il cambio di rotta

La BCE interviene sui tassi di interesse per la prima volta dal 2016

Taglio di 25 punti base da parte della Banca Centrale Europea, con la presidente Lagarde che sottolinea l’importanza di obiettivi a medio termine.

La BCE interviene sui tassi di interesse per la prima volta dal 2016

In un contesto economico globale caratterizzato da incertezze e sfide, la Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base. È la prima volta dal 2016 che la BCE adotta una misura di questo tipo, evidenziando un cambio di strategia che mira a stimolare l'economia dell'Eurozona e a contenere l'inflazione. Durante una conferenza stampa a Francoforte, la presidente Christine Lagarde ha ribadito l'impegno dell'istituzione nel perseguire un approccio guidato dai dati, sottolineando che le decisioni future verranno prese "di riunione in riunione". Questa decisione ha ricevuto un plauso trasversale, incluso quello del ministro dell'Economia italiano, Giancarlo Giorgetti, che ha definito il taglio dei tassi una "decisione giusta e doverosa".

 

Un cambio di rotta necessario

La decisione della BCE di ridurre i tassi di interesse si inserisce in un quadro economico complesso. Dopo una serie di dieci rialzi consecutivi, la BCE ha finalmente scelto di invertire la rotta, rispondendo alle pressioni economiche interne ed esterne. La crescita dell'Eurozona per il 2024 è stata rivista al rialzo, dal precedente 0,6% a un più promettente 0,9%. Tuttavia, le previsioni per il 2025 sono state leggermente ridimensionate all'1,4% rispetto all'1,5% indicato in precedenza, mentre per il 2026 si prevede una crescita stabile dell'1,6%.

"Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione al suo obiettivo del 2% a medio termine", ha dichiarato Lagarde. L'inflazione, infatti, rimane una preoccupazione centrale, con forti pressioni sui prezzi causate dall'aumento delle retribuzioni. Lagarde ha inoltre sottolineato che il Consiglio continuerà a seguire un approccio basato sui dati, valutando l'andamento dell'inflazione e le condizioni economiche ad ogni riunione.

 

Impatti sulle famiglie e sul credito

La riduzione dei tassi di interesse avrà effetti tangibili sulla vita delle famiglie e sulla dinamica del credito. Secondo un rapporto della Federazione Autonoma Bancari Italiani (FABI), il costo del denaro, ora al 4,25%, renderà più accessibili i mutui e i prestiti al consumo. Negli ultimi mesi, le banche avevano già iniziato a ridurre i tassi in previsione di una politica monetaria meno restrittiva da parte della BCE. Questo trend sembra destinato a continuare, portando ulteriori benefici ai consumatori.

Per esempio, i tassi sui mutui sono già diminuiti a una media del 3,69%, rispetto a oltre il 5% del 2023, e potrebbero scendere ulteriormente al 3,45%. Questo comporterebbe, per un prestito immobiliare di 25 anni da 200.000 euro, un risparmio complessivo di quasi 62.000 euro.

Anche i tassi sul credito al consumo hanno visto una riduzione significativa, scendendo a una media dell'8,93% dagli oltre 14% dei picchi precedenti, e potrebbero calare ulteriormente all'8,5%. Questo significa, ad esempio, che acquistare un'automobile da 25.000 euro a rate costerà quasi 11.000 euro in meno rispetto ai tassi del 2023.

 

Prospettive future e sfide

La decisione della BCE è vista da molti come un primo passo verso una politica monetaria più accomodante. Tuttavia, Lagarde ha avvertito che il Consiglio rimarrà vigile e flessibile, adattando le sue decisioni in base all'evoluzione dei dati economici e finanziari. Questa strategia è cruciale per bilanciare la crescita economica con il controllo dell'inflazione, obiettivo primario della BCE.

Il ministro Giorgetti ha accolto positivamente la decisione, sottolineando l'importanza di un intervento tempestivo e appropriato per sostenere l'economia italiana e dell'intera Eurozona. Il taglio dei tassi è visto come una mossa necessaria per affrontare le sfide attuali e future, promuovendo una crescita sostenibile e stabile.

 

In conclusione, il taglio dei tassi da parte della BCE segna un cambiamento significativo nella politica monetaria europea. Questo intervento non solo riflette una risposta alle attuali pressioni economiche, ma pone anche le basi per un futuro più stabile e prospero per l'Eurozona. La strada da percorrere è ancora lunga e complessa, ma con un approccio guidato dai dati e una vigilanza costante, la BCE mira a navigare queste sfide con efficacia e prudenza.

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