cortei, blocchi stradali e sit in

Protesta degli agricoltori, Meloni promette 8 miliardi dal PNRR

Il mondo rurale in rivolta contro la crisi e chiede più risorse. Tensioni ad Orte, dove gli agricoltori volevano occupare il casello autostradale.

Protesta degli agricoltori, Meloni promette 8 miliardi dal PNRR

Il malcontento degli agricoltori e degli allevatori italiani si fa sentire in tutto il Paese, con cortei, presidi e blocchi stradali che creano disagi alla circolazione e al commercio. Il motivo della protesta è la grave crisi che affligge il mondo rurale, aggravata prima dalla pandemia e poi dalle politiche agricole europee. Gli agricoltori chiedono più sostegno economico, fiscale e burocratico, oltre a maggiori investimenti per la transizione ecologica e digitale del settore. La premier Giorgia Meloni ha annunciato un aumento delle risorse del Pnrr dedicate agli agricoltori, da 5 a 8 miliardi di euro, ma per molti non basta. Il leader della protesta, Antonio Monfeli, ha minacciato di portare i trattori a Roma la prossima settimana per far sentire la propria voce.

 

Meloni: 8 miliardi per gli agricoltori dal Pnrr

In visita a Catania, presso uno stabilimento di produzione fotovoltaica del gruppo Enel, ieri la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, ha dichiarato che le risorse del Pnrr dedicate al mondo degli agricoltori passeranno da 5 a 8 miliardi di euro. Si tratta di un aumento significativo, che secondo il premier dimostra l'importanza che il governo attribuisce al settore agricolo, considerato strategico per la ripresa economica e la sostenibilità ambientale del Paese. Il Pnrr prevede infatti di sostenere la transizione ecologica e digitale del settore, con incentivi per l'innovazione, la diversificazione, la qualità e la competitività dei prodotti agricoli italiani.

 

Marche: sit in al casello di Pesaro e Porto San Giorgio

La protesta dei trattori ha coinvolto anche le Marche, dove si sono ritrovati una sessantina di agricoltori e allevatori al casello autostradale di Pesaro dell'A14. L'iniziativa, non sostenuta dai sindacati, prevede un sit in permanente fino a venerdì, per chiedere più attenzione alle esigenze del territorio. Al casello dell'A14 si sono presentati anche i trattori provenienti da Porto San Giorgio (Fermo), dove la zona di Santa Maria a Mare è stata il punto di ritrovo dei manifestanti, che hanno bloccato la strada dalle 8 alle 22.

 

Sicilia: presidio sulla Sciacca-Palermo

Anche in Sicilia il mondo agricolo si è mobilitato, organizzando un presidio permanente lungo la scorrimento veloce Sciacca-Palermo, a partire da lunedì mattina. I produttori e gli allevatori della Valle del Belice, riuniti nel Movimento spontaneo dei produttori agricoli del Belice, che conta 500 imprenditori, hanno scelto come punto di concentrazione il bivio di località Gulfa, in territorio di Santa Margherita di Belice. Lo scopo della protesta è quello di sensibilizzare le istituzioni e l'opinione pubblica sulla situazione di difficoltà che vive il settore, in particolare per quanto riguarda i prezzi dei prodotti e i costi di produzione.

 

Campania: corteo di trattori in provincia di Caserta

Un altro corteo di trattori ha attraversato oggi la provincia di Caserta, partendo da Casal di Principe, nei pressi dello stadio, intorno alle 10. L'iniziativa, promossa da Altragricoltura, ha coinvolto circa una sessantina di agricoltori, che si sono diretti verso Santa Maria Capua Vetere, passando per il comune di San Tammaro. Arrivati al casello dell'uscita dell'autostrada A1, gli agricoltori hanno organizzato un presidio, chiedendo di essere ricevuti dal prefetto di Caserta per esporre le ragioni della protesta. Gli agricoltori, che prevedono di continuare le manifestazioni per almeno altri due giorni, lamentano la mancanza di sostegno da parte delle istituzioni e la concorrenza sleale dei prodotti stranieri.

 

Orte: tensioni al casello autostradale

La protesta più accesa si è registrata a Orte, dove oltre 300 agricoltori, guidati da Antonio Monfeli, hanno tentato di occupare il casello autostradale, come già fatto in passato. Tuttavia, i mezzi pesanti, oltre 120, si sono trovati di fronte a una barriera umana di agenti del Reparto mobile di Roma, che li ha fermati prima dell'uscita del casello, costringendoli a parcheggiare sulla rotonda. I mezzi erano talmente numerosi che hanno invaso le aree delle attività commerciali vicine al casello, creando disagi e proteste. In strada, insieme agli agricoltori, anche molti cittadini solidali con la loro causa. Monfeli ha dichiarato che la protesta non si fermerà e che la prossima settimana porterà i trattori a Roma, per rivendicare i diritti degli agricoltori.

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