Licenziamenti in vista con Draghi

Blocco licenziamenti: cosa potrebbe cambiare con il governo Draghi

Con l’arrivo di Draghi alla presidenza del Consiglio ci saranno cambiamenti nel blocco dei licenziamenti? Come cambieranno le politiche del lavoro?

Blocco licenziamenti: cosa potrebbe cambiare con il governo Draghi

La crisi di governo sta rimettendo in discussione tutto, dagli accordi politici alle scelte sinora fatte dal governo Conte per affrontare la pandemia.

 

L’arrivo di un nuovo esecutivo a guida Draghi potrebbe cambiare non solo l’assetto politico dell’Italia ma anche il suo futuro economico, ridisegnando nuove rotte per affrontare la crisi Covid-19.

 

In particolare, cosa cambierà nelle politiche del lavoro? Con l’arrivo di Draghi ci saranno cambiamenti nel blocco dei licenziamenti?

 

Come cambierà l’economia italiana con il nuovo governo Draghi

Una nuova primavera potrebbe arrivare in Italia, pronta a far sbocciare non solo il piano vaccinale raffigurato proprio come una primula, il primo fiore dopo l’inverno, ma anche l’economia italiana per ridare competitività ad un Paese ormai in stagnazione da anni.

 

L’agenda economica di Draghi sarà fitta di determinanti appuntamenti, che andranno a ridisegnare il futuro dell’Italia e delle nuove generazioni, perché solo grazie agli oltre 200 miliardi di euro del Recovery fund l’economia italiana potrebbe cambiare finalmente passo.

 

Un’opportunità da cogliere e da massimizzare, con l’arrivo di Mario Draghi benedetto dai mercati finanziari a conferma della credibilità e della stima di cui gode l’ex governatore della Bce a livello internazionale, l’uomo dei salvataggi, dei “whatever it takes”.

 

La sua determinazione potrebbe far cambiare rotta al Paese, con decisioni a volte diverse da quelle prese dal Conte bis, come sulle politiche del lavoro e sul blocco dei licenziamenti.

 

Governo Draghi: cosa deciderà sul blocco dei licenziamenti e sulla cig Covid

Sinora il governo Conte ha affrontato la pandemia a suon di contributi a fondo perduto e bonus, con oltre 11 miliardi elargiti alle imprese per evitarne il fallimento e il licenziamento dei dipendenti.

 

L’arrivo di Draghi alla Presidenza del Consiglio potrebbe portare a significativi cambiamenti nell’affrontare la crisi economica Covid.

 

Durante un think tank di consulenza su questioni di economia monetaria e internazionale presieduto proprio da Draghi, i leader del G30 hanno affrontato i principali temi legati agli interventi economici per superare la crisi Covid, scrivendo in un documento che gli aiuti a pioggia non servono e che i ristori dovrebbero essere elargiti solo alle imprese non destinate al fallimento per evitare di foraggiare “aziende zombie”.

 

Di contro bisogna incentivare le trasformazioni aziendali: i governi dovrebbero incoraggiare gli aggiustamenti nel mercato del lavoro, accettando il fatto che alcuni lavoratori saranno licenziati ma che potranno cambiare azienda e settore con appropriati percorsi di riqualificazione e assistenza economica.

 

Alla luce di queste dichiarazioni sembra proprio che con l’arrivo di Draghi porterà importanti cambiamenti nelle politiche del lavoro, specie sulla cig Covid e sul blocco dei licenziamenti che, in assenza di ulteriori proroghe, è previsto fino al 31 marzo 2021.

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