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Farm to Fork. Nuova alleanza tra cittadini, istituzioni e agricoltori

Intervista in diretta a Roberto Berutti (team del Commissario Ue all’Agricoltura, Wojciechowski) durante il Forum ANSA-AgriUe sulla nuova strategia ‘green'.

Farm to Fork. Nuova alleanza tra cittadini, istituzioni e agricoltori

Il 20 maggio scorso, durante la presentazione della strategia Ue “Farm to Fork”, la Commissione europea ha auspicato che il Parlamento europeo e il Consiglio ne confermino la pronta adozione, invitando anche l’opinione pubblica, i media, i cittadini, le istituzioni e gli stakeholder ad avviare  un ampio dibattito pubblico sulle prospettive dell’agenda Ue 2030 per la transizione verde.

 

Dal produttore al consumatore: ripensare il mercato con nuove sfide e opportunità


Non è stato privo di sfide e resistenze il lancio di “Farm to Fork” da parte dell’Esecutivo europeo, che si è impegnato a spiegare che la recessione, la promozione delle politiche “green” e le azioni di salvaguardia della biodiversità possano – di fatto - convivere. Quello che la Commissione europea oggi considera un passo avanti per le politiche sostenibili dei 27, potrebbe anche generare nuovi tensioni connesse ai ‘costi’ della riconversione produttiva in Europa. Tutti i cambiamenti che affronterà l’agroalimentare, dal produttore (dal campo “farm”) alla tavola del consumatore (“fork”) aprono nuove opportunità – ma richiedono anche sforzi nell’affrontarne i rischi nel riorganizzare il funzionamento del mercato, le tendenze del comparto produttivo e dei sistemi agricoli.

 

Le prime reazioni (a due giorni dalla pubblicazione della strategia) hanno già sollevato criticità, in quanto sembra che “Farm to Fork” sia stata calata in approccio ‘top down’ da Bruxelles senza tenere in considerazione le realtà produttive agricole.

 

Per cercare di approfondire gli obiettivi della nuova stratega, The Italian Times ha partecipato al  Forum ANSA-Agri Ue (via canale Facebook) del 22 maggio dove si è parlato di produzione sostenibile nel settore alimentare, offrendo una panoramica esauriente sulle misure anti-crisi di sostegno agli agricoltori. Ospite dell’incontro è stato Roberto Berutti, membro italiano dello staff di Gabinetto del Commissario Ue all'Agricoltura, Janusz Wojciechowski. Durante l’intervista in diretta, Berutti ha fatto luce su alcuni aspetti della strategia che potrebbero alimentare nuovi interrogativi (in Italia, come in Europa). In sostanza, una Farm to Fork come punto di partenza per una “nuova alleanza tra cittadini, istituzioni e agricoltori”.

 

Garofalo: Qual è il percorso politico-istituzionale per mettere al centro l’agricoltura nella strategia “Farm to Fork?

 

Berutti:

Fondamentale sarà, da adesso in avanti, raccogliere le opinioni, i suggerimenti e, in generale, le posizioni di tutti gli attori protagonisti del settore agroalimentare europeo. Questo approccio ci permetterà di preparare ed implementare la migliore legislazione europea in merito; gli agricoltori e gli allevatori europei saranno chiamati (o sollecitati) a dare voce alle proprie istanze, perché è da loro che parte la filiera e il conseguente successo della strategia. Ed è sempre da loro che viene un grande contributo nella gestione del territorio (per la parte agricola e forestale, ovviamente). La PAC sarà il principale strumento che di accompagnamento a questa ambiziosa transizione.

 

Garofalo: Quali sono i prossimi step della Commissione per avvicinare gli obiettivi ambiziosi della strategia alle realtà produttive agricole, soprattutto dei grandi Paesi come l’Italia e la Spagna, e degli stakeholder?

 

In merito ai prossimi passi previsti per Farm to Fork, Roberto Berutti ha affermato che la strategia “chiede agli agricoltori un cambiamento di approccio che va sostenuto finanziariamente”, con risorse adeguate. Ha osservato che la prossima settimana sarà “campale” per l’Unione, dovendo affrontare il Quadro finanziario pluriennale (QFP). Mercoledì 27 maggio – ha informato Berutti - il Commissario Wojciechowski proporrà di mantenere, per il periodo di programmazione 2021-2027, risorse finanziarie pari a quelle dell’attuale Bilancio Ue (annullando i tagli alla PAC paventati nel 2018).

 

Parlo dell’Italia, il Paese che conosco meglio in termini agricoli. Vorrei che gli agricoltori italiani non vedessero gli agricoltori spagnoli, francesi, tedeschi o olandesi come concorrenti (…). Ma che concepissero l’agricoltura europea come un sistema, un blocco unico, che deve competere col resto del mondo – e non con gli Stati membri dell’Ue”, ha detto Berutti . “Questo è un concetto condiviso, a parole, da tutti. Ma non lo vedo applicare nei fatti. (…) Il Commissario Wojciechowski si impegna a raggiungere una nuova alleanza tra cittadini, istituzioni e agricoltori, ossia tra produzione e consumo. (…) Sarà una priorità anche sostenere quelle realtà rurali che hanno caratteristiche proprie di auto-sussistenza, a livello di distribuzione dei prodotti a raggio-corto (filiere corte), che abbiamo visto sono state essenziali nel periodo di approvvigionamento alimentare durante il lockdown del covid-19.” – ha concluso l’esperto.

Accedi al video del Forum per rivedere l’intervista attraverso il canale Facebook via Twitter di ANSA AgriUe:

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