211esimo giorno di guerra

Gaza, ultimatum di Israele a Hamas: 7 giorni per accettare la proposta

Il governo di Tel Aviv dà una settimana di tempo al gruppo islamico palestinese per dire sì ad un accordo di pace o affrontare un attacco militare su Rafah

Gaza, ultimatum di Israele a Hamas: 7 giorni per accettare la proposta

Nel cuore del conflitto mediorientale, la città di Rafah si trova sull’orlo di una crisi umanitaria senza precedenti. Mentre le diplomazie mondiali lavorano febbrilmente per evitare un’escalation, la tensione tra Israele e Hamas raggiunge un nuovo picco. Con un ultimatum che scade e la minaccia di un attacco imminente, il destino di migliaia di civili pende a un filo.

 

L'ultimatum israeliano 

La tensione si intensifica a Gaza, dove il governo israeliano ha lanciato un ultimatum a Hamas: sette giorni per accettare la proposta di pace o affrontare un attacco militare su Rafah. Questa mossa, riferita dal Wall Street Journal e confermata da Haaretz, ha scatenato una serie di reazioni internazionali. Al Cairo, il capo della CIA William Burns e la delegazione di Hamas si confrontano sui dettagli di una bozza di tregua, cercando disperatamente di scongiurare ulteriori violenze.

 

Rischi umanitari e diplomazia

L’ONU avverte: un attacco a Rafah potrebbe tradursi in migliaia di vittime. La città, già teatro di un massiccio esodo palestinese, è diventata un vitale punto di distribuzione di aiuti umanitari. Jens Laerke, portavoce dell’Ocha, sottolinea l’importanza cruciale di Rafah per la sopravvivenza della popolazione assediata. Nel frattempo, il segretario di Stato americano Antony Blinken condanna l’idea di un’offensiva su Rafah senza un piano per la salvaguardia dei civili, identificando Hamas come l’unico ostacolo al cessate il fuoco. Mentre le proteste studentesche dilagano in Europa e negli USA, il mondo attende con il fiato sospeso la risposta di Hamas all’ultimatum.

Anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) lancia un grido d’allarme: un attacco israeliano a Rafah potrebbe trasformarsi in una tragedia umanitaria di proporzioni enormi. Il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, attraverso i canali social, ha espresso profonda preoccupazione per le possibili conseguenze devastanti di un’operazione militare su larga scala nella regione di Gaza. L’OMS enfatizza la necessità di un cessate il fuoco immediato per prevenire ulteriori danni a un sistema sanitario già al collasso.

 

Espansione del conflitto

La situazione nel Medio Oriente intanto si aggrava con l’estensione del conflitto al Libano. Aerei israeliani hanno bombardato obiettivi di Hezbollah, provocando la distruzione di abitazioni e la perdita di vite civili. La televisione Al Manar riporta attacchi nei villaggi di Aitaroun e Maroun el Ras, mentre Hezbollah afferma di aver risposto colpendo le forze israeliane. Nel frattempo, il Qatar si trova sotto la pressione degli Stati Uniti per espellere i leader di Hamas, una mossa che potrebbe avere ripercussioni significative sulle trattative di pace in corso al Cairo.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA