la tragedia

Morte di Giovanna Pedretti, oggi l’autopsia. Le analisi sul cellulare

La ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano, si è tolta la vita nel fiume Lambro. Gli investigatori sperano di recuperare i dati dal suo telefono personale.

Morte di Giovanna Pedretti, oggi l’autopsia. Le analisi sul cellulare

La tragedia di Giovanna Pedretti, la 59enne titolare del ristorante La Pergola di Sant’Angelo Lodigiano, ha scosso l’opinione pubblica e sollevato molti interrogativi. La donna si è suicidata gettandosi nel fiume Lambro, dopo essere stata al centro di una controversia per aver risposto a una recensione omofoba su Google. Chi era il cliente che aveva scritto quelle parole offensive contro gay e disabili? Perché la ristoratrice aveva avuto una reazione così forte? Cosa nasconde il suo cellulare personale, che potrebbe contenere tracce delle sue ultime comunicazioni? Queste sono alcune delle domande che gli inquirenti cercano di rispondere, mentre oggi si svolge l’autopsia sul corpo della donna.

 

L'autopsia e la collaborazione di Google

Come anticipato, oggi si terrà l'esame del cadavere di Giovanna Pedretti, che dovrebbe confermare la tesi del suicidio, su cui non ci sono dubbi da parte degli inquirenti. Tuttavia, restano da chiarire le circostanze che hanno portato la donna a compiere il gesto estremo, e soprattutto a risalire all'autore della recensione che potrebbe aver influito sullo stato d’animo della ristoratrice. Per questo, hanno chiesto la collaborazione di Google, che dovrebbe fornire i dati relativi all’account e all’indirizzo IP dell’autore della recensione. 

 

La testimonianza ai carabinieri sulla recensione

Sabato scorso, Giovanna Pedretti era stata sentita dai carabinieri in merito alla recensione che aveva scatenato la polemica. La donna aveva confermato di aver ricevuto il commento da un cliente che aveva espresso giudizi negativi su gay e disabili, ma aveva anche ammesso di non sapere chi fosse e di non poterlo descrivere. In caserma, la ristoratrice, accompagnata dal marito, aveva mostrato segni di disagio e di angoscia.

La 59enne, infatti, era stata travolta da una valanga di critiche e di insulti, dopo essere stata inizialmente elogiata per la sua risposta alla recensione, in cui aveva invitato il cliente omofobo a non tornare più nel suo locale. Molti l'avevano accusata di aver orchestrato una messinscena per attirare clientela, e lei aveva manifestato un forte nervosismo, come riporta il Corriere della Sera.

 

L'analisi del telefono personale

Dopo essere uscita dalla caserma, Giovanna Pedretti aveva litigato col marito, dopo una notte passata in bianco era poi uscita di casa all'alba, in pigiama, dirigendosi verso il fiume Lambro. Qui si era gettata in acqua, portando con sé il suo cellulare personale, che potrebbe essere la chiave per capire cosa le sia successo. Il telefono, infatti, non è ancora stato riattivato, e potrebbe contenere tracce di messaggi o chiamate che potrebbero spiegare le sue motivazioni o identificare il responsabile della recensione. Il cellulare del lavoro, invece, era rimasto sulla sua auto, e non ha fornito elementi utili, scrive Repubblica.

 

Selvaggia Lucarelli: "Di questa signora non importa a nessuno"

Nel frattempo, Selvaggia Lucarelli, che per prima, insieme al compagno Lorenzo Biagiarelli, aveva sollevato dubbi sull'autenticità della recensione a cui Giovanna Pedretti aveva risposto, ha scritto un lungo post, annunciando anche di volersi trasferire per un po' solo su Instagram, a discapito di X: "Di questa signora morta non importa nulla a nessuno. Ognuno la sta usando per banchettare alla sua tavola. La politica. I colleghi a cui stavo poco simpatica. I giornali stessi". In numerose storie Instagram, la Lucarelli ha mostrato alcune delle tante minacce di morte ricevute dopo il ritrovamento del corpo senza vita di Giovanna Pedretti.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA