in un duello televisivo e nelle urne.

 

Gentiloni non si candida ma torna in Italia

Chi invece ha già deciso di non candidarsi al Parlamento europeo è il commissario Ue per gli affari economici Paolo Gentiloni, che ha annunciato il suo ritorno in Italia. “Non mi candiderò al Parlamento europeo. Ho svolto il mio compito in Europa con onore e dedizione, ma ora sento il dovere di tornare a dare il mio contributo al mio Paese” ha affermato Gentiloni, scherzando sul fatto che “non andrà mai in pensione”.

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