le domande dei giornalisti

Meloni a Tokyo: “Agricoltori al primo posto, riforme per gli italiani”

Dal Giappone difende il suo operato sul caso Salis e accetta le dimissioni di Sgarbi. Con il premier Kishida, accordi su Indo-Pacifico e commercio

Meloni a Tokyo: “Agricoltori al primo posto, riforme per gli italiani”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è in visita di Stato in Giappone, dove ha incontrato il primo ministro Fumio Kishida e altre autorità del Paese asiatico. Tra gli argomenti al centro dei colloqui, la situazione politica ed economica, la cooperazione bilaterale e multilaterale, la sicurezza e la stabilità dell’Indo-Pacifico, il commercio e gli investimenti. Meloni ha anche risposto alle domande dei giornalisti su alcuni temi caldi della scena nazionale, come la protesta degli agricoltori, le riforme istituzionali, il caso Salis e le dimissioni di Sgarbi.

 

Agricoltori: “Abbiamo fatto il possibile, la rabbia è ideologica”

Meloni ha espresso la sua vicinanza agli agricoltori, che oggi stanno manifestando a Roma con i loro trattori per chiedere maggiori risorse e sostegni al settore, messo in crisi dalla pandemia e dalle politiche europee. La premier ha sottolineato che il suo governo ha sempre ascoltato e incontrato le categorie produttive, in particolare gli agricoltori, a cui ha dedicato una grande attenzione. Ha ricordato che nelle leggi di bilancio sono state incrementate le risorse per l’agricoltura, che il Pnrr è stato rinegoziato portando da 5 a 8 miliardi i fondi per il settore, che sono stati introdotti incentivi sul gasolio e che è stata approvata una norma che vieta il cibo sintetico, a tutela dei prodotti di qualità italiani. Meloni ha aggiunto che la “rabbia” espressa oggi dagli agricoltori è frutto di una “lettura ideologica” e che il suo governo è sempre pronto a fare meglio e di più, nel rispetto delle regole europee e dei vincoli di bilancio.

 

Riforme: “premierato, gli italiani devono scegliere”

Meloni ha commentato anche il nuovo testo sulle riforme istituzionali, che prevede tra l’altro l’introduzione del premierato, ovvero la possibilità per gli elettori di scegliere direttamente il capo del governo. La premier ha detto di essere “molto contenta” che la maggioranza abbia trovato un accordo su una formulazione “più chiara” della norma, che ribadisce un “fatto semplice”: se passerà la riforma, sono gli italiani che devono scegliere da chi farsi governare. Ha aggiunto che l’opposizione “fa il suo lavoro” e che il premierato è “la madre di tutte le riforme”, perché serve a “dire basta agli inciuci” e a rendere il sistema politico più responsabile e trasparente.

 

Caso Salis: “Non so cosa intenda Schlein sul grave ritardo, se è più brava di noi…”

Meloni ha replicato alle critiche del Pd sulla gestione del caso Salis, la maestra milanese in carcere a Budapest, con l'accusa di aver aggredito due neonazisti nella capitale ungherese, a febbraio dello scorso anno. La premier ha affermato di non capire cosa intenda la leader del Pd Laura Schlein sul “grave ritardo” del governo nell’adottare le misure necessarie, e ha ironizzato: “se è più brava di noi, sicuramente saprà cosa fare…”. Meloni ha chiarito che il suo governo ha agito con tempestività e rigore, nel rispetto della presunzione di innocenza e delle prerogative parlamentari.

 

Dimissioni di Sgarbi: “Corretta la sua scelta, dopo il pronunciamento dell’Antitrust”

Meloni ha accettato le dimissioni di Vittorio Sgarbi, il critico d’arte e parlamentare che ha lasciato il suo ruolo di sottosegretario alla cultura, dopo il pronunciamento dell’Antitrust circa il conflitto di interessi tra il suo ruolo di governo e attività. La premier ha definito “corretta” la scelta di Sgarbi, e ha spiegato che il governo ha atteso “elementi oggettivi” prima di valutare l’opportunità del suo passo indietro.

 

Missione nel Mar Rosso: “È utile, doveroso e strategico”

Meloni ha parlato anche della missione militare italiana nel Mar Rosso, dove l’Italia assumerà il comando di una forza navale multinazionale per garantire la sicurezza della navigazione nel canale di Suez, minacciata dagli attacchi degli Houthi, i ribelli sciiti sostenuti dall'Iran. La premier ha definito la missione Aspides “utile, doverosa e strategica” per l’Europa e l’Italia, e ha sottolineato il “riconosciuto ruolo” dell’Italia nel contesto internazionale.

 

Accordi con il Giappone su Indo-Pacifico e commercio

Nel corso della sua visita di Stato in Giappone, Meloni ha avuto un incontro con il primo ministro Kishida, con cui ha discusso di vari temi di interesse comune. Tra questi, l’importanza della stabilità dell’Indo-Pacifico, una regione strategica per la pace e la prosperità globale, dove l’Italia e il Giappone condividono gli stessi valori e principi. Meloni ha espresso il sostegno dell’Italia all’iniziativa giapponese “Free and Open Indo-Pacific”, e ha annunciato la firma di un memorandum d’intesa per rafforzare la cooperazione tra i due Paesi in materia di sicurezza, difesa e cyber.

Meloni ha anche parlato con Kishida delle opportunità di scambio e investimento tra l’Italia e il Giappone, due economie avanzate e complementari, che possono beneficiare dell’accordo di libero commercio tra l’Unione europea e il Giappone. Meloni ha invitato le imprese giapponesi ad investire in Italia, mettendo in evidenza le potenzialità del Paese in settori come l’innovazione, l’energia, l’ambiente, la cultura e il turismo. Meloni ha infine ringraziato il Giappone per l’ospitalità e l’amicizia, e ha espresso il desiderio di continuare a collaborare con il Paese asiatico anche nel 2024, anno in cui si celebrerà il 160° anniversario delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e il Giappone.

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