azioni militari contro i ribelli sciiti

Yemen: Usa e Gb bombardano gli Houthi, aumenta il rischio escalation

Stati Uniti e Regno Unito hanno lanciat una serie di attacchi contro gli Houthi nello Yemen, accusati di minacciare la libertà di navigazione nel Mar Rosso

Yemen: Usa e Gb bombardano gli Houthi, aumenta il rischio escalation

La situazione nello Yemen si fa sempre più tesa, dopo che gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno condotto una serie di attacchi contro gli Houthi, i ribelli sciiti sostenuti dall’Iran, che controllano gran parte del Paese arabo. Gli attacchi, avvenuti nella notte tra l'11 e il 12 gennaio, hanno preso di mira circa una sessantina di obiettivi utilizzati dagli Houthi per mettere a repentaglio la libertà di navigazione nel Mar Rosso, uno dei corsi d’acqua più vitali del mondo per il commercio internazionale. Gli Houthi hanno risposto con una raffica di missili contro le navi da guerra statunitensi e britanniche, senza causare danni. Il presidente Biden ha dichiarato che l'operazione è stata una “risposta diretta” agli attacchi Houthi e che non esiterà a prendere ulteriori misure per proteggere il suo popolo e il libero flusso del commercio. 

 

Gli attacchi Usa e Gb contro gli Houthi

Gli attacchi degli Stati Uniti e del Regno Unito contro gli Houthi nello Yemen sono stati condotti con missili Tomahawk lanciati da navi da guerra e aerei da combattimento. Gli obiettivi, secondo fonti militari, includevano hub logistici, sistemi di difesa aerea e luoghi di deposito di armi. Due residenti di Hodieda, la più grande città portuale controllata dagli Houthi sul Mar Rosso, hanno detto di aver sentito cinque forti esplosioni. Gli attacchi sono stati la prima risposta militare degli Stati Uniti a quella che è stata una persistente campagna di attacchi con droni e missili contro navi commerciali nel Mar Rosso, che ha coinvolto più di 50 nazioni e ha messo in pericolo equipaggi da più di 20 Paesi. Più di duemila imbarcazioni sono state costrette a cambiare rotta di migliaia di miglia per evitare il Mar Rosso, causando settimane di ritardi nelle consegne.

 

La reazione degli Houthi e il rischio di escalation

Gli Houthi hanno reagito agli attacchi degli Stati Uniti e del Regno Unito con una raffica di missili Cruise e balistici contro le navi da guerra nel Mar Rosso. Le fonti militari hanno detto che i missili sono stati intercettati e distrutti dai sistemi di difesa antimissile e che non ci sono stati danni alle navi. Tuttavia, il gesto degli Houthi ha dimostrato la loro capacità di colpire obiettivi a lunga distanza e ha aumentato il rischio di una escalation del conflitto. Gli Houthi hanno detto che gli attacchi alle navi commerciali e militari nel Mar Rosso potrebbero andare avanti per anni “se l’America attaccasse lo Yemen stanotte”, anche se “fermasse le aggressioni contro Gaza”. Gli Houthi hanno infatti espresso la loro solidarietà a Hamas, il movimento islamista che controlla la Striscia di Gaza e che è in guerra con Israele da quasi cento giorni. 

 

La posizione del presidente Biden e la diplomazia internazionale

Il presidente Biden ha dichiarato che gli attacchi contro gli Houthi sono stati una “risposta diretta” agli attacchi Houthi e che non esiterà a prendere ulteriori misure per proteggere il suo popolo e il libero flusso del commercio internazionale. Biden ha detto che gli attacchi sono stati preceduti da una intensa attività diplomatica, che ha portato all’approvazione, mercoledì, al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, di una risoluzione che chiede agli Houthi di cessare gli attacchi alle navi commerciali e ai mercantili e di cooperare con gli sforzi di mediazione dell’inviato speciale dell’Onu per lo Yemen, Martin Griffiths. Biden ha anche ribadito il suo impegno per una soluzione politica e pacifica del conflitto nella Striscia di Gaza, che ha causato una grave crisi umanitaria, con milioni di persone a rischio di fame e malattie, e ha chiesto un cessate il fuoco immediato e duraturo.

 

La risposta internazionale agli attacchi in Yemen

Gli attacchi degli Stati Uniti e del Regno Unito contro gli Houthi nello Yemen hanno suscitato diverse reazioni a livello internazionale. Alcuni Paesi hanno condannato l’azione militare, altri l’hanno sostenuta o si sono astenuti dal commentare. Tra i Paesi che hanno condannato gli attacchi ci sono l’Iran, il principale alleato degli Houthi, che li ha definiti un’azione arbitraria e una violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dello Yemen. L’Iran ha anche collegato i raid al sostegno degli Usa per Israele e ha chiesto alla comunità internazionale di impedire che la guerra si allarghi. Anche Hezbollah, il movimento sciita libanese, ha condannato la grave aggressione anglo-americana contro lo Yemen e contro il suo popolo, accusando l’America di essere il partner a pieno titolo nelle tragedie e nei massacri commessi dal nemico sionista a Gaza e nella regione. Tra i Paesi che hanno sostenuto gli attacchi ci sono l’Australia, che ha dato il suo sostegno e ha inviato personale di supporto al quartier generale delle operazioni, sottolineando che l’Australia continuerà a sostenere qualsiasi azione che difenda le norme e l’ordine globale. L’Australia ha anche difeso la libertà di navigazione nel Mar Rosso, interrotta dagli Houthi. Tra i Paesi che si sono astenuti dal commentare ci sono la Russia e la Cina, che sono membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e che si sono astenuti dal voto sulla risoluzione che chiedeva agli Houthi di cessare gli attacchi alle navi nel Mar Rosso. La Russia ha però richiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza in relazione agli attacchi Usa e Gb contro lo Yemen.

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