Governo ultimissime notizie: Governo Conte bis, ultime novità

Governo ultimissime notizie oggi dopo voto di fiducia al Senato per il Conte bis, ministri e Presidente Giuseppe Conte, nuovo Esecutivo giallorosso, novità

Redazione
di Redazione
11 settembre 2019 10:20
Governo ultimissime notizie: Governo Conte bis, ultime novità

Governo ultimissime notizie fiducia governo Conte bis, ultime novità: dopo le dimissioni del Premier Conte, le doppie consultazioni del Presidente Mattarella, l'affidamento dell'incarico di formare il nuovo governo di nuovo a Conte, l'estenuante accordo M5s e Pd ed infine l'esito positivo del voto Rousseau, oggi il nuovo Esecutivo del governo Conte bis ha prestato giuramento al Quirinale.

 

Il 9 settembre 2019 c'è stato il voto di fiducia al governo Conte bis alla Camera che si è espressa con 343 sì e 263 no, il giorno sucessivo, il 10 settembre 2019, invece c'è il voto della fiducia al Senato che è ha dato la fiducia con 161 voti favorevoli, 8 in più della maggioranza assoluta

 

Governo italiano ultimissime notizie di oggi 11 settembre 2019:

Governo ultimissime notizie di oggi 11 settembre 2019:

Il nuovo Esecutivo giallorosso ha ottenuto la fiducia anche al Senato. Il voto di fiducia al Senato sul Conte bis ha visto 161 voti favorevoli, per cui 8 in più rispetto alla soglia richiesta per la maggioranza assoluta.

 

Superata anche la fiducia anche al Senato, non senza malumori da parte dell'opposizione ed un nuovo scontro con Salvini, il premier Conte oggi sarà a Bruxelles per una serie di colloqui, da von der Leyen a Juncker.

A Roma, invece, tutta l'attenzione è sulla nomina di 42 sottosegretari.

 

Governo ultimissime notizie di oggi 10 settembre 2019:

Durante il voto al Senato c'è stato anche l'intervento in Aula a palazzo Madama, del senatore Matteo Salvini che ha risposto a tono alle parole dette ieri dal Premier Conte durante il discorso, quando ha attaccato chi si fa "condizionare da pressioni di poteri economici e da indebite influenze esterne".

Conte nel discorso alla Camera, durato 1 ora e mezza, ha illustrato le linee programmatiche del suo nuovo governo Conte bis a partire dalla legge di bilancio 2020, la riduzione del debito pubblico e delle tasse, e annunciando anche una serie di riforme che vanno dal fisco alla giustizia, dal taglio dei parlamentari alla nuova legge elettorale, dall'autonomia regionale alla revisione dei decreti sicurezza fino agli interventi per gli asili nido, all'asegno unico per le famiglie e una legge di genere per equiparare gli stipendi delle donne.

 

Governo ultimissime notizie 9 settembre 2019:

Dopo il giuramento al Quirinale da parte del nuovo Esecutivo, si è svolto il primo CdM del governo Conte bis.

Il primo atto ufficiale del nuovo governo è stato quello di indicare Paolo Gentiloni per la nuova commissione Ue, oggi Gentiloni è a Bruxelles per incontrare la presidente Ue, Ursula Von Der Leyen e la commissione che dovrà verificare la sua candidatura ma si sa già che l'ex premier non avrà alcun ostacolo, vista la sua posizione europeista.

Sempre durante il primo Consiglio dei Ministri, sono state conferite le deleghe di sottosegretario alla presidenza del Consiglio a Riccardo Fraccaro che ha detto: "Un grande onore, lavorerò con grande impegno e senso di responsabilità al servizio delle istituzioni. Il Governo attuerà, con la massima determinazione, un programma incentrato sull'attuazione delle riforme di cui il Paese ha bisogno. La priorità sarà rafforzare le politiche espansive puntando sugli investimenti green per rilanciare lo sviluppo sostenibile".

Oggi alle 11 ci sarà il voto di fiducia al Conte bis  alla Camera, martedì al Senato.

A favore del nuovo esecutivo, voteranno il Movimento 5 stelle, il Pd e Liberi e Uguali. Contro, invece, la Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia.

Proprio per oggi, Fratelli d'Italia e Lega, esprimeranno il loro NO al nuovo esecutivo anche con una manifestazione in piazza Montecitorio alla quale però non parteciperà Forza Italia.

 

Governo italiano ultimissime notizie 5 settembre 2019:

Alle ore 10:00 è inziato il giuramento al Quirinale dei ministri del nuovo governo Conte bis.

I 21 ministri e Giuseppe Conte hanno giurato davanti a Mattarella facendo così nascere il nuovo governo Conte bis.

Subito dopo, c'è stata la prima riunione mentre nei prossimi giorni saranno nominati tutti gli altri sottosegretari e i viceministri.

 

Governo ultimissime notizie 4 settembre 2019:

Con il 79,3% dei Sì, gli iscritti al M5s hanno confermato la volontà di voler formare il nuovo governo con il Pd.

Alla luce dell'ottimo esito del voto Rousseau, il Premier incaricato Conte, stamattina è salito al Colle per sciogliere la riserva e comunicare al Presidente Mattarella la lista dei ministri del governo Conte bis, tra i nomi, al ministero dell'Economia Roberto Gualtieri, ed il programma. 

Domani alle 10 il giuramento e poi nel weekend o al più tardi inizio prossima settimana, ci sarà il voto di fiducia da parte del Parlamento.

 

Governo Conte 2 news 3 settembre 2019:

Dopo gli appelli social di ieri di Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, oggi c'è il voto sulla piattaforma Rousseau sul governo M5S-Pd.

Martedì 3 settembre 2019 dalle 9:00 alle 18:00, i 115.372 aventi diritto al voto su Rousseau iscritti da almeno 6 mesi e provvisti di certificato, hanno potuto rispondere al seguente quesito:

Sei d'accordo che il MoVimento 5 Stelle faccia partire un Governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?.

Governo news di oggi 2 settembre 2019:

Continua la trattativa M5s Pd per la formazione del nuovo governo italiano. Giuseppe Conte ieri, ha confermato che l'accordo è a buon punto e pertanto spera di poter salire al Colle per sciogliere la riserva martedì o al massimo mercoledì.

Il tutto sta nel risolvere la questione Di Maio vicepremier e il voto Rousseau.

Nel frattempo il Pd, su proposta di Dario Franceschini, ha chiesto di superare l'empasse sul vicepremier, non prevedendo la figura, "un governo senza vicepremier per far decollare l'esecutivo".

 

Crisi di governo ultimissime di oggi 1 settembre 2019:

Dopo che ieri, la trattativa tra M5s e Pd, ha avuto una brusca interruzione con l'ennesimo ultimatum di Luigi Di Maio al Pd, sui 20 punti (e non più 10) del programma del Movimento che devono per forza entrare negli obiettivi da perseguire dal nuovo governo guidato da Conte, oggi 1° settembre 2019, l'accordo pare tenere e addirittura volare verso la sua definitiva realizzazione.

Sempre oggi potrebbe tenersi anche un nuovo vertice tra Giuseppe Conte, Di Maio e Nicola Zingaretti per sciogliere il nodo vicepremier, in modo fa poter chiudere la trattativa del governo giallorosso e la lista dei ministri, già nella giornata di martedì 3 settembre.

Secondo alcune indiscrezioni, infatti, l'ex presidente del Consiglio potrebbe salire al Colle dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, e presentato la nuova squadra dei ministri governo Conte bis, a seguito dell'accordo tra il Partito democratico ed il Movimento 5 Stelle.

 

Crisi di governo ultimissime di oggi 30 agosto 2019:

Nella giornata di oggi 30 agosto 2019, il Premier incarica Giuseppe Conte, terminerà il giro di consultazioni con le forze politiche.

in tutto Conte, ha 5 giorni di tempo per formare il suo nuovo governo e sciogliere la riserva nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ma la strada resta ancora difficile, visto i nodi ancora da sciogliere.

Il professore e avvocato del "popolo" Giuseppe Conte ha spiegato ieri che vuole un governo "per" e non "contro”.

La squadra sarà scelta da lui stesso così da rendersi autonomo anche dal Movimento 5 stelle e formare un vero governo Conte 2 con qualche vecchio nome e diversi ministri nuovi.

"Voglio ragionare con le due forze politiche e incidere sui nomi dei ministri. Voglio che la squadra risponda all’idea che ho di questo governo" ha detto ieri Giuseppe Conte.

Spetterà sempre a Conte decidere poi se nel nuovo esecutivo, ci sarà un Di Maio vicepremier o solo un vicepremier PD come richiesto da Zingaretti, e non è certo un caso che nelle ultime ore, si è fatta strada l’ipotesi che Conte possa non nominare i vice e punti solo su un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. 

Per conoscere la squadra dei ministri governo Conte bis giallorosso bisogna attendere quindi il weekend mentre il voto sulla piattaforma Rousseau potrebbe essere indetto mercoledì prossimo, martedì invece Conte dovrebbe vedere i gruppi che formeranno la nuova maggioranza così giovedì potrebbe esserci già il giuramento del nuovo governo Conte bis.

 

Crisi di governo ultime notizie di oggi 28 agosto 2019:

Questa mattina il professor Giuseppe Conte è stato incaricato ufficialmente dal Presidente Mattarella a formare il nuovo governo, dopo che ieri durante le consultazioni, Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio hanno comunicato a Sergio Mattarella che il Pd ha accettato la proposta del M5S di dare vita a un Conte bis o come dicono i Dem, "Conte due".

Il presidente della Repubblica ha quindi convocato Conte alle 9.30 al Quirinale per conferirgli l'incarico di formare il nuovo governo, poi Conte avvierà le consultazioni.

Il cammino verso la formazione del nuovo governo giallorosso però è ancora ricco di colpi di scena visto che manca ancora da risolvere tra il Pd e M5s, il nodo dei vicepremier e il ruolo di Luigi Di Maio nel governo, senza dimenticare il voto sulla piattaforma Rousseau che potrebbe far capitolare tutto.

 

Crisi di governo ultime notizie di oggi 28 agosto 2019:

Dalle 8.30 di questa mattina, è in corso alla Camera dei deputati, l'incontro tra le delegazioni del Partito democratico e M5s per cercare di trovare un’intesa sulla trattiva per la formazione del nuovo governo giallorosso, che si è interrotta bruscamente questa notte.

Ieri sera sembrava infatti ormai certo l’ok del PD al Conte bis, poi improvvisamente tutto è capitolato sullo scoglio di Luigi Di Maio,“Rischia di saltare tutto - affermano i dem - perché Di Maio rivendica la vicepresidenza del Consiglio" e secondo il PD non è possibile che per lui un ruolo simile perché c’è già Conte alla Presidenza del Consiglio e pertanto chiedono che ci sia solo un vicepremier Dem.

La ciliegina sulla torta arriva alla mezzanotte di ieri, quando Di Maio con un post ufficiale sul Blog delle Stelle annuncia che la nuova proposta di governo M5S-Pd sarà votata su Rousseau: “Gli iscritti hanno e avranno sempre l'ultima parola". 

Al Pd il voto online non piace assolutamente, dicono “E’ solo un modo per prendere tempo, un altro elemento che complica la trattativa in corso. Si tratta tra l'altro di uno sgarbo istituzionale” al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che al termine delle consultazioni deciderà se affidare l'incarico di governo.  

La votazione su Rousseau sarà aperta dopo che il Colle avrà dato l'incarico al nuovo premier e prima che questi salga al Quirinale per portare i risultati delle sue consultazioni. 

Agli iscritti si chiederà Sì o NO al Conte bis, ora da vedere se il Presidente Mattarella al termine delle consultazioni di oggi, sapendo che il tutto è legato al voto online, deciderà di affidare comunque l’incarico esplorativo a Giuseppe Conte.

Il Presidente Mattarella affiderà l'incarico a Conte.

 

Governo italiano ultime notizie di oggi 27 agosto 2019:

Dopo le 4 ore di vertice a Palazzo Chigi iniziato alle 21 di ieri sera, tra Zingaretti e Orlando per il PD e Luigi Di Maio e Giuseppe Conte, le parole filtrate dal Nazareno non sono molto ottimistiche. 

  • Secondo la versione del Pd: durante il vertice a quattro non si sarebbe parlato di nomi, perché il vero problema sono i programmi e la manovra economica, su cui «emergono differenze».

  • Secondo la versione M5s: al vertice i Dem avrebbero «parlato solo di ministeri», altro che programmi, le correnti Pd fanno sentire il loro peso. Ciascuna delegazione alza la posta.

La trattativa comunque prosegue e per stamattina alle 11 è fissato un altro vertice a Palazzo Chigi. Il Pd, inoltre, si presenterà al tavolo con la richiesta ai Cinque stelle di non sottoporre la nascita del governo a un referendum su Rousseau, ma solo al voto dei gruppi parlamentari, per riportare in primo piano la democrazia rappresentativa. 

E' saltato l'incontro delle 11, una telefonata dei pentastellati al Nazareno ha annullato il vertice tra le delegazioni del M5S, Luigi Di Maio e Giuseppe Conte, e del Pd, Nicola Zingaretti e Andrea Orlando.

Il M5s in una nota ufficiale afferma: "Rivedremo il Pd quando nei loro organi di partito avranno dato l'ok all'incarico a Conte. Nessun altro incontro fino a quando non avranno chiarito ufficialmente la loro posizione su Giuseppe Conte".

Secondo fonti parlamentari Dem, invece, non c'è veto su Giuseppe Conte Premier ma per dare l'ok vanno prima sciolti altri nodi. La trattativa, infatti, si sarebbe arenata sul ruolo dei vicepremier e dei ministeri più pesanti.

Nello specifico sempre le stesse fonti Dem, affermano che essendo Conte esponente M5S, il PD dovrebbe avere l'unico vicepremier ed inoltre, a loro andrebbero tutti i ministeri economici, richieste che al momento la delegazione pentastellata ha rifiutato, perché vogliono Luigi Di Maio o vicepremier o un ministero di peso, come gli Interni.

Se tutto salta, c'è già chi ipotizza come data utile per andare alle elezioni sia il 10 novembre.

 

Ultime notizie di oggi 26 agosto 2019:

Oggi è la giornata forse più importante, perché oggi si decide il futuro dell'Italia. Entro stasera le forze politiche devono, infatti, comunicare l'esito delle trattive per la formazione del nuovo governo al presidente Mattarella. In caso di esito negativo, allora ci sarà l'insediamento di un esecutivo di scopo provvisorio che porti il Paese alle elezioni ad ottobre.

Ora, la partita è tutta nelle mani del M5s e del PD, il primo ha confermato di voler sostenere a tutti costi un Conte bis e il Pd ci sta pensando ma Zingaretti vuole discontinuità ed i renziani premono per la sua apertura.

Fonti non ufficiali dicono che il Movimento sia pronto a cedere ministeri importanti, interno, difesa ed economia ai Dem, in cambio di Conte Premier.

 

Le ultime notizie di oggi domenica 25 agosto 2019.

Fonti del Nazareno, hanno fatto sapere che se il M5S facesse il nome di Roberto Fico come Presidente del Consiglio, per il PD sarebbe "un ottimo punto di partenza".

Da diversi giorni, infatti, una parte dei parlamentari pentastellati si era espressa a favore della premiership di Roberto Fico, l'attuale Presidente M5s della Camera e il suo nome sarebbe condiviso sia dai renziani che dai zingarettiani.

La palla ora è a Luigi Di Maio che da sempre vede Fico come un rivale nel M5s.

A superare l'empasse ci ha pensato lo stesso Roberto Fico che alla luce delle ultime novità Dem, si è sfilato dal toto premier ed ha confermato il suo ruolo di presidente della Camera.

 

Successivamente, per l'intera giornata del 24 agosto, l'accordo sembrava ormai essersi arenato visto che Luigi Di Maio, su indicazioni di Beppe Grillo, ha chiesto un Conte biscome fattore imprescindibile per continuare la trattativa. Zingaretti dall'altra parte, ha chiesto discontinuità con il passato, per cui un no secco a Giuseppe Conte. Quest'ultimo, intervenuto al G7 come ultimo impegno ufficiale da Premier prima delle dimissioni, ha chiuso la porta alla Lega per sempre.

 

Governo italiano notizie 23 agosto:

Fonti Dem hanno confermato che è stato fissato alle ore 14:00, l'incontro tra i capigruppo di M5s e Pd, in luogo ancora da decidere.

Nel frattempo il segretario del Pd Nicola Zingaretti è arrivato stamattina presto nella sede del partito dove via via è stato raggiunto da altri esponenti dirigenti Dem, tra cui il presidente Paolo Gentiloni, la vicepresidente Anna Ascani, il vicesegretario Andrea Orlando e il tesoriere Luigi Zanda. 

Si è concluso dopo un'ora e mezza, l'incontro per un futuro governo M5s Pd, "La riunione si è svolta in un clima positivo e costruttivo, che ci fa ben sperare sulle prospettive", ha detto il capogruppo Pd Andrea Marcucci al termine della prima riunione con?M5s.

E il capogruppo alla Camera Graziano Delrio ha fatto sapere che con i 5S "c’è stata un’ampia convergenza sui punti dell'agenda ambientale e sociale. C’è un lavoro molto serio da fare sulla legge di bilancio, sulle priorità".

 

Crisi di governo ultimissime, nasce il governo giallorosso

Lo scenario che si prospetta con la crisi di governo Lega m5S, è stato uno scenario molto altalenante che ha visto due vie maestre a confronto:

  • il voto anticipato ad ottobre/novembre, voluto fortemente da Matteo Salvini Lega Fratelli d'Italia e dal PD di Zangaretti ed osteggiato, invece, dal M5S e dal PD di Renzi e parte di Forza Italia;

  • la nascita del governo giallorosso con nuova maggioranza M5s, Pd, Leu Radicali, nascita quindi di un governo giallo-rosso, ipotesi avanzata da Matteo Renzi e temuta assai dalla Lega e da Nicola Zingaretti che vedrebbe così perdere la sua leadership all'interno del partito.

Con l'accordo M5s-Pd ha vinto quindi l'ipotesi di una nuova maggioranza in Parlamento con asse spostato a sinistra.

 

Crisi di governo: Mattarella e il Quirinale

A dettare le linee guida su come risolvere la crisi di governo chi ha pensato come sempre il Presidente Mattarella ed il Quirinale.

 

Il Presidente, infatti, al termine delle consultazioni di ieri ha deciso che vista la nuova maggioranza, solida e numerosa, di accordare l'incarico ufficiale di formare il nuovo governo a Giuseppe Conte per quello che oggi è già stato soprannominato Conte bis o governo giallorosso.

 

Ma come è nata la crisi di governo Lega M5s? Quali sono stati i temi che hanno fatto dire alla Lega, basta andiamo al voto?

 

Che le cose non andavamo giò da tempo tra Di Maio e Salvini, si era capito da qualche mese, da quando cioé i due non si risparmiavano stoccate per la Tav, per l'immigrazione, vedi decreto SIcurezza bis, o l'autonomia differenziata, tra i secchi no di Luigi Di Maio ed i sì di Matteo Salvini.

 

Pare chiaro quindi che il governo Conte, governo GialloVerde o governo del Cambiamento o qualsiasi altro modo si voglia chiamare questo governo nato da un accordo M5s Lega scritto alla tedesca, sia giunto ormai al capolinea per volontà di Matteo Salvini e della Lega.

Oggi al Senato è la giornata cruciale per conoscere il futuro politico dell'Italia.

 

Andiamo quindi a vedere quali sono stati i punti sui quali il M5s e Lega hanno litigato di più e su quali Matteo Salvini e Luigi Di Maio proprio non sono riusciti a trovare un comun denominatore, neanche per quanto riguarda lo Spread e la Manovra del prossimo anno e cosa succederà a ora a flat tax, Legge di Bilancio 2020 e reddito di cittadinanza.

 

Crisi di governo: cosa succede ora a flat tax e RdC?

Crisi di governo Lega M5S: cosa succede ora a flat tax, Legge di Bilancio 2020 e Reddito di cittadinaza: Uno dei tempi su cui il governo Lega M5S è stato molto diviso è sulla Legge di Bilancio 2020, da una parte c'era la Lega che voleva ad ogni costo la flat tax o da estendere dal 2020 anche alle famiglie e dipendenti entro un certo limite di reddito, oppure di una flat tax redditi incrementali con aliquota al 15% da applicare ai redditi ottenuti in più nel 2020 rispetto al 2019.

 

Dall'altra parte, invece, c'era il Movimento 5 stelle che con il Premier Conte ed il ministro Tria, volevano invece una riforma fiscale Irpef 2020 basata dulla riduzione da 5 a 3 aliquote Irpef.  Poi Luigi Di Maio si era detto pronto a rimandare l'introduzione del salario minimo orario per una riduzione considerevole del cuneo fiscale 2020.

 

Cosa succede ora con la crisi: di governo? Per la Legge di Bilancio 2020 occorre attendere le decisioni del Presidente Mattarella, ma secondo i piani di Matteo Salvini, ci saranno nuove elezioni entro ottobre, la Lega massimizzerà i voti e vincerà le elezioni.

 

Con Salvini Premier, ci sarà la flat tax 2020 sotto il nuovo governo di Centrodestra a prescindere dalle indicazioni dell'Europa, Quota 100 rimarrà fino a tutto il 2021 perché già finanziata ma poi ci sarà Quota 41 per tutti ed il reddito di cittadinanza?

 

Il reddito di cittadinanza che non è mai piaciuto alla Lega e Salvini, potrebbe essere abolito o rivisto, sicuramente cambierà nome e sarà più orientato al lavoro e alle imprese,

 

Governo M5s Lega si spacca sulla TAV: si apre la crisi

Un altro punto sul quale le due forze di maggioranza proprio non sono d'accordo è la realizzazione della TAV Torino Lione.

 

Per la Lega, la TAV deve essere fatta ed anche al più presto, perché solo con i NO l'Italia non va da nessuna parte, il progresso non può essere fermato.

 

Per il M5S, invece, la TAV è un'opera inutile e dispendiosa che ha anche un grande impatto ecologico sul territorio.

L'alta velocità è ritenuta dai grillini una tecnologia che sta diventando ormai obsoleta, oggi si pensa e si parla di Hyperloop anche in Europa, treni verdi che vanno a 1200 km/h e non di TAV Torino Lione che potrà andare al massimo a 200 km/h.

 

Il 7 agosto 2019 segna poi un punto di svolta per il TAV, il Senato, infatti, approva tutte le mozioni a favore della TAV e respinge la mozione del M5S contrario all'opera, si apre la crisi nel governo giallorde?

 

Governo Lega e M5s: l'autonomia differenziata

Altro grande tema di netta divisione del governo Lega M5s è stata l'autonomia differenziata regionale.

 

Ma che cos’è l'autonomia differenziata per le regioni? L’autonomia differenziata è la possibilità per le regioni, in testa Lombardia e Veneto, di farsi riconoscere per legge una maggiore autonomia come previsto dall’aricolo 116 della Costituzione dopo la modifica avvenuta con la riforma costituzionale del Titolo V approvata nel 2001.

 

Per la Lega, l'autonomia regionale è da sempre uno dei suoi cavalli di battaglia mentre per il M5S, questa misura potrebbe essere troppo lesiva nei confronti del Sud, nel frattempo, i 5 stelle sono riusciti ad evitare che nella bozza di testo del decreto legge, rientrasse anche l'autonomia dell'istruzione. 

 

Governo M5s Lega: le divisioni dopo il caso Siri

Come tutti sappiamo il Governo M5s Lega con Giuseppe Conte Premier è in carica dal 1º giugno 2018.

 

Il governo Conte, il 65° governo della Repubblica Italiana ed il primo della XVIII legislatura, come tutti sappiamo è nato dalla coalizione di due forze politiche molto distanti tra di loro, sia in termini di ideologie, misure che di programma, che sono riuscite però a trovare un accordo per governare l'Italia.

 

Queste due forze politiche che sono appunto il Movimento 5 stelle e Lega, fino adesso sono riusciti a tenere fede all'accordo sottoscritto dopo le elezioni politiche del 2018, nonostante il caso 

 

Il caso Siri, infatti, ha diviso profondamente il governo GialloVerde, se da una parte il Movimento 5 stelle ha ottenuto ciò che voleva, ossia la revoca da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, del mandato da sottosegretario al ministero dei Trasporti per Armando Siri accusato di corruzione dalla Procura, dall'altra la Lega si è trovata costretta a dove rinunciare ad un suo uomo chiave al governo con grande arrabbiatura di Salvini.

 

La vicenda ovviamente non si è certamente chiusa lì, d'altronde Armando Siri è colui che nella Lega ha proposto, teorizzato e scritto la proposta della flat tax al 15%, che è una delle misure cardine del programma, inoltre dopo lo scoppio del caso Siri, ha causato una perdita di consensi nei confronti degli alleati di Governo tanto per la Lega quanto per i 5 Stelle.

 

Governo M5s Lega: le divisioni alle elezioni europee 2019

Per il governo M5s Lega, le elezioni europee 2019, non hanno segnato il punto del non ritorno. Dopo i risultati ottimi per la Lega, risultata primo partito in Italia, e nefasti per il Movimento 5 stelle, il governo non è caduto ed è andato avanti per la sua strada.

 

La Lega in Europa:

Nel Parlamento Europeo, la Lega fa parte del gruppo l'Europa delle Nazioni e della Libertà (Enf), di cui fanno parte tutti i partiti europei di destra euroscettici come il partito di Marine Le Pen, risultato poi primo partito in Francia.

 

L'ENF nato nel 2015 racchiude quindi tutti i partiti euroscettici più radicali ed ha come obiettivo il sovranismo, l'abbandono della moneta unica e una revisione più restrittiva dei trattati riguardanti l’immigrazione nell'Unione Europea.

 

La Lega quindi risulta perfettamente allineata all’ideologia che sta alla base dell'ENF che vede tra l'altro in Matteo Salvini Lega, uno dei leader di maggior spicco.

Alle elezioni europee 2019 Matteo Salvini è l'unico candidato in tutte le circoscrizioni.

 

Il Movimento 5 Stelle in Europa, invece fa parte del gruppo parlamentare UE Europa della Libertà e della Democrazia diretta (Efdd)

Un partito che ha come obiettivo primario quello di far aumentare la partecipazione dei cittadini alle decisioni politiche in Europa, oltre al M5s fanno parte dell'EFDD anche il partito pro-Brexit - Partito per l'Indipendenza del Regno Unito (Ukip) di Nigel Farage e le delegazioni di 7 Stati membri, per un totale di 8 partiti.

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