lA visita ufficiale nel SOL levante

Meloni in Giappone: “L’Italia ha fatto valere il suo peso in Europa”

La premier parla al giornale Yomiuri Shimbun e al sito The Japan News dei rapporti tra i due Paesi, della situazione geopolitica e delle sfide del futuro.

Meloni in Giappone: “L’Italia ha fatto valere il suo peso in Europa”

L’Italia ha fatto valere il suo peso in Europa, difendendo la sua identità nazionale e contribuendo al ruolo globale dell’Unione. Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un’intervista al quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun, durante la sua visita ufficiale in Giappone. La premier ha anche espresso la sua ammirazione per il Paese del Sol Levante e la sua volontà di rafforzare la cooperazione bilaterale in vari settori.

 

L’Europa protagonista senza rinunciare alle identità nazionali

Le dinamiche politiche di ogni nazione europea sono in parte legate a trend generali, ma sono anche il frutto delle specificità di ogni popolo. Io credo, e la mia politica si basa su questa convinzione, che i cittadini del nostro continente vogliano un’Europa che sia un attore rilevante sulla scena mondiale, ma che non tradisca o sopprima le identità nazionali”. Queste le parole della premier Meloni, rispondendo a una domanda sul successo dei partiti di destra in Europa, in un’intervista al giornale Yomiuri Shimbun.

La presidente del Consiglio ha sottolineato il ruolo chiave svolto dal governo italiano a Bruxelles, facendo sentire con forza la voce dell’Italia e partecipando al dibattito sui grandi temi. Ha inoltre rivendicato la “svolta culturale” con cui la posizione italiana sulla gestione dei flussi migratori è stata “progressivamente condivisa” dagli altri Stati e dalle istituzioni Ue, privilegiando la dimensione esterna come strumento per ridurre le partenze.

Voglio continuare a lavorare per un’Europa che sia un gigante politico e non burocratico, cioè - ha spiegato - capace di affrontare le sfide che richiedono l’unità tra le nazioni del continente, lasciando invece ai governi nazionali il compito di gestire quelle politiche che possono essere realizzate al meglio dalle istituzioni più vicine ai cittadini”.

 

L’ammirazione per il Giappone e la cooperazione bilaterale

A livello personale, ho sempre nutrito una grande ammirazione per il Giappone. È un Paese che ho avuto il piacere di visitare in passato e che mi affascina per la sua cultura millenaria, le sue tradizioni e le sue tecnologie all’avanguardia”. Così la premier Meloni, in un’intervista pubblicata sul sito del giornale giapponese The Japan News, nel giorno del suo incontro con il primo ministro giapponese Fumio Kishida.

“Il Giappone - ha aggiunto la premier - è anche una fonte di ispirazione per chi, come me, crede che il ruolo della politica sia quello di rappresentare l’interesse nazionale e l’identità più profonda di un popolo, sostenendo al tempo stesso la convivenza pacifica e l’ordine internazionale basato sulle regole”.

Nel contesto più specifico della collaborazione tra Italia e Giappone, Giorgia Meloni ha parlato di rapporti in crescita: “L’amicizia storica che lega le nostre due nazioni è stata ulteriormente consolidata lo scorso anno, quando Kishida ha visitato l’Italia il 10 gennaio e abbiamo avviato il nostro ‘Partenariato strategico’. La nostra cooperazione si sta ampliando su tutti i livelli e il mio obiettivo per i prossimi anni è quello di sostenere questo importante rilancio. Penso in particolare all’istituzione di un meccanismo strutturato di consultazione in materia di politica e sicurezza, al potenziamento delle partnership industriali soprattutto nei settori ad alta tecnologia e alla realizzazione di progetti di ricerca scientifica congiunti. È inoltre essenziale promuovere i contatti interpersonali tra i nostri cittadini: l’entrata in vigore dei nostri accordi bilaterali in materia di sicurezza sociale e di mobilità giovanile ne è un esempio”.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata all’aeroporto di Tokyo dove è stata accolta dall’ambasciatore d’Italia Gianluigi Benedetti e dall’ambasciatore del Giappone in Italia Satoshi Suzuki. Oggi la premier incontrerà il capo del governo Kishida e discuterà con lui di vari temi di interesse comune, tra cui la situazione geopolitica, la guerra in Ucraina, l’intelligenza artificiale, i migranti e gli investimenti.

 

Meloni: “Sostegno all’Ucraina e focus sull’Indo-Pacifico e sull’Africa”

Dalla terra del Sol Levante, la premier Meloni ha ribadito il suo appoggio a Kiev, indicando le priorità della presidenza italiana del G7: “In primo luogo confermeremo il nostro appoggio all’Ucraina. Affronteremo poi il conflitto in Medio Oriente e le relazioni con i Paesi in via di sviluppo e le economie emergenti, con una particolare attenzione all’Indo-Pacifico e all’Africa, a cui ho dedicato il primo evento internazionale di quest’anno, anche in vista del nostro Piano globale per l’Africa. Oltre al Summit che si terrà in Puglia dal 13 al 15 giugno, la nostra presidenza prevede un intenso calendario di incontri ed eventi istituzionali. Ospiteremo 20 incontri ministeriali, affrontando questioni di grande rilevanza. La nostra ambizione - prosegue la premier riferendosi al Piano Mattei - è utilizzare questo Piano per costruire un modello di partenariato nuovo e equilibrato, che non sia né paternalistico né predatorio e che porti vantaggi per tutti. L’Italia concentrerà inoltre gli sforzi su questioni chiave come la migrazione, il clima, la salute globale, la sicurezza energetica, la sicurezza alimentare e le sfide derivanti dall’invecchiamento della popolazione. Anche a questo proposito, ci baseremo sul lavoro svolto al vertice di Hiroshima, promuovendo le discussioni sulla sicurezza della catena di approvvigionamento e sulla lotta contro la coercizione economica. La presidenza del G7 ci offre quindi l’opportunità di promuovere soluzioni innovative e ambiziose e ci impegneremo, con determinazione, a raggiungere questi obiettivi”.

 

Meloni: “L’Intelligenza artificiale deve essere al servizio dell’uomo”

Meloni sull’Intelligenza artificiale ha ricordato come questi sistemi “possono avere un impatto decisivo sul mondo del lavoro, dell’informazione, sugli equilibri globali e sulla nostra sicurezza. L’anno scorso la presidenza giapponese del G7 ha fatto un lavoro straordinario per attirare l’attenzione su una tecnologia che può generare grandi opportunità ma può anche nascondere enormi rischi per le nostre società. Il Processo di Hiroshima sull’IA è di importanza cruciale in questo contesto, in quanto afferma la necessità di adottare principi guida e un codice di condotta per le aziende che sviluppano intelligenza artificiale. Da parte nostra svilupperemo ulteriormente questo lavoro per garantire che l’IA sia incentrata sull’uomo e controllata dall’uomo, tenendo conto dei principi etici fondamentali dell’umanità. Siamo anche di fronte alla possibilità concreta che molte professioni, anche altamente qualificate, vengano rapidamente sostituite dagli algoritmi, causando crisi sociali e contribuendo all’aumento del divario tra ricchi e poveri, potenzialmente spazzando via la classe media. È proprio per questo motivo che intendiamo focalizzare l’attenzione dei nostri partner sull’impatto dell’IA sul mondo del lavoro, coinvolgendo non solo le aziende ma anche la società civile e i sindacati per dare risposte a quello che è un rischio molto concreto per i nostri lavoratori”. 

 

Non è mancato un riferimento anche alle fake news: l’impatto politico causato dall’ondata di false informazioni provocate dall’intelligenza artificiale, ha sottolineato, è "un problema molto attuale che si sta diffondendo ovunque a grande velocità, con impatti che vanno dalla polarizzazione interna delle nostre società all’interferenza nelle elezioni e nei processi democratici. Le false informazioni sono una parte importante della guerra ibrida, che mette a rischio la coesione delle nostre democrazie. Dobbiamo trovare il giusto equilibrio, contrastando gli attacchi e le interferenze esterne e garantendo allo stesso tempo la libertà di espressione, che è un pilastro fondamentale delle nostre democrazie. Credo che le nostre risposte, che stiamo continuando a definire anche grazie al lavoro congiunto in sedi come il G7, debbano necessariamente combinare soluzioni tecniche e strumenti normativi adeguati all’entità della sfida”.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA