Un’epidemia intensa

Influenza in calo dopo il picco record: l’Iss invita alla vaccinazione

L’epidemia ha colpito quasi 8 milioni di italiani da ottobre, ma ora si registra una diminuzione dei casi. I bambini e i fragili, tra i più vulnerabili

Influenza in calo dopo il picco record: l’Iss invita alla vaccinazione

L'influenza ha raggiunto il suo apice stagionale e ora mostra segni di rallentamento. È quanto emerge dal rapporto del sistema di monitoraggio RespiVirNet dell'Istituto Superiore di Sanità. Nella prima settimana del 2024, le infezioni sono state circa 980mila, con una riduzione di 100mila rispetto alla settimana precedente, quando si era toccato il livello più alto con 18,3 casi ogni mille abitanti: un record storico.

 

L'importanza della vaccinazione

"Da un lato, i dati epidemiologici e microbiologici suggeriscono che abbiamo superato il picco, dall'altro, è molto probabile che il virus continui a circolare in modo intenso anche nelle prossime settimane, favorito dalla ripresa delle attività scolastiche - spiega Anna Teresa Palamara, responsabile del dipartimento Malattie Infettive dell'Iss -. Per questo motivo, raccomandiamo ancora le vaccinazioni per le categorie più a rischio, che possono essere utili per la parte finale della stagione che durerà ancora diversi mesi, e una buona prudenza nei comportamenti. Ricordiamo anche di non usare antibiotici, che sono inefficaci contro le infezioni virali, se non su prescrizione medica, e di andare al pronto soccorso solo in caso di reale necessità".

 

Un'epidemia intensa

Secondo l'ultimo bollettino, nella settimana tra l'1 e il 7 gennaio, l'incidenza delle sindromi simil-influenzali è stata di 16,5 casi per mille persone, in diminuzione rispetto ai 18,3 della settimana precedente. I dati dell'Iss confermano che si tratta di una delle stagioni più intense mai registrate: da ottobre, sono stati 7,8 milioni gli italiani colpiti da sindromi simil-influenzali. Se la tendenza si manterrà, quest'anno si potrebbero superare i 14 milioni di casi della stagione precedente, che era stata già molto intensa.

 

I bambini più esposti, ma anche più protetti

Nell'ultima settimana, i bambini sotto i 5 anni sono stati ancora i più esposti con 33,6 casi ogni 1.000; tuttavia, sono anche la fascia della popolazione che ha registrato il calo maggiore, con una diminuzione dell'incidenza di oltre il 30% rispetto alla settimana precedente. Numeri in calo anche nella fascia 5-14 anni. Stabili invece i casi negli adulti e negli anziani. Diminuisce anche la diffusione dei virus influenzali: nella prima settimana del 2024, il 34% dei campioni esaminati è risultato positivo all'influenza (era il 46% la settimana precedente).

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