Cure anti-covid

Monoclonali, via libera dell’Aifa per gli anticorpi anti-Covid

L’Agenzia italiana per il farmaco dice sì al trattamento in emergenza. Soddisfazione dal mondo medico, Antinori: “Risultati incoraggianti”. Come si userà

Monoclonali, via libera dell’Aifa per gli anticorpi anti-Covid

L’autorizzazione era stata invocata con insistenza nei giorni scorsi ed è arrivata: l’Aifa, l’Agenzia italiana per il farmaco ha dato il via libera a due anticorpi monoclonali per il trattamento di Covid-19, in emergenza. Significa che la terapia potrà essere somministrata ad alcune categorie, come i pazienti ad alto rischio e in fase precoce di malattia.

Gli anticorpi monoclonali approvati per la cura del Covid sono quelli prodotti da Regeneron e da Eli Lilly. La decisione è in linea con quanto scelto anche in Canada e dalla Food and Drug Administration negli Usa, dove gli anticorpi monoclonali sono stati impiegati anche nella terapia che ha curato dal Covid l’ex presidente americano, Donald Trump.

 

L’Aifa dice sì a due anticorpi monoclonali

La decisione è arrivata ieri in serata al termine della riunione della Commissione tecnico-scientifica dell’Agenzia italiana per il farmaco, che dunque ha confermato le previsioni della vigilia. I farmaci sono quelli prodotti da Regeneron e da Eli Lilly, la multinazionale con sede a Indianapolis e un laboratorio a Latina, alle porte di Roma.

 

Federazione dei medici: “Una boccata d’ossigeno”

Soddisfazione per la decisione dell’Aifa è stata espressa da Filippo Anelli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (FNOMCEO), che ne aveva invocato l’impiego ritenendolo “Una boccata d’ossigeno per il sistema”. “Avere a disposizione anche questa opzione terapeutica, che, in determinate condizioni, permette di ridurre le ospedalizzazioni e di migliorare i risultati clinici, può essere una strategia per condurre a termine la campagna vaccinale in un tempo più flessibile”. Il sì, dunque, arriva dopo molte pressioni, sia da parte del mnistro della Salute, Speranza, che da virologi e infettivologi.

 

Antinori, risultati “molto incoraggianti”

L’impiego per uso compassionevole su alcuni pazienti Covid immunodepressi, con particolari difetti nella produzione di immunoglobuline, ha portato a risultati definiti "positivi, molto incoraggianti ed interessanti” da Andrea Antinori, direttore di Immunodeficienze virali all'Istituto Spallanzani di Roma. Si è trattato di un uso compassionevole su singoli casi: “Un'esperienza importante anche sul piano umano. Siamo soddisfatti del percorso fatto. Se ci dovessero essere altri casi simili andremo avanti” ha spiegato il ricercatore all’Adnkronos Salute.

 

Il “cocktail” usato anche per Trump

Al momento sono in commercio soltanto il farmaco di Lilly e di Regeneron, quest’ultimo somministrato anche all’ex presidente americano, Donald Trump: è basato sugli anticorpi casirivimab e imdevimab e sarebbe in grado anche di ridurre del 50% il rischio di contrare l'infezione; per Lilly i dati sperimentali indicano una riduzione del 70%. La scorsa settimana la Germania ha comunicato l'acquisto di 200mila fiale. 

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