Le “best practice” italiane

Green Deal Ue, selezionate 30 buone pratiche delle Regioni italiane

La transizione verde parte dalle Regioni. Selezionate al Comitato delle Regioni 200 best practice europee di cui 30 italiane, nel segno della sostenibilità

Green Deal Ue, selezionate 30 buone pratiche delle Regioni italiane

La scorsa settimana si è svolta, in edizione virtuale a causa della pandemia, la #EUGreenWeek (19-22 ottobre), grande kermesse annuale con cui l’Unione europea promuove e rilancia le politiche verdi e di sostenibilità. Per accelerare la transizione verde e l’implementazione dei target del Green Deal nelle regioni e città d’Europa, la Commissione europea e il Comitato europeo delle Regioni (CdR) hanno unito le forze avviando una nuova fase di cooperazione che premia le buone pratiche all’insegna della sostenibilità.

 

Nel corso di un dibattito in plenaria, il Vice-Presidente esecutivo della Commissione europea, Frans Timmermans, ha invitato i rappresentanti dei governi regionali e degli enti locali a dare forma nei settori di loro competenza ad azioni e progetti che contribuiscano a garantire una ripresa economica verde e inclusiva. Un appuntamento ospitato in occasione della 140a sessione plenaria del CdR e della Settimana europea delle Regioni e delle Città, durante la quale è stato presentato anche il primo Barometro regionale e locale annuale. Al confronto, hanno partecipato anche la Presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen e la cancelliera tedesca Angela Merkel.

 

La nuova iniziativa, denominata “Green Deal going local”, metterà a disposizione gli strumenti e le conoscenze necessarie per richiedere assistenza dall’Europa nell’utilizzo dei fondi Ue e nell’elaborazione dei piani nazionali di ripresa dalla pandemia covid-19 in una serie di settori chiave. Le proposte discusse dall’Assemblea del CdR si concentrano su quattro macro-aree in cui si inseriscono vari progetti: patto per il clima, città sostenibili, biodiversità ed economia circolare. Il 15 giugno 2020 è stato istituito anche un gruppo di lavoro composto da 13 membri. Ne fa parte anche Manuela Bora, Assessora alle Attività produttive della Regione Marche e coordinatrice del gruppo del PSE della Commissione per la Politica regionale e il Bilancio Ue del CdR, il Sindaco di Siviglia Juan Espadas e Donatella Porzi, Consigliera regionale dell’Umbria.

 

L’esempio tangibile del lavoro dei membri del CdR (e dell’incontro) è stata la consegna a Timmermans di una raccolta di 200 migliori pratiche (EU best practice). Il compendio illustra come le città e le regioni stiano già realizzando la transizione sul campo attraverso progetti concreti in materia di efficienza energetica degli edifici, trasporti a basse emissioni, gestione sostenibile dei prodotti alimentari e infrastrutture verdi. Il CdR ha anche recentemente creato il gruppo di lavoro ad hoc che si occupa di Green Deal con le community, soprattutto a livello locale.

 

In uno dei suoi interventi, il Presidente del CdR, Apostolos Tzitzikostas, ha citato l’esempio della Regione Marche che “ha utilizzato i fondi di coesione consentendo ai piccoli comuni di ricevere sovvenzioni e garanzie sui prestiti. Ed è a questo e ad altri progetti verdi che parleremo nel nostro speciale. “Tutti questi esempi dimostrano che il  Green Deal non inizia ora, ma si basa su decenni di cambiamenti positivi da parte dei governi locali e regionali”, ha aggiunto Tzitzikostas.

 

 

I 30 progetti italiani, buone pratiche dalle Regioni

La lista e i dettagli delle prime 200 buone pratiche del Green Deal Local del CdR (comprese le 30 italiane) sono disponibili al link del tweet, qui sotto, dove appare la mappa online per esplorare le schede tecniche di tutti i progetti. Senza pretesa di esaustività, riportiamo solo alcune best practice che si sono distinte lungo lo “Stivale”.

Nelle Marche, il Fondo energia e mobilità (Fem) ha una dotazione di 16 milioni di euro e ruota attorno a tre pilastri: sostenibilità, mobilità ed efficienza. L’investimento ha realizzato l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, del trasporto pubblico locale e delle piccole e medie imprese.

 

In Sicilia, Balestrate è diventata una città green: tutti gli edifici pubblici sono stati efficientati, la percentuale di raccolta differenziata è arrivata sopra il 70% ed è aumentato l’uso dei mezzi alternativi alle auto grazie al bike sharing, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’ampliamento della zona a traffico limitato, l’utilizzo di mezzi elettrici per i dipendenti comunali e un trenino turistico.

 

Il progetto GRETA, in Valle d'Aosta, assicura la copertura del fabbisogno energetico alpino tramite il calore geotermico e grazie all’introduzione di una tecnologia a basse emissioni di carbonio. Con lo slogan “Io sono FVG”, la Regione Friuli-Venezia-Giulia premia il lavoro di agricoltori, pescatori e altri operatori dell’agroalimentare che optano per la sostenibilità del proprio business.

 

Nel comune di Bologna (Emilia-Romagna), il progetto europeo “Horizon2020 ROCK” ha fatto del patrimonio culturale il motore di un risanamento urbano partecipativo e sostenibile. Il comune di Locana (Piemonte) ha utilizzato i led a risparmio energetico per illuminare gli spazi pubblici.

 

A Novara, due progetti di forestazione stanno inverdendo la città. Il comune di Milano sta già pianificando la realizzazione di comunità energetiche innovative su territori di piccole dimensioni che comunicano tra loro al fine di adottare soluzioni sostenibili. Infine, il Veneto con il progetto CIRCE2020 punta alla diffusione dell’economia circolare.

 

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