Problema contactless

Cashback e pagamenti contactless: come risolvere il problema rimborsi

Cashback, i pagamenti contactless potrebbero non essere conteggiati per il rimborso. La comunicazione PagoPa e le alternative per risolvere il problema

Cashback e pagamenti contactless: come risolvere il problema rimborsi

Il programma cashback, partito l’8 dicembre 2020 con un periodo “sperimentale” definito anche come “bonus Natale 2020” (non senza problemi tecnici e polemiche), sta continuando a far parlare di sé.

 

Per non perdere il rimborso del 10% sugli acquisti (fino a un massimo di 150 euro) effettuati presso i negozi fisici, sul pagamento di bollette o di servizi presso artigiani e professionisti, è necessario prestare attenzione alle modalità con cui vengono utilizzate le carte registrate per partecipare al cashback di stato.

Come precisato da una nota pubblicata sul sito di PagoPa- ossia la società che gestisce sia l'app IO che l'infrastruttura tecnologica alla base dei rimborsi di Stato per l'utilizzo di sstemi elettronici di pagamento- “alcuni cittadini che si sono iscritti all’iniziativa tramite l’app IO potrebbero rilevare la mancata acquisizione dei pagamenti effettuati in modalità contactless (ovvero che avvengono avvicinando la carta al POS) tra le transazioni conteggiate come valide ai fini del rimborso”.

 

Extra cashback e mancati rimborsi: cosa succede con i pagamenti contactless

Qual è il motivo per cui i pagamenti effettuati in modalità contactless potrebbero non essere conteggiati? PagoPa spiega che questa problematica si verifica nel caso in cui gli utenti abbiano registrato le carte di debito utilizzabili su doppio circuito PagoBANCOMAT/Maestro o PagoBANCOMAT/V-Pay nel portafoglio dell’app IO solo con la procedura relativa alle carte PagoBANCOMAT e non anche come “carta di credito, debito o prepagata”, se abilitata ai pagamenti online già in precedenza.

 

Queste carte, definite “co-badge”, riportano i loghi dei rispettivi circuiti e hanno due distinti codici PAN, ossia due numeri di carta: il secondo PAN (Maestro o V-Pay) potrebbe infatti essere utilizzato dal POS durante i pagamenti contactless. Quindi, in mancanza della doppia registrazione (che può comunque essere effettuata in qualsiasi momento) , la transazione non viene letta e di conseguenza conteggiata ai fini del rimborso.

 

Cashback e pagamenti contactless: come ottenere il rimborso?

Per risolvere il problema (sebbene non sia possibile recuperare le transazioni già effettuate) è sempre possibile chiedere all’esercente di inserire la carta nel POS per poi digitare il PIN, quindi evitando di utilizzare la modalità contactless.

 

In ogni caso, ricorda PagoPa, possono essere utilizzati entrambi i circuiti con gli altri sistemi diversi dall’app IO, ossia con gli “issuer convenzionati”. Tra questi ci sono app Bancoposta e Postepay; ma anche Satispay, Nexi Pay e Yap.


Già a partire da gennaio 2021, si legge sulla nota, con l’entrata a regime del Cashback di stato sarà rilasciata una versione aggiornata dell’app IO che consentirà ai titolari di questa tipologia di carte di partecipare al programma caricando anche questo secondo PAN, senza modificare la propria esperienza di acquisto.

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