Strategia commerciale di Bruxelles

Nuove regole Commercio Ue: riflettori su Green Deal e riforma OMC

Politiche sostenibili, “verdi” e di autonomia strategica, attenzione al digitale. Dombrovskis su riforma OMC, accordi globali e scambi Ue con Cina e USA.

Nuove regole Commercio Ue: riflettori su Green Deal e riforma OMC

Attesa da mesi a Bruxelles la presentazione degli elementi a cui la Commissione europea ha lavorato per finalizzare l’aggiornamento delle norme di politica commerciale dell’Unione.

Nel discorso di apertura della conferenza stampa a Bruxelles, il Vicepresidente esecutivo con delega al Commercio, Valdis Dombrovskis, ha affermato che il blocco cercherà una revisione del sistema di risoluzione delle controversie dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC/WTO), assicurandosi che vengano anche stabilite regole per il commercio digitale.

 

Green Deal, sostenibilità e clima: passe-partout del piano Ue

Bruxelles ridefinisce le regole del commercio europeo per favorire un approccio più netto (“assertivo”, nelle parole usate da Dombrovskis) nei colloqui del trade globale nel rispetto di moderne politiche che considerino il cambiamento climatico e soluzioni “sostenibili” che vadano nella direzione voluta, ad esempio, dagli Accordi di Parigi.

Tra le finalità della nuova strategia, che guarda ai prossimi 10 anni, c’è il sostegno al rilancio delle economie post-pandemia che risultati in linea con gli ambiziosi target del Green Deal. Tra le priorità, anche la riforma dell’OMC tramite regole aggiornate e più adeguate ai mercati emergenti e alla green economy.

 

 

Autonomia strategica “aperta”

Ma la novità illustrata da Dombrovskis è il potenziamento dell’autonomia strategica “aperta” del Mercato unico dai competitor extra-europei, le cui pratiche sleali, danneggiano le esportazioni e il Made in Europe. Il concetto si basa sull’apertura dell’Ue, non solo al “verde” e al “digitale” , ma anche ad un nuovo multilateralismo e alla rivisitazione degli accordi commerciali con in partner globali per garantire che siano eque e sostenibili. Tra questi, il Commissario ha parlato di quello del Mercosur.

Alla base del nuovo indirizzo politico, c’è una consultazione pubblica che ha incluso oltre 400 proposte degli stakeholder, dibattiti, incontri e seminari con rappresentanti di associazioni e imprese negli Stati membri e il dialogo con l’Europarlamento, i Governi nazionali, imprenditori e società civile.

 

 

Partnership transatlantica e svolta commerciale Ue-Cina

Intanto, i dati Eurostat (2020) dimostrano come gli Stati Uniti siano stati surclassati dalla Cina, ora  primo partner commerciale dell’Unione europea. Un trend dettato dall’aumento dell’import dalla Cina del 5,6%, per un valore complessivo di 383,5 miliardi di euro e un volume dell’export delle partite europee che sale del 2,2% (202,5 miliardi di euro). Le ultime stime del Fondo Monetario Internazionale (FMI), indicano che l’economia di Pechino è stata l’unica, nel 2020, a confermare una crescita del 2,3% del PIL a fronte degli effetti del duro colpo che la crisi pandemica ha prodotto negli altri big del mondo (in media -3,5%). Si parla di “spinta economica” derivata dalla chiusura di negoziati durati 7 anni per quell’intesa bilaterale raggiunta a dicembre sugli investimenti tra il blocco dei Paesi Ue la Cina. Un agreement studiato da Bruxelles per contribuire ad abbattere alcune barriere (concorrenza) e trovare nuovi sblocchi e forme di cooperazione “leale”.

 

A contrarsi invece (-13,2%, per 202 miliardi di euro) sono le importazioni dagli USA all’Ue, che a sua volta, registra un calo dell’expo con il partner “transatlantico” dell’8,2% (sta a quota 353 miliardi di euro). Ecco perché Dombrovskis ha parlato di rilancio delle relazioni con l’Amministrazione Biden, un passaggio necessario per la buona riuscita della riforma OMC.

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