Il futuro del RdC

Draghi e Reddito di cittadinanza: sarà confermato ma corretto

Cosa ne sarà del Reddito di cittadinanza con l’arrivo del governo Draghi? Verrà confermato ma rivisto. Crimi (M5s): futuro premier è sensibile al sussidio

Draghi e Reddito di cittadinanza: sarà confermato ma corretto

Oggi pomeriggio il premier incaricato Mario Draghi concluderà il secondo giro di consultazioni con l’incontro del M5s.

Molti i temi che verranno affrontati al tavolo di confronto, compreso quello relativo al Reddito di cittadinanza (RdC) che tanto sta a cuore ai grillini.

 

Cosa ne sarà del Reddito di cittadinanza, come la pensa Mario Draghi al proposito?

 

Reddito di cittadinanza al centro delle consultazioni tra M5s e Draghi

Mario Draghi non sembra essere affatto favorevole ai sussidi, ai contributi a fondo perduto elargiti a pioggia senza un particolare criterio, anzi pensa che si debbano sostenere le aziende con dei finanziamenti per la ripresa strutturale, con degli incentivi per costruire un solido futuro.

 

Sulla base di questo ragionamento era stato messo in dubbio il Reddito di Cittadinanza, misura volta dal M5s e introdotta con il primo governo Conte che mira a contrastare la povertà e le disuguaglianze. Si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale.

 

Cosa ne sarà del Reddito di cittadinanza con l’arrivo del governo Draghi? Verrà confermato ma ci saranno correzioni.

 

Draghi favorevole al Reddito di cittadinanza ma con correzioni

Sembra proprio che se il M5s entrerà a far parte della nuova maggioranza non ci saranno rischi di eliminazione del Reddito di cittadinanza, come chiesto da Carlo Bonomi e Matteo Renzi.

 

Come dichiarato da Vito Crimi dopo l’incontro avuto con il premier incaricato nel primo giro di consultazioni, “Draghi è sensibile al Reddito di cittadinanza”, grazie anche a questo assunto il M5s ha dato la propria disponibilità a sostenere il governo Draghi.

 

Di grande importanza sarà però il nome del futuro ministro del Lavoro, di colui che dovrà mettere in atto politiche attive per favorire l’occupazione legate anche al Reddito di cittadinanza. Al momento circolano i nomi del presidente INPS Tito Boeri e di Enrico Giovannini (ex ministro del Lavoro del governo Letta), entrambi sostenitori del sussidio.

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