i provvedimenti

CdM approva nuove norme su elezioni, anziani, beneficenza e fisco

Via libera a una serie di decreti che riguardano vari ambiti. Tra le novità, il concordato biennale per partite Iva, l’assegno di 1000 euro per gli over 80

CdM approva nuove norme su elezioni, anziani, beneficenza e fisco

Il governo ha varato una serie di provvedimenti che toccano diversi settori della vita sociale, economica e politica del Paese. Si va dalle elezioni, con l’Election Day fissato per l’8 e il 9 giugno, al sostegno agli anziani, con una prestazione universale di mille euro al mese per gli over 80 non autosufficienti. Si passa dalla beneficenza, con nuove regole per garantire la trasparenza e contrastare le truffe, alle missioni internazionali, con più flessibilità per il governo. Si arriva alla cybersicurezza, con l’introduzione del reato di estorsione cybernetica. Infine, si cambiano i limiti per i mandati dei sindaci dei piccoli Comuni, che potranno essere rieletti per la terza volta. 

 

Elezioni, si vota l’8 e il 9 giugno

Il Consiglio dei ministri ha stabilito che le elezioni europee, il primo turno delle amministrative e le regionali si terranno l’8 e il 9 giugno. Si tratta dell’Election Day, una formula che prevede di concentrare le consultazioni elettorali in due giorni consecutivi, per ridurre i costi e aumentare la partecipazione. L’Election Day era stato introdotto nel 2014, ma era stato sospeso nel 2019 a causa della pandemia. Ora viene ripristinato.

 

Anziani, mille euro al mese per i non autosufficienti

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo sul sostegno agli anziani, che prevede una prestazione universale di mille euro al mese per gli over 80 non autosufficienti e indigenti. Si tratta di una misura sperimentale, prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che ha una dotazione di 500 milioni di euro in due anni. L’obiettivo è garantire agli anziani una vita dignitosa, attiva e serena, anche attraverso la promozione della mobilità, del turismo e del coinvolgimento dei giovani. La prestazione sarà erogata dall’Inps, previa verifica dei requisiti.

 

Beneficenza, multe salate per chi inganna i consumatori

Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge sulla beneficenza, che introduce nuove norme per regolamentare le operazioni che combinano business e solidarietà. Si tratta di colmare un vuoto legislativo, che ha favorito negli anni fenomeni di beneficenza ingannevole, in cui i consumatori venivano indotti a credere di sostenere una causa sociale acquistando un prodotto o un servizio, senza che ci fosse una reale destinazione benefica. Il disegno di legge impone obblighi di trasparenza, tra cui indicare sui prodotti le finalità dei proventi e il destinatario del versamento benefico, l’importo o la quota destinata, la durata dell’iniziativa e il codice fiscale dell’ente beneficiario. In caso di inadempienza, sono previste multe fino a 50mila euro.

 

Partite Iva, arriva il concordato biennale

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo sull’accertamento, che introduce il concordato preventivo biennale per autonomi e piccole imprese. Si potrà bloccare per due anni l’importo delle tasse da pagare, accettando una proposta del Fisco. L’adesione è aperta a tutti, anche a chi ha un basso punteggio di affidabilità fiscale. Il concordato interessa 4 milioni di partite Iva (2,42 milioni di soggetti sottoposti agli indici sintetici di affidabilità, gli ex studi di settore e 1,7 milioni di forfettari), che potranno ricevere una proposta dal Fisco sulla base della quale pagare le tasse nei due anni successivi. La maggiore novità, che accoglie i rilievi del Parlamento, è l’ampliamento della platea, inizialmente circoscritta ai soli soggetti con un voto di almeno 8 nelle pagelle fiscali. Salta la richiesta di porre un tetto del 10% al reddito, mentre - sempre su richiesta delle commissioni parlamentari - viene dato più tempo ai contribuenti per aderire: potranno farlo entro il 15 ottobre.

Il concordato prevede anche delle clausole di salvaguardia: se il contribuente nasconde più del 30% degli incassi, perde il beneficio; se invece subisce una riduzione del fatturato superiore al 60%, può recedere dall’accordo. Il concordato si basa sull’uso dell’intelligenza artificiale per incrociare le banche dati di archivi e registri pubblici, al fine di prevenire e contrastare l’evasione. Il concordato fa parte della riforma fiscale, che prevede anche altre novità sull’accertamento, come il contraddittorio obbligatorio e l’allungamento dei termini di controllo. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha dichiarato che il concordato punta a instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione tra Fisco e contribuenti, e che le risorse raccolte serviranno anche per completare le fasi successive della riforma e per ridurre le aliquote Irpef.

 

Missioni internazionali, più poteri al governo

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo sulle missioni internazionali, che riforma il quadro normativo vigente e dà più poteri al governo. Il decreto prevede che il governo possa decidere autonomamente l’invio di contingenti militari o civili all’estero, senza dover attendere l’autorizzazione del Parlamento, che sarà comunque informato entro 15 giorni. Il decreto stabilisce anche che il governo possa modificare il numero, la composizione e le modalità di impiego delle missioni, sempre con successiva comunicazione al Parlamento. L’obiettivo è rendere più rapida ed efficace la partecipazione dell’Italia alle operazioni internazionali di pace, sicurezza e cooperazione.

 

Cybersicurezza, nasce il reato di estorsione cybernetica

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo sulla cybersicurezza, che introduce il reato di estorsione cybernetica. Si tratta di una forma di ricatto informatico, in cui il malintenzionato minaccia di danneggiare, alterare, distruggere o diffondere dati o sistemi informatici altrui, se non riceve una somma di denaro o un altro vantaggio. Il decreto prevede una pena da 4 a 10 anni di reclusione e una multa da 10mila a 100mila euro per chi commette il reato. Il decreto mira a contrastare il fenomeno dei ransomware, che negli ultimi anni ha colpito diverse aziende, enti pubblici e privati cittadini, causando gravi danni economici e sociali.

 

Al via l'iter per una ulteriore privatizzazione di Poste

Il governo ha varato anche un decreto del presidente del Consiglio (Dpcm) per cedere una quota della partecipazione del Tesoro nel capitale di Poste Italiane. Si tratta del calcio d'inizio di un processo di cui ora andranno definiti tutti i dettagli: ma una cosa è certa, all'esito dell'operazione lo Stato manterrà il controllo della società.  La mossa arriva a sorpresa in serata, nel comunicato di Palazzo Chigi sul consiglio dei Ministri di ieri.

"Il consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un provvedimento che regolamenta l'alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell'economia e delle finanze nel capitale di Poste Italiane, tale da mantenere una partecipazione dello Stato, anche indiretta, che assicuri il controllo pubblico. Le modalità di alienazione tenderanno anche a favorire la tutela dell'azionariato diffuso e la stabilità dell'assetto proprietario".

Il Dpcm, che avvia la procedura di vendita, sulla falsariga della precedente privatizzazione del 2015, dovrebbe intanto fissare la quota pubblica sotto la quale non si scenderà. Il provvedimento ora dovrà passare al vaglio delle commissioni competenti del Parlamento per il parere prima dell'ok definitivo. Attualmente lo Stato controlla complessivamente circa il 65% della società, di cui il 29,26% direttamente con il Mef e il 35% indirettamente attraverso Cassa depositi e prestiti. La linea, secondo le indicazioni di Chigi, sembrerebbe quella di vendere una parte della quota del Tesoro, garantendo tuttavia che la partecipazione dello Stato, anche indiretta, consenta di mantenere il "controllo" pubblico.

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